Ilas Web Editor //
Napoli | BAROCK | Arte, Scienza, Fede e Tecnologia nell'Età Contemporanea
Fino al 05/04/2010
Curata da Eduardo Cicelyn e Mario Codognato apre al MADRE di Napoli la grande mostra collettiva Barock che, come suggerisce il titolo per esteso, vuole indagare le analogie e le ricorrenze con l’arte barocca del ‘600, individuando, attraverso determinati artisti contemporanei, le suggestioni e le relazioni con l’arte di oggi. In questo “ calderone” artistico si possono estrapolare significativi punti di discernimento come il progresso scientifico, il fervore religioso sfociato nel fondamentalismo e l’alienazione che ne consegue, maturata in un clima di conflitti ideologici di ritorno rispetto all’epoca barocca, in cui, tanto per intenderci, Galileo era costretto, in seguito alle sue scoperte scientifiche ad abiurare. La mostra è il frutto della mescolanza, contrapposizione e riscoperta della materia storico-artiscica e ideologica che governa queste due epoche, il barocco, appunto e l’era contemporanea, rivelando una serie di verità che spesso soltanto l’arte e la scienza riescono a fornirci, prive spesso di abbellimenti, come invece potrebbe suggerire erroneamente l’arte. La strategia espositiva vede coinvolte le varie strutture interne ed esterne del museo, come il terzo piano, gli spazi aggiuntivi della Chiesa di Donnaregina Vecchia, la Project Room, il cortile interno, la sala polifunzionale, il terrazzo di copertura, le scale monumentali e l’ingresso del museo dove sarà allestita “Heaven” di Damien Hirst, un grande squalo tigre immerso in formaldeide. Gli artisti presenti: del Abdessemed, Micol Assael, Matthew Barney, Domenico Bianchi, Bianco & Valente, Antonio Biasiucci, Karen Cytter, Mircea Cantor, Maurizio Cattelan, Jake & Dinos Chapman, Claire Fontaine, Lara Favaretto, Gilbert & George, Douglas Gordon, Mona Hatoum, Damien Hirst, Anish Kapoor, Jeff Koons, Jannis Kounellis, Shirin Neshat, Carsten Nicolai, Orlan, Philippe Parreno, Giulia Piscitelli, Michal Rovner, Cindy Sherman, Jeff Wall, Sisley Xhafa.