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Mostre ed eventi // Pagina 229 di 230
28.05.2005 # 77
Ravenna | Remo Muratore - L'avventura della grafica | Fino al 28 maggio 2005

Ilas Web Editor //

Ravenna | Remo Muratore - L'avventura della grafica | Fino al 28 maggio 2005

L'Istituzione Biblioteca Classense del Comune di Ravenna organizza e promuove una mostra dedicata all'opera di un grande maestro della grafica italiana, Remo Muratore.
La mostra, curata da Mara Campana, docente e storica dell'arte, e Massimo Casamenti, docente e direttore creativo, raccoglie per la prima volta un'antologia di lavori, ampia e di grande interesse, costituita da materiali originali e in gran parte inediti di questo autore attivo a Milano dal 1936 al 1983: un artefice e un maestro della grafica italiana, un'insegnante che ha lasciato tracce profonde anche a Ravenna dove ha insegnato, dal 1970 al 1983, nell'Accademia di Belle Arti. Oltre 200 dei suoi lavori entreranno a far parte, come donazione della famiglia Simonini proprietaria dell'Archivio Muratore, delle raccolte grafiche della Classense.
La mostra si avvale di un catalogo, prima monografia realizzata sull'opera di Remo Muratore, pubblicato dalle Edizioni del Girasole di Ravenna, con interventi, oltre che dei curatori della mostra, di Giovanni Baule, ordinario di comunicazione visiva alla Facoltà del Design del Politecnico di Milano, e Donatino Domini, direttore dell'Istituzione Biblioteca Classense.
Fino al 28 maggio 2005

24.04.2005 # 78
Ravenna | Remo Muratore - L'avventura della grafica | Fino al 28 maggio 2005

Ilas Web Editor //

Monfalcone | Andrea Pazienza | fino al 26 aprile 2005

fino al 26 aprile 2005

Andrea Pazienza. Segni e memorie per una rockstar
Sabato 19 marzo, alle ore 18.00, presso la Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone, si inaugura la mostra Andrea Pazienza. Segni e memorie per una rockstar, organizzata dall'Associazione Culturale ARTeFUMETTO di Monfalcone in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune.
La mostra Andrea Pazienza. Segni e memorie per una rockstar analizza la sua grandezza d'artista eclettico, di disegnatore inarrivabile capace di innumerevoli stili, di narratore superbo, non dimenticando le sue contraddizioni di uomo, che poi sono quelle di un periodo storico ben preciso.
L'analisi viene svolta attraverso l'esposizione dei suoi originali, in particolare tre storie a fumetti complete, scelte a testimonianza dei vari linguaggi da lui usati e nelle quali il rimando autobiografico risulta significativo: Un'estate, Sogno e William Blake.
In esposizione inoltre una vasta carrellata di originali selezionati fra quelli che Vincenzo Mollica, giornalista televisivo e suo grande amico, ha definito come "lampi", testimonianze minime del suo genio: schizzi rapidi a pennarelli, illustrazioni incompiute, dediche; questa sezione, perlopiù inedita, è in parte raccolta nel volume che accompagna la mostra.
Ci sono, infine, anche alcune pagine originali da Aficionados, dei ritratti e una sua inedita prova d'esame scolastica.

Il rapporto tra Pazienza e il suo tempo, la sua vicenda artistica, viene analizzata inoltre attraverso l'esposizione ragionata delle sue pubblicazioni o produzioni grafiche in genere: i libri di Andrea, quelli a cui ha partecipato con illustrazioni e contributi vari. Non si tratta di ristampe ma di prime edizioni, con la grafica del tempo, quella realmente rappresentativa di una cultura specifica e di una ricerca che Andrea ha contribuito a definire in particolare insieme a Stefano Tamburini. Molte delle immagini realizzate per questi testi non sono mai state ripubblicate e sono quindi destinate ad incuriosire appassionati e ammiratori.
Un ruolo importante, nell'ambito della mostra, hanno poi le locandine realizzate per feste universitarie, mostre (sue e di altri), spettacoli teatrali, film e le illustrazioni per copertine di dischi (PFM, Claudio Lolli, Roberto Vecchioni). Fanno parte integrante del percorso espositivo anche diversi filmati, alcuni famosi, altri poco visti e inediti.

