Direttamente dal Leopold Museum di mostra arriva al Palazzo Reale di Milano una magnifica mostra dedicata a Egon Schiele (1890-1918), il controverso e talentuoso pittore austriaco, accompagnata da una raccolta viennese che include 40 opere di Klimt, Kokoschka, Gertsel e Moser oltre alle 40 di Schiele. In pratica, le opre che il Leopold presta a Palazzo Reale di Milano per la mostra sono praticamente tutto il patrimonio che egli conserva, in quanto il Leopold ha ben 44 dipinti di Schiele e 280 opere su carta del maestro viennese. Morto di spagnola a soli 28 anni, oggi Schiele è uno degli artisti al mondo più quotati. Vissuto, all'epoca, tra incompresnsioni e trasgressione, abbigliato come un dandy, uomo bello e affascinante, affascinato artisticamente dai ritratti, dalla fisicità dei corpo e dalla sessualità, attraverso una rappresentazione estrema del ritratto, fu accusato dai suoi contemporanei di pornografia e incarcerato, momento drammatico della sua vita in cui scrisse dei diari, adesso editi assieme alla mostra, in cui decrive i giorni di prigionia e la sofferenza nel non poter esprimersi e dipingere. Ossessionato da sé stesso, come dimostrano i circa cento autoritratti, restano indimenticabili i corpi di donna, le immagini che vanno oltre quelle figure klimtiane così composte e preziose, svelano un'anima carnale e dolente, disperata e umanissima. Troppo avanti per i suoi tempi, assolutamente non compreso se non da Klimt e da pochi altri, come il dottor Leopold che negli anni 50, quando le opere di Schiele non erano ancora così quotate si è poi aggiudicato questa collezione incredibile, fiutando il grande affare e soprattutto il grande talento dell'artista, la cui arte fu oggetto d'oblio anche a causa della propaganda nazista che la classificò come "degenerata". La mostra, curata da Franz Smola, si snoda in maniera cronologica e cerca di ricostruire il clima culturale viennese dei prini anni del 900. Si possono ammirare, tra gli altri : Donna inginocchiata in abito rosso, 1910, Moa, 1911, Autoritratto con alchechengi, 1912, Case con bucato colorato, 1914, Donna accovacciata con foulard verde, 1914, Nudo disteso, 1917, altri capolavori dell'Espressionismo austriaco come Ritratto di Henryka Cohn del 1908 di Richard Gerstl, Venere nella grotta del 1914 di Koloman Moser, Autoritratto con una mano che sfiora la guancia del 1918-1919 di Oskar Kokoschka. Insomma, tra Vienna e Milano, la mostra di Egon Schiele è uno degli eventi artistici più importanti dell'anno e decisamente imperdibile per gli appassionati d'arte e per i fruitori più attenti.