Daria La Ragione //
Cose da niente - Il fascino discreto degli oggetti
a Modena fino al 24 febbraio 2013
Alcune figurine più di altre catapultano lo spettatore in epoche passate, dando conto della quotidianità vissuta nelle case o a passeggio per la città. Ambienti popolati di cose cambiate negli anni, diventate fuori moda, tanto da non essere, a volte, nemmeno più riconoscibili.
La mostra Cose da niente. Il fascino discreto degli oggetti, realizzata con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in occasione del festivalfilosofia, attraverso immagini e parole, racconta la storia di questi oggetti divenuti obsoleti, ma che hanno avuto grande peso nella vita delle persone, come il cono dello zucchero - da cui il colore 'carta da zucchero' -, il macinino e la cuccumella, il vaso da notte, il tabacco da fiuto, i sali d'ammonio e il biberon 'assassino'. Cose quasi 'da niente' al pari delle figurine, ma capaci di evocare emozioni ed atmosfere e ormai degne di far parte di collezioni pubbliche e private.
Da alcuni decenni, infatti, la museologia ha iniziato a prestare grande attenzione a cose che, anche povere e apparentemente insignificanti, possano essere raccolte e collezionate. Alla base di questa tendenza sta la volontà di restituire significato a oggetti che, privi di storia ed estrapolati dal loro contesto e vissuto, subirebbero definitivamente l'oblio del tempo. È così che cose 'da poco' vengono esposte in vetrine con accanto numeri di inventario e cartellini esplicativi, donando un'aura di sacralità a tutto ciò che è stato oggetto di esperienza umana, grande o piccola che fosse. Sembrano cose, oggetti inanimati, ma in realtà sono racconti, storie, curiosità, segni di vite vissute ancora in grado di attivare il ricordo, di evocare un'atmosfera, di sollecitare un'emozione.