Daria La Ragione //
Dal Giglio al David
a Firenze fino al 8 dicembre 2013
Dal Giglio al David, dal Comune alla Repubblica.
Unica fino ad oggi nel suo genere, la mostra. Arte civica a Firenze fra Medioevo e Rinascimentopresenterà al pubblico quelle opere d’arte di epoca comunale e repubblicana, nate originariamenteper arricchire i palazzi pubblici di Firenze, gli edifici che ospitavano lemagistrature che amministravano la città, le sedi delle Arti - le antichecorporazioni dei mestieri - la cerchia di mura cittadine.
L’esposizione prenderà in considerazione “temi artistici profondamente appartenenti alla storia, alla fede, alla mercatura, alla creatività e in una parola a innumerevoli aspetti della società fiorentina nei suoi secoli d’oro” (Cristina Acidini).
Tra questi l’araldica cittadina, la religione civica, gli emblematici luoghi legati al potere cittadino come il Palazzo dei Priori, il Palazzo del Podestà, Orsanmichele, e le parti politiche dominanti quali gli Angiò, le Arti, Guelfi e Ghibellini, illustrando quali fossero i temi figurativi prescelti ed offrendo dunque una nuova chiave di lettura di numerose opere d’arte. Chiaveche sottolinea come anche a quell’epoca si desse importanza alle immagini come mezzo per la comunicazione e la propaganda, attenzione riposta in particolare dai gruppi che detenevano il potere a Firenze in età comunale e repubblicana, prima che l’ascesa dei Medici modificasse profondamente l’assetto politico ed estetico della città.
Le opere che comporngono la mostra rivelano dunque un linguaggio figurativo complesso, ricco di riferimenti allegorici, dove il sacro e il profano si compenetrano, così che nel Palazzo dei Priori, oggi noto come Palazzo Vecchio, si potevano incontrare le raffigurazioni di san Cristoforo e della Ruota di fortuna, dell’eroe mitologico Ercole, presente nel sigillo ufficiale della città (Vangelo dei Priori Firenze, Archivio di Stato; Andrea Pisano, Ercole e il gigante Caco, Firenze, Museo dell’Opera del Duomo) e di quello ebraico David, il cui esemplare scolpito da Michelangelo e divenuto emblema della Firenze repubblicana, conclude idealmente il percorso espositivo.