Daria La Ragione //
SIMONE RACHELI. Vuoto a perdere
a Lissone fino al 22 giugno 2014
Al MAC di Lissone Simone Racheli [Firenze, 1966] presenta un inedito ciclo di opere su carta, dal titolo Gli incerti, e una scultura, denominata Sostegno all’incertezza, che rappresentano creature biomorfe sviluppatesi attorno a degli orifizi, o più precisamente intorno a un’assenza che ne condiziona e deforma l’aspetto. Attraverso la perizia tecnica dei suoi disegni, Racheli ci mostra il dissesto organico di corpi che necessitano di un (rassicurante) sostegno, così come accade alla scultura che sembra muovere i suoi primi
passi – molto incerti, tutti precari. Nel descrivere il progetto Vuoto a perdere, Racheli racconta che «cercare il compiuto in qualcosa in evoluzione è un paradosso e non dovrebbe essere applicato all’uomo. Nel tempo abbiamo coniato molti aggettivi che inducono a pensare a una completezza dell’essere umano, integrità suddivisa in due parti, secondo le dottrine attuali che affondano le proprie radici nello sciamanesimo e nel mondo dell’antica Grecia. Il corpo resta comunque un’unità in evoluzione, dalla sua
formazione fino alla sua degenerazione. Tale “movimento” (obbligato dalla natura e poi dalla società volitiva) lo rende instabile, inafferrabile, come la materia nell’inquieto Principio di indeterminazione della fisica quantistica. Partendo dal concetto di completezza, sia fisica che emotiva, l’approdo è verso un’inevitabile deformità, quale mancanza del compiuto.