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Mostre ed eventi // Pagina 160 di 230
30.08.2010 # 1612

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New York | Otto Dix

Fino al 30/08/2010

La mostra su Otto Dix ( 1891-1969)ospitata alla Neue Galerie di New York, è la più grande mostra dedicata al pittore tedesco mai allestita in Nord America. Nelle eleganti sale del museo, si possono ammirare l’ascesa, gli scandali, il successo e gli anni difficili di Otto Dix nel periodo nazista. Le opere sono quelle realizzate tra il 1919 e il 1939 e una buona parte di esse sono state acquisite dal museo. Influenzato dalla pittura italiana, soprattutto dai pittori del primo rinascimento ( Botticelli) fino ai più moderni futuristi, fu in ugual modo catturato dall’espressionismo tedesco, con l’ammirazione per Max Klinger, ma anche per il rinascimento nordico. Durer, Holbein, Cranach, Grunewald sono stati importantissimi nella sua ricerca artistica, così come lo studio di Nietzsche. L’unica sua scultura, infatti, fu proprio una busto del filosofo tedesco ( 1914). Dopo scandali e sequestri di opere, divenne nel ’25 un incredibile ritrattista, finendo, con l’avvento del nazismo, tra gli artisti messi al bando. Le sue opre, infatti furono esposte nella famosa mostra propagandistica e diffamatoria sull’arte degenerata, Entartete Kunst, nel 1937. Quello che resta, è l’impressione geniale di tutta la stoltezza e la malvagità di un epoca, sui volti e negli occhi dei protagonisti delle opere di Otto Dix.

23.08.2010 # 1506

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Parigi | Kawamata. Carton Workshop

Fino al 23/08/2010

Lo Scultore e installatore, Tadashi Kawamata scolpisce l’architettura, lo spazio urbano e l'ambiente con materiali poveri e di riciclo. Utilizza legno, cartone, giornali vecchi, cestini per i rifiuti come moduli che danno forma ad uno spazio dialogante, significante e perfettamente autonomo. Su questo spazio l’artista interviene attraverso un singolo elemento, creando escrescenze, passerelle, luoghi di osservazione per creare un dialogo con la scena, ma anche per turbare la nostra visone dell’ambiente. Il lavoro dell’artista giapponese Kawamata è un work in progress organizzato in più punti della città, inserito nel dibattito sull’architettura e l’ambiente promosso dal Centre Pompidou di Parigi. Studenti, visitatori, personale tecnico, bambini, tutti sono chiamati a dare il loro significativo contributo all’opera, partecipando anche alla "Kawamata Card Workshop", in cui, soprattutto i bambini potranno lavorare con il cartone ai suoi progetti. Ogni mese l’artista affronterà un nuovo tema nell’ambito di un workshop artistico, in collaborazione con gli studenti dell’Accademia delle Belle Arti, finché a luglio tutto si trasformerà in un labirinto e in una Torre di Babele ad agosto. La mostra, con i “sei armadi della sua memoria", offre al pubblico i documenti e il film di un progetto, e, mentre le sue opere effimere scompariranno non appena il "work in progress" sarà finito, il film realizzati da Gilles Coudert continueranno a conservare tracce di queste esperienze. Nel frattempo, un monitor esterno proietterà tutte le fasi di istallazione della mostra, fino ad agosto, ogni martedì, per una volta al mese.

22.08.2010 # 1577

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Rovereto | Linguaggi e Sperimentazioni. Giovani artisti in una collezione contemporanea

Fino al 22/08/2010

Il Mart di Rovereto inaugura con questa mostra un ciclo di esposizioni dedicate alle più significative e interessanti realtà del collezioniamo italiano. Le opere esposte, circa 80, provengono dalla collezione Agi di Verona, costituita nel 1989 da cinque appassionati d'arte. Gli artisti, pertanto, hanno tutti una giovane età, una biografia notevole e buon talento, con il grande pregio di portare una fotografia abbastanza puntuale dell'andamento e delle tendenze artistiche degli ultimi anni. Tra America, Europa e Asia, è possibile documentare lo stato dell'arte, l'immagine, la rappresentazione della realtà, esteriore e interiore, attraverso il linguaggio artistico e tutte le sue possibili e impossibili espressioni. In questo contesto si trovano giovani emergenti e giovani che emergenti non sono più, ma sono ormai nomi di richiamo internazionale, come Maurizio Cattelan. A seguire, espongono: Mircea Cantor, Jeremy Deller, Cyprien Gaillard, Carlos Garaicoa, Django Hernandez, Gabriel Kuri, Jonathan Monk, Anri Sala, Simon Starling, Tomas Saraceno, Tino Sehgal, Chen Zhen, gli italiani Mario Airò, Stefano Arienti, Eva Marisaldi, Grazia Toderi, Francesco Vezzoli e i più giovani Nico Vascellari, Luca Trevisani, Piero Golia, Anna Galtarossa, Lara Favaretto, Gianni Caravaggio, Luca Pozzi, Emanuele Becheri, Alberto Tadiello e Andrea Galvani.