20.04.2005 # 33
Ravenna | Remo Muratore - L'avventura della grafica | Fino al 28 maggio 2005

Ilas Web Editor //

Napoli | Non toccare la donna bianca | Fino al 20 aprile 2005

"Il provocatorio titolo Non Toccare la Donna Bianca vuole essere una riflessione su come la donna come soggetto storico rappresenti il simbolo della diversità e della liberazione della nostra società contemporanea" (F. Bonami curatore della mostra).
L‘esposizione, il cui titolo è ispirato ad un lungometraggio del 1974 di Marco Ferreri, riunisce in una collettiva diciannove artiste provenienti da paesi attraversati da profonde tensioni sociali e politiche.


 
La mostra è anche occasione per presentare insieme una pluralità di esperienze diverse; s‘incontrano nel percorso artiste molto diverse tra loro: dalle ben note Marlene Dumas, Mona Hatoum e Shirin Neshat ad artiste che hanno esposto per la prima volta in Italia, come la performer afroamericana Senga Nengudi e la brasiliana Valeska Soares.
Napoli, Castel dell‘Ovo, fino al 20 aprile 2005

13.04.2005 # 90
Ravenna | Remo Muratore - L'avventura della grafica | Fino al 28 maggio 2005

Ilas Web Editor //

Milano | LA CITTA' DEL DESIGN | Fino al 18 aprile 2005

Triennale di Milano

Questa avventura nasce in un contesto culturale particolare, legata alla storia industriale della Regione.
Memoria e attualità si nutrono l'una dall'altra in seno ai musei di Saint Etienne le cui collezioni sono uniche in Europa.
Ma l'attualità creatrice della città si esprime prima di tutto attraverso la Biennale Internazionale Design Saint Etienne, iniziata nel 1998 dalla Scuola Regionale delle Belle Arti il cui scopo è di federare le energie e di radunare in Francia gli attori del mondo del design.
Oggi, l'obiettivo di Saint Etienne Métropole è di rinforzare il suo dinamismo puntando sulla complementarità degli sviluppi culturali ed economici. Si avvia in un'avventura inedita in Francia : la creazione di una "Città del Design", progetto di portata internazionale dalle dimensioni culturali, scientifiche ed industriali, per fondare il suo mutamento economico e dotarsi di un materiale che sembra naturale rispetto alla sua storia.
La città del design si articola attorno a tre assi maggiori, connessi gli uni tra gli altri : ricerca, cultura e industria.
Nel cuore del dispositivo, il dipartimento design della Scuola delle Belle Arti ha stabilito un legame con le università e le scuole di ingegneria e di commercio, nello scopo di generare un insieme di formazioni attorno alla ricerca nel campo del design.
Questi giovani ricercatori rappresentano il motore dell'attività della Città.
Ubicata nel cuore della città, la Città del Design ridà vita a un luogo chiuso al pubblico da più anni.
Costituisce un nuovo centro di animazione urbana.

LA CITTÀ DEL DESIGN PRESENTA ALLA TRIENNALEDI MILANO LA SUA PRIMA ESPOSIZIONE :

il progetto architettonico della Città, Concorso internazionale di Architettura vinto dagli architetti Finn GEIPEL e Julia ANDI dell'agenzia LIN (Berlino)

Workshop Design in Africa (coproduzione AFAA e Saint Etienne)
Selezione di oggetti prodotti da designers di tutto il continente africano che si sono incontrati a Dakar.

I designers a Saint Etienne :
Studio CAHEN &GREGORI, FRANCOIS BAUCHET, DELO LINDO, JEAN-FRANçOIS DINGJIAN, SYLVIE FILLERE, IK DESIGN, ERIC JOURDAN, MATHIEU LEHANNEUR, CELINE SAVOYE.
Questo gruppo di designers la cui storia è legata a Saint Etienne (insegnanti o studenti diplomati) ci propongono la loro creazione dedicata alla sistemazione.

AZIMUTS, rivista di Design e di Ricerca, creata nel 1991, luogo di espressione e supporto di comunicazione per i progetti di ricerca.

