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Berna | Lust and Vice. The 7
Deadly Sins from Dürer to Nauman
Fino al 20/02/2011
I sette peccati capitale nell’arte, dal medioevo ad oggi. In mostra, tutte le tecniche rappresentative, tutti i soggetti possibili e i quadri più famosi sui sette capitali senza censure e senza remore, per una mostra che viene dichiarata tassativamente under 16 per il suo contenuto” pornografico”. In realtà non c’ è un vero e proprio contenuto degno di essere ritenuto "pornografico", ma le immagini possono essere esplicite e non adatte a minori, anche se, verrebbe da dire, con tutto quello che “gira” oggi, una mostra che illustra la rappresentazione dei sette capitali nel mondo della storia dell’arte negli ultimi 6-7 secoli non è una cosa da vietare, se non con intenti precauzionali. Fu Papa Gregorio I (ca. 540-604) il primo a parlare dei «sette peccati capitali». Si riferiva a sette atteggiamenti dell'animo umano, caratteristiche o vizi ( che nel suo discorso e nella concezione cristiana avevano portato alla morte del rapporto tra uomo e divino e tra gli uomini stessi) come: Superbia / l'orgoglio, - Avaritia / avarizia, Invidia / invidia, Ira: rabbia, Luxuria / lussuria, Gula / ingordigia, accidia. Man mano che arriviamo a tempi più attuali, vediamo che nelle opere i temi ricorrenti sono improntati ai peccati individuali come : avidità, invidia, gola o (sotto forma di consumismo, forza trainante del sistema economico capitalista), mentre la lussuria in forma di promiscuità sessuale ha perso la sua connotazione negativa in ampie fasce della nostra società. Il bello della mostra sta anche nella possibilità di confrontare i temi inerenti ai vizi capitali di ieri e di oggi. Oggi si va dall’avidità dei manager, al comportamento consumistico usa e getta della società nel suo insieme e il tema dei vizi capitali è sempre molto in voga, molto citato non solo nelle opere d’arte visiva ma anche in opere cinematografiche, teatrali e attraverso altri media. La mostra è ospitata presso Il Zentrum Paul Klee e il Kunstmuseum di Berna.