Daria La Ragione //
I colori del tempo
a Pavia fino al 31 gennaio 2013
Mostra didattica sull’arte del ’900. Artisti, stili, movimenti che hanno rappresentato la società nel mondo dell’arte moderna e contemporanea.
Un percorso attraverso oltre un secolo d’arte: oltre 100 maestri con 138 opere rappresentanti uno spaccato di vita mondiale.
La mostra si rivolge principalmente ad un pubblico eterogeneo, desideroso di approfondire, tramite un nuovo concetto di diffusione culturale-didattica, in chiave tradizionale e web-performativa, la storia dell’arte moderna e contemporanea ed il relativo rapporto fra arte e società, particolarmente importante per la crescita personale e sociale dell’individuo; ciò a riprova del fatto che oltre il 70% del patrimonio culturale mondiale è afferibile all’Italia e che anche il suddetto incipit genetico novecentista e contemporaneo necessita, direi obbligatoriamente, di un’adeguata veicolazione e conseguente presa di coscienza nazionale. Lo scopo è, in sintesi, quello di fornire un contributo alla futura società della conoscenza, attraverso la valorizzazione di quell’inestimabile patrimonio conoscitivo e valoriale correlato al nostro Paese, giungendo così a creare un capitale sociale condiviso da tutti, in quanto la cultura è patrimonio di tutti e da tutti deve essere amata e rispettata.
Il dispositivo artistico-didattico utilizzato per agevolare la comprensione del percorso espositivo è, come vedremo in seguito, il “Diagramma di Barr” che riconduce i vari movimenti/correnti dei primi 35 anni del Novecento (le cosiddette avanguardie storiche) in una sorta di mappa topografica dell’arte improntata secondo due linee tendenziali: la “Non Geometrical Abstract Art” (o Arte Astratta Non Geometrica) e la “Geometrical Abstract Art” (o Arte Astratta Geometrica). Il suddetto metodo di interpretazione artistica novecentista è stato poi ulteriormente perfezionato ed integrato, nel corso degli anni, dal Sottoscritto inserendo i movimenti assenti nello schema originario di Barr (quali, ad esempio, la Metafisica, l’Astrattismo ed il Concretismo) ed andando quindi ad estendere lo stesso dal 1935 ai giorni nostri addivenendo così all’ormai consolidato schema denominato “Diagramma di Barr-Allegrini”.
Altro elemento rappresentativo della presente mostra consiste in un sensibile contenimento dei costi d’impresa, derivato principalmente da un’oculatissima attenzione ed ottimizzazione delle singole voci di spesa e dalla piena condivisione e partecipazione di questo modo di fare arte da parte di numerosi soggetti privati (organizzazioni ONLUS filantropiche e culturali, istituti di credito, aziende del Nord Italia: dalla Lombardia al Veneto, dalla Liguria all’Emilia) i quali hanno fornito un proprio contributo finanziario e/o materiale, contenuto in termini di valori assoluti, così come richiesto dagli stessi organizzatori che hanno volutamente tenuto conto del periodo di austerità economica in cui versa il Paese, ma che hanno consentito, stante l’elevata adesione e partecipazione numerica, di traguardare l’obiettivo prefissato.