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Milano | Ettore Spalletti. Ho visto con i miei occhi quanto è lontana la terra
Fino al 30/09/2010
Per il nuovo spazio aperto a Milano, in Via Stilicone 19, 2000 mq distribuiti su 4 piani, Lia Rumma inaugura con una mostra di Ettore Spalletti (Cappelle sul Tavo, 1940). La peculiarità di Spalletti è quella di aver creato un linguaggio sospeso tra pittura e scultura, rivolgendo una certa attenzione agli elementi spaziali e luminosi, ispirati all’astrazione moderna e alle geometrie rinascimentali. In questa mostra,l’artista pescarese condensa tutta la sua intensa poetica in venti opere recenti. Il suo lavoro è stato riconosciuto dai critici come la declinazione più originale dell’Arte povera. Nelle opere esposte non si vede una linea di demarcazione precisa tra le forme e il colore. Il colore predominante è l’azzurro, il suo preferito, proprio perché, come egli stesso dice è “ l’unico che non esiste in natura ma ci avvolge. Dal cielo al mare. Per questo assume la valenza simbolica dell’infinito.” Del rosa dice invece che lo usa perché è :” il colore dell’incarnato, quindi ha sempre la possibilità di trasformarsi a seconda della nostra emozionalità. Nel dormiveglia del mare troviamo il grigio argento”; mentre il grigio “è accoglienza, è un colore che si muove verso il bianco ma anche verso il nero, che offre la più alta qualità di tutti i colori.” Diverse le mostre personali dedicate a Spalletti da istituzioni prestigiose, tra gli altri, il Guggenheim Museum di New York, il Museo di Capodimonte a Napoli, Il Musée de Strasbourg, lo SMAK di Gent e il MUHKA di Anversa, la South London Gallery di Londra, il Musée d'Art Modern de la Ville de Paris, il Kunstverein di Monaco, il Museum Folkwang di Essen, la Henry Moore Foundation di Leeds, Villa Medici a Roma ed il Museum Kurhaus di Kleve. Diverse le partecipazioni a mostre internazionali, tra cui Documenta VII e IX a Kassel e la XL, XLIV, XLVI, XLVII Biennale di Venezia.