Fino al 18/04/2005

01.01.1970 # 3782
Ravenna | Remo Muratore - L'avventura della grafica | Fino al 28 maggio 2005

Daria La Ragione //

VEGETATION AS A POLITICAL AGENT

a Torino fino al 2 novembre

Lʼesposizione intende indagare le implicazioni storiche e sociali del mondo vegetale alla luce della sempre più frequente rivendicazione del “verde” quale agente di cambiamento dei processi economici in atto e lʼattuale crisi. Attribuire a una pianta un tempo storico significa analizzare lʼelemento vegetale non solo nella sua componente biologica, ma anche in relazione agli aspetti sociali e politici che lo vedono già al centro delle prime forme di globalizzazione economica. Nel XVII e XVIII secolo, attraverso le piantagioni coloniali e i mercati via mare, si definivano infatti i primi sistemi di controllo delle specie e prendevano forma condizioni di espropriazione e sfruttamento territoriale nella lotta per il monopolio delle spezie. Allʼinterno di questa storia la mostra intende evidenziare quelle tappe in cui lʼelemento vegetale ha rappresentato un segno di emancipazione sociale.

Articolata sul doppio registro di storia e attualità, Vegetation as a political agent mette insieme, e sullo stesso piano, interventi artistici e architettonici di tredici artisti internazionali, documenti di figure pionieristiche delle prime rivoluzioni ecologiche e apparati scientifici provenienti dal mondo botanico. Insieme alle opere e alle installazioni, la mostra comprende una vasta serie di illustrazioni e campioni vegetali, materiali dʼarchivio e manifesti prodotti in unʼampia varietà di contesti culturali differenti. La geopolitica che ne fa da sfondo va dallʼOceano Indiano (Isole Mauritius e Réunion) alla Guinea-Bissau, dal Sudafrica al territorio messicano. 

Al Parco Arte Vivente di Torino

01.01.1970 # 3491
Ravenna | Remo Muratore - L'avventura della grafica | Fino al 28 maggio 2005

Daria La Ragione //

L'INFORMALE IN ITALIA

a Modena fino al 13 aprile 2014

La Galleria civica di Modena inaugura sabato 22 febbraio alle 17.30 "L’Informale in Italia. Opere su carta dalla collezione della Galleria civica di Modena”, una mostra realizzata interamente con materiale proveniente dalle proprie raccolte e dalla collezione di Don Casimiro Bettelli, ceduta in comodato alla Galleria dalla curia modenese.

Curata dal direttore del museo Marco Pierini, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la mostra propone al pubblico più di cento disegni e incisioni dei massimi esponenti dell’Informale italiano in un arco cronologico compreso fra la metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta.

La libertà d’espressione, il rifiuto delle norme – tanto quelle dettate dalla tradizione, quanto quelle ormai ridotte a formalismo stabilite dalle avanguardie storiche – e la forte componente esistenziale, condussero gli artisti di questa corrente a sperimentare tecniche, materiali e modalità espressive molto diverse tra loro. I risultati di questa incessante sperimentazione sono perfettamente leggibili anche nelle opere su carta, esiti spesso perfettamente compiuti e autonomi, piuttosto che abbozzi e appunti di carattere progettuale.
I principali orientamenti linguistici dell’Informale italiano sono ben rappresentati all’interno della collezione della Galleria civica, i cui fogli testimoniano il prevalere, di volta in volta, del segno, del gesto, della materia, dell’articolazione spaziale.

Allestito nelle sale superiori di Palazzo Santa Margherita, il percorso espositivo presenta una sala dedicata alla grafica di Alberto Burri, sempre innovativo e sorprendente per i materiali e le tecniche utilizzate, e una a Lucio Fontana, dove oltre a sette disegni di periodi e soggetti diversi, si possono ammirare numerose incisioni, comprese le splendide tavole realizzate per "Six contes de La Fontaine", un libro di favole pubblicato nel 1964 e per “Apocalissi e sedici traduzioni” di Giuseppe Ungaretti, stampato nel 1965 in 150 esemplari.
La raccolta del disegno della Galleria civica di Modena possiede anche numerose testimonianze degli esordi, di stampo chiaramente informale, di artisti che nella fase matura del loro cammino seguirono strade diverse come Vasco Bendini, Concetto Pozzati e Claudio Verna. Fogli poco noti che, al pari dei lavori di artisti talvolta ingiustamente relegati ai margini della storiografia come Annibale Biglione o Mario Nanni, rappresentano forse uno dei maggiori motivi d’interesse di questo allestimento.
L’esposizione dedicata all’Informale in Italia è, infine, anche un modo per rileggere la storia della Galleria civica e quella del formarsi della sua collezione, dal momento che nel corso degli ultimi trent’anni sono state allestite dal museo modenese personali dedicate ad Accardi, Afro, Bendini, Fontana, Novelli, Peverelli, Pozzati, Scanavino, Scialoja e Turcato.

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