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Mostre ed eventi // Pagina 121 di 230
16.08.2012 # 2583
Thomas Schütte. Frauen

Daria La Ragione //

Thomas Schütte. Frauen

a Rivoli fino al 23 settembre 2012

Il Castello di Rivoli presenta al pubblico la prima rassegna museale italiana dedicata all’artista tedesco Thomas Schütte. La mostra – allestita in stretta collaborazione con l’artista – è curata da Andrea Bellini, condirettore del Castello di Rivoli e Dieter Schwarz, direttore del Kunstmuseum Winterthur. Co-prodotta dal Museo e dal NMNM Nouveau Musée National de Monaco, la mostra di Torino è il primo di due eventi dedicati alla figura dello storico artista tedesco, il cui lavoro sarà presentato – dal 6 luglio al 10 novembre – anche presso il NMNM del Principato di Monaco. Negli spazi di Villa Paloma il progetto curatoriale si concentra sulla serie dei modelli architettonici delle One Man Houses, accompagnate da un gruppo di opere recentissime ed inedite che trattano diversi temi cari all’artista, come i bunker ed i templi. La mostra al Castello di Rivoli prende invece in considerazione la serie delle Frauen, straordinarie figure di donne i cui corpi vengono sottoposti a deformazioni spaziali e organiche. Ciò che emerge con forza da questo gruppo di opere è la capacità di Schütte di operare una vera e propria rivoluzione formale e immaginativa, non solo rispetto alla nobile tradizione della scultura figurativa occidentale ma anche nell’ambito della sua stessa opera. Le Frauen in bronzo o alluminio derivano direttamente da alcuni modelli in ceramica scelti tra 120 diversi bozzetti realizzati tra il 1997 ed il 1999. Per la prima volta in assoluto le diciotto Frauen verranno presentate tutte insieme nei suggestivi spazi della Manica Lunga, l’antica Pinacoteca sabauda del Settecento, larga 6 metri e lunga 146. Le Frauen saranno accompagnate dalla serie completa dei loro bozzetti in ceramica e da cento acquerelli provenienti dalla collezione privata dell’artista. Al Castello di Rivoli l’artista presenta inoltre due inedite sculture in bronzo alte quattro metri, United Enemies, che saluteranno il visitatore fronteggiandosi suggestivamente davanti all’ingresso del Castello settecentesco.



20.08.2012 # 2586
Thomas Schütte. Frauen

Daria La Ragione //

FABIO MAURI. THE END

a Milano fino al 25 settembre 2012

Palazzo Reale ospita in esclusiva nelle sue sale uno straordinario progetto espositivo: per la prima volta le opere più importanti di FABIO MAURI,installazioni, oggetti, performance, opere, emozioni e visioni dell’artista che ha fatto dell’ideologia un materiale dell’arte.
Il progetto si muove su un itinerario unitario e coerente: un primo percorso, più intimo, per l’esposizione di una raccolta inedita di disegni, un secondo percorso, inaspettato e palese, delle più importanti installazioni di Fabio Mauri, e un ultimo che raccoglie una ricca selezione di ‘Schermi’, le prime opere monocrome dell’artista realizzate alla fine degli anni Cinquanta che contengono già il riferimento al cinema e alla civiltà contemporanea dell'immagine.
Artista e drammaturgo, fondatore di due riviste critiche e protagonista dell'avanguardia italiana a partire dagli anni Cinquanta, MAURI intreccia storia e destino individuale nella sua poetica, che si struttura nei suoi primi diciotto anni di vita: la guerra, la conversione, la follia, il dramma degli amici ebrei mai più tornati, la scoperta del fascismo reale. Le sue opere sono una riflessione sull’arte e sull’uomo, testimonianza delle riflessioni poetiche da sempre al centro del suo affascinante lavoro.


