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Mostre ed eventi // Pagina 106 di 230
31.01.2013 # 2893
sMateria. La sostenibile leggerezza del poliuretano

Daria La Ragione //

sMateria. La sostenibile leggerezza del poliuretano

a Milano fino al 24 febbraio 2013

sMateria mette in scena un grande racconto sulle qualità del poliuretano espanso flessibile, un materiale innovativo ed una risorsa strategica per il mondo del design e della produzione industriale. La grande versatilità del materiale si declina nelle sue molteplici possibilità in termini di prestazioni, colori e finiture, creando oggetti flessibili e performanti.

Un paesaggio di elementi sospesi e lievemente fluttuanti nell’aria genera un labirinto nel quale il visitatore è invitato ad esplorare le diverse anime del materiale ed, in particolare, la sua intrinseca leggerezza strutturale.



31.01.2013 # 2896
sMateria. La sostenibile leggerezza del poliuretano

Daria La Ragione //

AnderSennoSogno - Luigi Ontani

sottotitoloa Roma fino al 24 febbraio 2013

A distanza di quasi dieci anni dall'ultima personale in un'istituzione a Roma, il Museo Hendrik Christian Andersen è lieto di presentare dal 22 novembre 2012 la mostra “AnderSennoSogno” di Luigi Ontani, uno dei più influenti e importanti artisti della scena italiana e internazionale.
Il Museo Andersen, museo satellite della Soprintendenza alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e contemporanea, è una casa museo situata nel centro della città di Roma dove sono conservate le opere dello scultore e pittore Hendrik Christian Andersen. La collezione è quasi interamente dedicata al progetto utopico di un Centro Mondiale per la Comunicazione, sede internazionale per un perenne laboratorio di idee in tutti i campi del sapere. Partendo dal fascino e interesse dell'artista per le opere conservate nel museo e per la figura di Hendrik Andersen, la mostra - curata da Luca Lo Pinto - è concepita come un viaggio alla riscoperta di opere meno note dell'artista senza un intento retrospettivo, ma come un'avventura all'interno dell'immaginario di Ontani in un percorso scandito in ritmi, tempi e spazi diversi.



31.01.2013 # 2895
sMateria. La sostenibile leggerezza del poliuretano

Daria La Ragione //

Hsiao Chin - Opere su carta.

a Milano fino al 9 marzo 2013

“Io ho sempre usato l’arte
nella mia vita come ricerca spirituale,
non mi interessa l’arte per l’arte”.
Hsiao Chin

Martedì 22 gennaio la Fondazione Marconi ha il piacere di presentare la mostra Hsiao Chin. Opere su carta - Dialogo tra gli anni Sessanta e oggi.

L’esposizione, allestita sui due piani dello spazio espositivo, è dedicata alle carte dell’artista cinese: al primo piano sono esposti i nuovi lavori, al secondo le carte realizzate nei primi anni sessanta. Tutta la carriera artistica di Hsiao è stata una continua ricerca spirituale, a partire dalla sua formazione, avvenuta a Taipei dove grazie al suo maestro imparò l’importanza dell’equilibrio tra cuore, cervello, mani e occhi e come combinare i colori tra di loro. L’artista nato a Shangai nel 1935, arriva a Milano nel 1959, allora centro dell’avanguardia artistica, dove conosce Lucio Fontana, Piero Manzoni e gli altri, le loro idee innovative ma nonostante questo contatto con la cultura occidentale non dimentica gli insegnamenti taoisti.
Il taoismo filosofico ha come obiettivo il raggiungimento dell’armonia con il mondo naturale, Cielo, Terra e Uomo in equilibrio tra di loro. Associata al Tao è la concezione dello Yin e dello Yang, opposti e complementari al tempo stesso.

“Ho voluto ripensare di proposito al Taoismo perché il mondo occidentale era troppo variegato. Proprio per questo decisi di fare un percorso personale in grado di costruire un bagaglio culturale ed esperienziale di azione e di pensiero … per arrivare ad avere una pittura solo mia”. (Hsiao Chin)

31.01.2013 # 2894
sMateria. La sostenibile leggerezza del poliuretano

Daria La Ragione //

Gerhard Richter - Edizioni 1965-2012

a Torino fino al 21 aprile 2013

L'artista è noto soprattutto per i suoi dipinti, ormai presenti nelle collezioni museali di tutto il mondo. Negli ultimi anni, tuttavia, sono le sue edizioni ad attirare sempre più spesso l'interesse di collezionisti, curatori di musei e appassionati d'arte.

Il professor Thomas Olbricht colleziona le edizioni di Richter da oltre 20 anni, ed è riuscito ad acquisire la quasi-totalità (con una eccezione) delle edizioni di Gerhard Richter, con oltre 150 opere. La Olbricht Collection è quindi l’unica collezione privata al mondo che include quasi tutte le edizioni, dal 1964 a oggi.

Le edizioni sono opere d'arte originali realizzate non come pezzi unici, ma in un certo numero di copie: stampe, edizioni fotografiche, dipinti, libri d’artista, manifesti e multipli (serie di oggetti tridimensionali).

Nella loro sostanza, i lavori di Gerhard Richter traggono origine da una profonda riflessività. L’artista scandaglia, con acuto spirito critico, le possibilità e le condizioni dell’attuale produzione artistica, ponendo domande fondamentali. Che cos’è un’immagine? Che cosa può essere, sullo sfondo della nostra società mediatica, ma anche delle lunghe tradizioni storico-artistiche? Nell’affrontare questi temi, sceglie di non limitarsi a uno specifico stile o mezzo espressivo, rivelando così il respiro universale delle sue istanze.

