Ilas Web Editor //
Bergamo | Ugo Riva | Fino al 30 agosto 2008
Fino al 30 agosto 2008
L'antologica dal titolo Ugo Riva. Un artista contemporaneo e la classicità racconta il percorso creativo di uno degli artisti più interessanti del panorama italiano attraverso quaranta lavori dal 1982 al 2007.
Una delle sezioni del percorso è dedicata al confronto tra alcune sue opere e dipinti del XV e XVI secolo.
Curata da Fernando Noris e allestita nel cortile e negli spazi appena recuperati all'ultimo piano dell'edificio che ospita la Provincia di Bergamo (oltre due mila metri quadrati di superficie, 600 dei quali di area espositiva), l'antologica di Riva è costruita attorno a 40 sculture storiche e alcune inedite, con una suggestiva sezione dedicata al confronto con dipinti di autori del XV e XVII secolo provenienti dalla Quadreria di Banca Etruria di Arezzo.
I suoi temi negli anni passati erano prevalentemente legati a una scena quotidiana, a un piccolo teatro degli affetti che si traduceva di volta in volta in racconto simbolico o in dramma.
Sotto la maschera del mito, e talvolta dell'allegoria, comparivano sempre argomenti e soggetti concreti: quegli episodi e soprattutto quelle tragedie silenziose che si susseguono nel corso dell'esistenza.
Queste tematiche non sono scomparse, come dimostra l'opera dal titolo Le mie radici, tra le cui quinte metafisiche si agita un dramma vissuto: una frattura dolorosa, infatti, separa l'Io da colui o colei che l'ha generato. Si avverte un sentimento di abbandono, un sentirsi gettato nel mondo, e anzi espulso (dall'alveo materno, dalla natura, dal tempo).