17.08.2012 # 2585
Thomas Schütte. Frauen

Daria La Ragione //

REFLECTIONS - BILL VIOLA

a Varese fino al 28 ottobre 2012

Bill Viola, simbolo della video arte, ha realizzato per Villa Panza la mostra Reflections. Sono esposte undici installazioni che definiscono i temi centrali del suo lavoro dagli anni '70 ad oggi, scelte e pensate appositamente dall'artista americano in dialogo con l'architettura del luogo. Le opere creano un viaggio di spiritualità e di energia dal quale il visitatore uscirà completamente trasformato.
Nelle Scuderie della Villa è esposto il sorprendente Nantes Triptych (1992) che documenta la ricerca di Bill Viola attraverso concetti esistenziali quali la nascita, la morte e la trascendenza. Nell'installazioneReflecting Pool (1977-79) l'artista disamina i temi della purificazione, della dissoluzione e della rinascita. Il percorso continua nell'ala padronale con The Darker Side of Dawn (2005) dove la natura è protagonista con il suo solenne e impercettibile movimento e dove l'artista ha voluto creare un'eco al parco di Villa Panza.
La mostra prosegue con i lavori figurativi della serie Trasfigurations (2007-08) in cui l'acqua diventa il simbolo di transizione tra la vita e la morte. Tra le opere è presente anche Emergence (2002), uno dei capolavori di Bill Viola noto per il riferimento al patrimonio figurativo del passato. Esposto per l'occasione a Villa Panza come omaggio al territorio di Varese, al suo Sacro Monte e agli affreschi di Masolino da Panicale nella Collegiata di Castiglione Olona.

16.08.2012 # 2584
Thomas Schütte. Frauen

Daria La Ragione //

MARISA MERZ

a Torino fino al 23 settembre

Dal 16 maggio al 23 settembre 2012 la Fondazione Merz presenta per la prima volta il lavoro di Marisa Merz con una grande mostra antologica.
L’esposizione, ideata per lo spazio della Fondazione Merz, presenta una molteplicità di opere, sia storiche, a partire dalla seconda metà degli anni Sessanta, sia recenti e spesso inedite, installate sotto la guida acuta e meticolosa dell’artista, con l’intento di esprimere il carattere intimo e visionario della sua poetica.
Tutte le modalità espressive proprie dell’artista saranno presenti: disegno su diversi supporti, sculture in argilla cruda, tessiture di filo di rame e di nylon, oggetti trasformati dalla cera.


13.08.2012 # 2581
Thomas Schütte. Frauen

Daria La Ragione //

7 ways of seeing

a Venezia fino al 28 ottobre 2012

VENEZIA / CA’ ZENOBIO DEGLI ARMENI /
ROMBERG ARTE CONTEMPORANEA e ARTE EVENTI VENEZIA
presentano

ALESSANDRO BAVARI (video) / MARCO BETOCCHI / CARLO D’ORTA / EROS DE FINIS / CLAUDIO DE MICHELI / GIUSEPPE RIPA / CLAUDIO SPOLETINI / 7 ways of seeing

