Daria La Ragione //
FRANCA GHITTI. Ferro, Terra, Fuoco, Legno
a Cedegolo (BS) fino al 2 novembre
LA MOSTRA DI FRANCA GHITTI FERRO, TERRA, FUOCO, LEGNO
NEL MUSEO DELL'ENERGIA IDROELETTRICA DI CEDEGOLO (BS), IN VALLE CAMONICA
L’esposizione propone 50 sculture e installazioni in ferro e legno dell’artista bresciana.
Gli spazi della ex centrale idroelettrica di Cedegolo (BS), in Valle Camonica, una delle sedi del MusIL - Museo dell’Industria e del Lavoro di Brescia, accolgono dal 12 luglio al 2 novembre 2014, la mostra di Franca Ghitti (1932-2012) dal titolo: FERRO, TERRA, FUOCO, LEGNO.
Il monumentale edificio progettato da Egidio Dabbeni ospita 50 sculture e installazioni dell’artista bresciana realizzate in ferro e legno, materiali che hanno costituito, fin dagli esordi, la sua cifra espressiva più caratteristica.
L’esposizione, curata da Marco Meneguzzo e Fausto Lorenzi, è frutto della collaborazione tra MusIL e Fondazione “Archivio Franca Ghitti”. La mostra è una delle attività di SIM – Sistema Idroelettrico e Minerario della Media Valle Camonica, un progetto finanziato da Fondazione Cariplo. L'evento ha il patrocinio della Provincia di Brescia.
Come afferma il direttore del MusIL, Pier Paolo Poggio, “Franca Ghitti manifestò con forza il suo interesse per gli spazi della ex centrale, realizzati a inizio Novecento da Egidio Dabbeni. Crediamo che l'artista avesse colto le potenzialità insite nell’incontro tra la sua visione artistica e i contenuti, le forme, i valori di cui era testimonianza la possente macchina tecnologica, simbolo e manifestazione concreta della modernità, calata in un mondo contadino, segnato da pratiche antiche di lavorazione del ferro e del legno”.
“Franca Ghitti - prosegue Pier Paolo Poggio - utilizza i materiali fondamentali, gli elementi di base del produrre, i risultati e gli scarti del lavoro artigianale di sempre, facendo opere che simboleggiano tratti costanti e universali della condizione umana. L’incontro dell’artista di Erbanno con il MusIL, a due anni dalla scomparsa, sancisce un antico proposito ed esplicita le ragioni di un rapporto che il percorso espositivo, ricco e articolato, rende comprensibile e coinvolgente”.