Gerhard Richter – Edizioni 1965-2012 viene presentata a Torino nell’ambito di uno scambio espositivo fra la Olbricht Collection e la collezione della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. La mostra è stata proposta al pubblico nella primavera del 2012 presso lo spazio me Collectors Room a Berlino. Nel 2014 la Collezione Sandretto Re Rebaudengo sarà ospite a Berlino.


31.01.2013 # 2890
sMateria. La sostenibile leggerezza del poliuretano

Daria La Ragione //

DE NITTIS

a Padova fino al 26 maggio 2013

Dal 19 gennaio al 26 maggio 2013, Palazzo Zabarella di Padova sarà teatro di un eccezionale evento dedicato a Giuseppe De Nittis (1846-1884).
120 capolavori provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni pubbliche italiane e francesi costituiranno il percorso espositivo della più importante mostra mai realizzata su uno dei protagonisti assoluti della pittura dell’Ottocento europeo.
La rassegna, curata da Emanuela Angiuli e Fernando Mazzocca, è promossa dalla Fondazione Bano di Padova e dalla Fondazione Antonveneta, ed è un’ulteriore tappa del progetto decennale sulla pittura dell’Ottocento italiano, che in passato ha già rivolto l’attenzione, tra gli altri, su Hayez, Boldini, Signorini, i Macchiaioli, il Simbolismo in Italia.
 
Per Federico Bano, presidente della Fondazione la mostra “è una nuova occasione per comunicare, ancora una volta, al grande pubblico i risultati più aggiornati della ricognizione storica e critica dell’Ottocento italiano inserito in un contesto internazionale”.
 
Prendendo avvio da quanto emerso dalla rassegna che, tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011, il Petit Palais di Parigi ha riservato all’artista, l’iniziativa segnerà una svolta negli studi e nella valorizzazione internazionale del pittore pugliese, grazie anche al recupero di lavori non presenti in quella occasione, alcuni dei quali ignoti alla critica, altri assenti dall’Italia da molto tempo, come quelli che appartengono al ciclo delle vedute londinesi.
 
Le opere arriveranno dalle maggiori istituzioni francesi, tra cui il Petit Palais di Parigi, il Musée Carnavalet di Parigi, il Musée des Beaux-Arts di Reims, e dai più importanti musei e gallerie pubbliche italiane: oltre alla Pinacoteca De Nittis di Barletta, che possiede la straordinaria raccolta di dipinti rimasti nell’atelier dell’artista dopo la sua morte precoce, l’elenco dei prestatori può contare sull’apporto della Pinacoteca Provinciale "C. Giaquinto" di Bari, della Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze, delle Raccolte Frugone di Genova, della Galleria d’Arte Moderna di Milano, del Museo di Capodimonte di Napoli, della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, del Civico Museo Revoltella - Galleria d'Arte Moderna di Trieste, della Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca’ Pesaro di Venezia. Incisivo è stato il contributo di prestigiose raccolte private, di storici collezionisti di De Nittis, da cui provengono i dipinti meno noti, capolavori assoluti riproposti al pubblico in questa occasione.


31.01.2013 # 2889
sMateria. La sostenibile leggerezza del poliuretano

Daria La Ragione //

STEFANO ZARDINI. M.I.N.E. winter

a Milano fino al 23 febbraio 2013

Dal 24 gennaio al 23 febbraio 2013, GAMManzoni - Centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporanea di Milano ospita la mostra di Stefano Zardini, i cui scatti realizzati in occasioni di guerre, di emergenza e di problematiche sociali, in più di 70 paesi nel mondo, sono accolti sulle pagine di molte testate internazionali.
Stefano Zardini, tra i pochi fotografi occidentali a entrare in nazioni ancora chiuse negli anni ‘70 e ‘80 quali Vietnam, Oman, Yemen del Sud, Arabia Saudita, Albania, è famoso, tra l’altro, per i suoi reportage in scenari di guerra (Ciad-Libia, 1986; Iran-Iraq, 1987; Mozambico, 1988), in territori sconvolti da eventi naturali (terremoto in Armenia, 1988; uragano nel Bangladesh, 1991), o ancora sulle condizioni di lavoro dei Dalit e sulla prostituzione (India, 2006 - presentato al Festival Internazionale di Fotogiornalismo di Perpignan – Visa pour l’Image 2008) o sul traffico di stupefacenti sul confine con l’Afghanistan (Tajikistan, 2000 e 2008 - commissionato dall’UNODC - United Nations Office on Drugs and Crime).
 
L’esposizione milanese offrirà l’occasione di scoprire un diverso lato di Stefano Zardini, quello più legato al mondo della Fine Art, con le immagini del suo più recente progetto dal titolo M.I.N.E. (Multiple Infringing Nature Expression).
I soggetti ritratti sono essenzialmente paesaggi montani, siano essi alberi, cime innevate, piste da sci. Di questi scatti Zardini isola un dettaglio, lo moltiplica e lo modifica, amplificandone l’effetto e creando nuove immagini. Ottiene così un risultato sorprendente che gli permette di esplorare nuove possibilità sia tecniche che espressive, come se l’immagine statica si animasse e generasse da se stessa nuovi frammenti che si combinano tra di loro.



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