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Linz e Bolzano | VALIE EXPORT.
Time and Countertime
Fino al 01/05/2011
Valie Export è un’artista ( nata a Linz, Austria, nel 1940) che ha sempre fatto molto parlare di sé. Fotografa e artista, inveterata femminista, famosa per le performance fatte con il suo stesso corpo per denunciare atteggiamenti culturali discriminatori nei confronti del sesso femminile. Lo ha fatto in maniera brutale, icastica, perfettamente calata nello spirito degli anni settanta. Basta dare un’occhiata a performance come Aktionshose: Genitalpanik / Action Pants: Genital Panic del 1969. Silkscreen on paper, in cui posa con un fucile in mano e una tuta in pelle strappata sul pube. Una denuncia, una provocazione. Tempo e controtempo non racconta però il corpo femminile e la donna, le oppressioni sociali ma l’architettura, la guerra, il linguaggio. Lo stile è sempre a metà tra performance e fotografia. Ci sono, tra le varie opere, decine di lampadine che pendono dal soffitto, calate a ritmi alterni in contenitori d’acqua, creando una situazione di ansia, di attesa irreversibile che porta ad un nulla di fatto e ad una sensazione di tensione continua, di instabilità e di precarietà, un po’ metafora delle condizioni in cui oggi tutti viviamo. Tornano i fucili, o meglio, i kalashnikov, in tutto 109, riflessi in uno specchio e video presentati in sequenza e raffiguranti parti interne del corpo umano. In tutto si avverte un senso di disagio, uno stridere anche nell’immagine fotografica. Non c’è ricerca del bello, dell’armonia, ma l’occhio critico, la denuncia, aleggiano in ogni opera, in ogni immagine presentata dalla Export. La sua è un’arte vissuta, agita, in movimento, mai ferma, mai statica e ridondante, ma attiva e propulsiva, piena di spunti e riflessioni importanti, di metafore della realtà odierna. La mostra è ospitata al museo Lentos di Linz e dal 19 febbraio al 1 maggio al Museion di Bolzano.