Daria La Ragione //
WUNDERKAMMER. Giacomo Manzù: acqueforti per le Georgiche di Virgilio
a Torino fino al 29 settembre 2013
La Wunderkammer della GAM presenta al pubblico a partire dal 20 giugno 2013 una mostra dedicata ai 14 Studi all’acquaforte per Vergilii Georgica di Giacomo Manzù (Bergamo, 1908 – Ardea, Roma, 1991), che costituiscono uno dei momenti più straordinari della produzione incisoria dell’artista. La cartella che raccoglie queste preziose incisioni è confluita nelle collezioni della GAM di Torino nel 1956, tramite l’importante legato di Alberto Rossi, il cui raffinato spirito collezionistico si distinse per una peculiare attenzione alla grafica contemporanea italiana e straniera.
A curare l’esposizione è stata invitata Lara Conte, docente a contratto di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università dell’Insubria di Como, che da tempo conduce ricerche sullo studio dell’arte e della critica del secondo Novecento, con particolare attenzione al rinnovamento della scultura negli anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo.
Protagonista della scultura italiana del XX secolo, Giacomo Manzù ha sempre affiancato alla ricerca plastica un’intensa attività grafica. Nella sua opera non si individua infatti un rapporto di subordinazione della grafica rispetto alla scultura, ma un’assoluta continuità di relazione fra questi linguaggi in termini di ricerca formale. Nelle acqueforti in mostra il segno, che si fa sempre più essenziale, scava lo spazio bianco del foglio, lasciando armonicamente fluire l’energia interna dei corpi come in un bassorilievo antico.