15.08.2010 # 1425

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Londra | Henry Moore

Fino al 15/08/2010

Alla Tate Britain di Londra si apre una splendida retrospettiva dedicata al grande artista inglese Henry Moore (1898-1986). Oltre 150 opere in esposizione, tra cui numerose sculture in pietra, legno, bronzi e disegni. Nella mostra si esplora il carattere sperimentale e avanguardistico dell’artista, la ribellione contro i concetti tradizionali applicati dai maestri della scultura, attraverso l’uso pionieristico dei materiali, le composizioni astratte, la carica erotica di molte sue opere proiettate in una nuova dimensione attraversata dalla psicoanalisi e dalle teorie di Freud, dalle nuove idee in materia di sessualità, dall’arte primitiva, dal surrealismo, tutti concetti fondanti della cultura del ventesimo secolo. Esaminati nella mostra, in particolare tre temi: la guerra, le donne e la cultura mondiale. Per quanto concerne il primo, la guerra, Moore prestò servizio durante la prima guerra mondiale sul Fronte occidentale e l’impatto che la guerra ebbe sull’artista si riflette sui disegni che egli fece in relazione a questo tragico evento per l’umanità. Riguardo il tema donne, centrale è il rapporto con la madre e le “ossessioni fondamentali” presentate attraverso la complessità della relazione materna e del rapporto madre-bambino. Un tema molto importante è quello relativo al rapporto tra Henry Moore e le culture del mondo, rappresentato dalle maschere primitive e opere come Girl with Clasped Hands del1930, opere molto sensuali e influenzate da Freud e dalla psicoanalisi come la Reclining Figure del 1939; le sculture astratte realizzate tra il 1930 e il 1931 e le sculture di carattere politico, piene di intensa e minacciosa tensione relative alla guerra civile spagnola e all’approccio con la seconda guerra mondiale, come The Helmet del 1939-40 e Three Points del 1939-40

14.08.2010 # 1625

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Los Angeles | Joseph Szabo. Jones Beach

Fino al 14/08/2010

Alla galleria M+B di Los Angeles (612 North Almont Drive) si è appena aperta un’interessante mostra fotografica quasi tutta ambientata nell’America “da spiaggia”. Immagini di uomini muscolosi, ragazze in bikini, mamme e figlie, giovani e ragazzini con le facce di un’america che guarda il mondo on gli occhi attoniti e spaventati, un po’ incoscienti. Ci sono i turbamenti di almeno tre generazioni di americani. Un’umanità da spiaggia e non solo, ragazzi in jeans immortalati durante il concerto degli Stones ( siamo nei primi anni ’70), con un clima da Woodstock. Foto che potrebbero essere state scattate oggi, visto che i look e le mode si ripetono e ritornano. Ma che sono autentici: quei volti, ormai sono ben altro. Un teatro, una passerella, un’umanità al sole, immortalata da Joseph Szabo ( classe 1944), in una delle spiagge più affollate del mondo. Le masse in cattività, anche al mare, in vacanza, i gruppi, come mandrie. Questo si vede sulla spiaggia, al concerto, per le strade. Nelle sue immagini ci riconosciamo, dalle sue immagini ci distinguiamo. Svzabo insegna fotografia in scuole prestigiose e le sue opere sono state pubblicate in numerose riviste e giornali come il New York Times, Vogue Hommes International, New York Magazine, Newsday, New Yorker, Il Los Angeles Times, La rassegna Domenica (Londra) e Il Times Magazine (Londra), Women's Wear Daily, Il Francese Arts Magazine, Les Inrockuptibles, Dazed and Confused Magazine e Ribelle. Szabo lavoro è stato ampiamente esposto in gallerie a Parigi, Londra, New York, Los Angeles e il Giappone.

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