Ilas Web Editor //
Venezia | PONTUS HULTEN. ARTISTI DA UNA COLLEZIONE | Fino al 9 luglio 2006
Fino al 9 luglio 2006
L'esposizione veneziana presenta più di cento opere selezionate dalla prestigiosa collezione personale dello storico dell'arte ordinate in tre sezioni che contraddistinguono la tipologia delle sue scelte artistiche:
Gli amici di Hulten
La sezione presenta un percorso espositivo che abbraccia cinquant'anni di frequentazioni; gli artisti si avvincendano in un corollario estetico che riconduce lo spettatore alla dimensione intima e segreta dell'amicizia, raccontata attraverso l'opera artistica.
Sam Francis, Claes Oldenburg, Coosje Van Bruggen, Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Niki de Saint-Phalle, Jasper Johns, Jean Tinguely, Ed Ruscha e Rebecca Horn sfilano attraverso un orizzonte parallelo tra quadri, installazioni e fotografie che rivelano l'interesse di un percorso storico-critico: il tutto filtrato attraverso le vicende trentennali di un rapporto autentico fatto di scambi e collaborazioni reciproche tra critico e artista.
È certo che lo sguardo "telescopico" di Hulten ha contribuito a stimolare negli artisti una sorta di "punto di vista" che è servito ad orientare alcune scelte e a "dirottare" consolidate certezze, sempre finalizzate alla produzione di "oggetti visibili" mirati a sedurre lo spettatore, con un gioco continuo articolato tra arte e realtà,
opera e prodotto della fantasia, rappresentazione e presenza.
Hulten allo specchio
La seconda sezione è una galleria di ritratti particolari dove lo storico dell'arte è protagonista ideale e concettuale della "visione" artistica dell'opera stessa: Sébastian Matta, Arne Jones, Piotr Kowalski, Walter De
Maria, Giuseppe Santomaso e altri, ritraggono o dedicano opere realizzate apposta per Pontus Hulten.
il soggetto diventa oggetto di introspezione, la sua identità è alterata da infinite tecniche diverse che lo riproducono costantemente uguale a sé stesso e, nella mimesi della rappresentazione, infinitamente diverso.
In questo modo l'artista segna, tratteggia e dedica al soggetto "conosciuto" un'opera che diventa mediatica, e permette a Hulten di perdersi nel labirinto infinito delle sue stesse raffigurazioni.
Tra segno e disegno
La terza sezione, forse la più intima, la più segreta, è una piccola galleria di disegni e opere su carta che lo storico dell'arte svedese ha collezionato per la sua dimensione privata, un occhio indiscreto dentro alla sua dimensione domestica dove si scoprono alcuni tra i protagonisti del Novecento artistico internazionale.
Kazimir Malevic, Marcel Duchamp, Francis Picabia, Max Ernst, Constantin Brancusi, Emilio Vedova, Daniel Buren, trasmettono nelle loro "carte" una tensione organica e una passione autentica scaturita da una gestualità del segno capace di svincolare l'immobilismo e la passività del foglio, per comunicare/trasferire il pathos sottratto al linguaggio parlato.
Le tre sezioni sono corredate da una documentazione fotografica intitolata "La strada di Pontus". Un percorso fotografico della vita e della carriera di Pontus Hulten raccontato attraverso le immagini che lo ritraggono insieme agli artisti, ai capi di stato, alle personalità del mondo artistico e culturale che lo hanno accompagnato nella sua vita personale e artistica.
Una vita raccontata per immagini e, contemporaneamente una storia dell'arte del Novecento.