a cura di Italo Bergantini e Alessandro Trabucco

“L’Elemento decisivo per la fotografia resta sempre il rapporto del fotografo con la sua tecnica”. Questa fulminea frase, apparentemente “lapalissiana”, di Walter Benjamin, è apparsa per la prima volta nel 1931, nel suo brevissimo scritto “Piccola storia della fotografia”. Un’affermazione che può permettere di riflettere sullo statuto estetico della fotografia in quanto tecnica artistica legata soprattutto a procedimenti meccanici, oltre che ad un non meno determinante intervento manuale (soprattutto nelle manipolazioni effettuate in camera oscura) nella resa finale. Anche la questione specifica sullo stile della fotografia ha suscitato nel tempo interessanti dibattiti, partendo proprio dalla differenza sostanziale tra le varie tipologie operative artistiche. Roland Barthes, nella sua Nota sulla fotografia, confessa di non poter amare “tutte le foto di uno stesso fotografo. [...] Io non potevo accedere a quella comoda nozione, quando si vuole parlare di storia, di cultura, di estetica, che si chiama lo stile d’un artista”. Ma l’analisi che il critico francese fa dello statuto linguistico della fotografia non può che suscitare delle perplessità quando il paragone cade sulla tecnica pittorica, e a favore di quest’ultima, ma in sostanza potenzialmente identica a quella fotografica, quando ci si trovi di fronte alla tela bianca oppure alla pellicola vergine prima di essere impressionata e, di seguito, proiettata sul foglio emulsionato in camera oscura. La mostra 7 ways of seeing vuole analizzare le specificità degli approcci (o stili) al mezzo tecnologico fotografico (in un caso anche video) da parte dei 7 artisti coinvolti in mostra, Alessandro Bavari, Marco Betocchi, Carlo D’Orta, Eros De Finis, Claudio De Micheli, Giuseppe Ripa, Claudio Spoletini, 7 modi differenti ma particolarmente identificabili con ricerche complesse e ben strutturate. L’idea della Fotografia quale strumento creativo indipendente da appendici o riferimenti trova nella varietà e nella qualità delle proposte artistiche la sua stessa legittima autonomia. Nel suo imprescindibile saggio “La camera chiara”, Roland Barthes chiude la sua appassionata e fin troppo autobiografica dissertazione sulla Fotografia ipotizzando due metodi opposti utilizzati dalla società contemporanea “...per far rinsavire la Fotografia, per temperare la follia che minaccia ad ogni istante di esplodere in faccia a chi la guarda”. Il primo consiste nel considerarla arte “giacché nessun’arte è pazza”, il secondo nel banalizzarla “... al punto che di fronte a lei non vi sia più nessun’altra immagine rispetto alla quale essa possa spiccare, affermare la sua specialità, il suo scandalo, la sua follia”. A noi piace considerare questa tecnica espressiva come un medium in grado di introdurre nuove visioni e nuovi approcci alle realtà (plurale), sia concrete sia immaginarie, nulla togliendo alla sue specifiche metodologie tecno-logiche, in continua evoluzione ma anche in grado di rinnovarsi all’interno di territori già esplorati ma non per questo esauriti nelle loro infinite potenzialità.

10.08.2012 # 2580
Thomas Schütte. Frauen

Daria La Ragione //

Opere dalla Fondazione Alessandro Grassi

sottotitoloa Milano fino al 31 dicembre 2012

La Fondazione Stelline apre il 2011 presentando “Collezioni alle Stelline”, un nuovo ciclo espositivo che fa dialogare collezioni private d’arte contemporanea e istituzioni pubbliche, in sintonia con le richieste di un pubblico sempre più numeroso e interessato, esponendo 25 grandi opere dalla Collezione Alessandro Grassi, selezionate sul tema della pittura europea dagli anni Ottanta a oggi.

La mostra di questo importante nucleo della Collezione Alessandro Grassi, - afferma Camillo Fornasieri, presidente della Fondazione Stelline – ci permette di continuare nel nostro progetto di rendere la Fondazione Stelline un luogo vivo 365 giorni all’anno, un punto di riferimento costante per l’offerta di qualità nel panorama non solo cittadino. “Collezioni alle Stelline” è un progetto pensato per disporre il Palazzo a ricevere e condividere una nuova conoscenza, quella di opere del recente passato raccolte e collegate dalla predilezione del collezionista”.

A due anni di distanza dalla scomparsa di Alessandro Grassi, la Fondazione Stelline di Milano accoglie queste opere all’interno degli spazi dello storico palazzo milanese in deposito temporaneo fino al 2012.

Con i suoi scaloni monumentali e i chiostri, la Fondazione Stelline diventa una casa, un luogo dove incontrarsi e sostare per ammirare le tracce dell’espressività umana, un luogo capace di dare supporto al valore pubblico dell’impegno di persone, artisti e collezionisti di tutto il mondo.

La collezione Grassi comprende opere italiane ed europee che testimoniano la ricchezza del panorama artistico dalla Transavanguardia alla giovane pittura del nostro paese, passando attraverso i grandi sperimentatori internazionali.

Opere di Stefano Arienti, John Armleder, Pierpaolo Calzolari, Sandro Chia, Marco Cingolani, Enzo Cucchi, Walter Dahn, Marta Dell'Angelo, Marlene Dumas, Rainer Fetting, Markus Lupertz, Margherita Manzelli, Luca Pancrazzi, A.R. Penck, e altri ancora vengono esposti dal 12 gennaio 2011, in uno dei luoghi più affascinanti di Milano: i chiostri e gli scaloni d’onore della Fondazione Stelline, a pochi passi da Santa Maria delle Grazie.

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