Presso la stupenda Fortezza da Basso a Firenze, si tiene anche quest’anno la Biennale Internazionale d’arte contemporanea, giunta alla settima edizione e con ben 650 artisti provenienti da 80 nazioni. In mostra 2500 opere che spaziano dalla pittura alla scultura, dall’arte digitale alle istallazioni tutte selezionate da un prestigioso comitato internazionale diretto dallo storico dell’arte Stefano Francolini, direttore anche dell’Opificio delle Pietre Dure ( settore restauro ). Questa kermesse mette Firenze al centro di un discorso internazionale e di un confronto identitario tra i popoli, in cui l’arte è l’amalgama principale e il punto d’arrivo e di riflessione. Infatti dal 2001la Biennale è partner ufficiale del programma delle Nazioni Unite "Dialogo fra le Civiltà" al cui centro c’è appunto il dialogo e la fratellanza. Anche l’arte può fare molto in questo senso, come la musica, la poesia e la letteratura, parlando un linguaggio universale che unisce superando le piccole diversità che sono piuttosto considerate un arricchimento. Tra gli artisti, tutti di grande rilievo, presenti alla Biennale spiccano Ismail Acar, grande artista turco, presente anche alla Biennale di Venezia, Christian Beck lighmotiv performer, lo scozzese John Bellany che ha opere esposte al Moma, al Metropolitan e alla Tate Gallery. E ancora, Charles Billich, artista ufficiale delle Olimpiadi di Atlanta ’96, con opere presenti nelle collezioni del Vaticano, della Casa Bianca e delle Nazioni Unite, Oscar Casares , acclamato ritrattista per star come Nicole Kidman, che mostrerà la sua opera dedicata a Madonna, il taiwanese Cheng-Hsiung Chen, pioniere dell’astrattismo concettuale nel suo paese, Manuel González (Spagna), IceBear (Canada), Seema Kohli (India), Maciej Hoffman (Polonia), Eleonora Tugues Plaza (Venezuela), Graciela Rodríguez (Argentina).
Infine, c’è grande attesa per il premio “Lorenzo il Magnifico”( una sorta di premio alla carriera ) che quest’anno verrà assegnato dalla giuria internazionale alla grande artista Marina Abramovic, ma alla biennale ci saranno anche la mostra di Paul Lorenz, Barbro Eriksson e Danielle Lindsay presso la St. James Church e la premiazione di uno tra 12 artisti emergenti usciti dalle Accademie di Belle Arti italiane che hanno avuto alla Biennale un posto gratuito per esporre le loro opere.