Ilas Web Editor //
Parigi | L'elogio del negativo. Gli esordi della fotografia in Italia tra il 1846 e il 1862
Fino al 02/05/2010
L'era della riproducibilità tecnica, citando Walter Benjamin, attraverso un nuovo universo visivo, quello della fotografia, è il tema al centro di questa impredibile mostra allestita presso il Museo del Petit Palais di Parigi, un museo situato in un a struttura storica e bellissima, spesso trascurato a vantaggio delle superstar Louvre e Musée d'Orsay. In esposizione 140 opere provenienti da celebri collezioni italiane e francesi con alcuni inediti. La mostra espone le testimonianze visive di come la fotografia si sia sviluppata in maniera sensibile proprio in Italia, diventando un centro aggregatore e propulsore dell'arte e della tecnica fotografica nell'Europa dell'800. In particolare ci si specializzò nella tecnica di riproduzione del paesaggio, visibile nei negativi e su carta e strumento di indagine e sperimentazione artistica, promotore dell'editoria moderna. Di fatto sarà possibile vedere come all'inizio la contaminazione arte pittorica-lastra fotografia sia stata forte, finché con il tempo la fotografia si è ritagliata un posto speciale nel mondo artistico, ponendosi non solo come opera legata all'immagine ma anche come documento e testimonianza, perdendo di volta in volta l'alone artistico-romantico, la sovrastruttura formale che la concezione artistica dell'epoca sembrava imporgli. Sarà possibile individuare questo percorso attraverso le opere, in particolare, di Giacomo Caneva, Vero Veraci, Luigi Sacchi, Eugène Piot, Frédéric Flachéron, Edouard Delessert, George Wilson Bridges, Calvert Jones, James Graham . La mostra inaugura il 18 febbraio.