
Luigi Cipriano osservatore di tracce urbane espone ventinove fotografie
Immagini scattate con smartphone, un diario urbano postpandemico che racconta un probabile mondo giovanile fatto di disagi e amori
di Marco Maraviglia
«Non so cosa scrivere». Sembra la sintesi del dramma di uno scrittore in crisi creativa, quello di trascorrere giorni e giorni col foglio bianco avanti, senza riuscire ad andare avanti col proprio romanzo. Intanto qualcuno, che probabilmente non era uno scrittore, lo ha scritto su un muro: non so cosa scrivere. L‘ossimoro di aver scritto qualcosa pur non avendo nulla da raccontare.
È una delle tracce immortalate da Luigi Cipriano, lungo i suoi percorsi tra i luoghi dell‘avellinese, beneventano e Napoli. Scrivere, ma non solo a prescindere perché “scrivo dunque sono”, ma perché si ha qualcosa da dire. Perché c‘è chi ha bisogno di lasciare una traccia di sé. O perlomeno di un suo pensiero. Anche se consapevole di restare inascoltato. Una data, una breve poesia. Un monito.
Muri, paline dei segnali, sassi di una scogliera, tronchi d‘albero, banchi di scuola, panchine, portoni e quant‘altro diventano pagine di diario. Frammentato. “Pagine” che, se si volessero trascrivere tutte in un libro cartaceo alcune potrebbero avere un fil rouge che riconduce ai temi principali di una società fatta di invisibili. Di arrabbiati contro un sistema in cui non si riconoscono. Di innamorati di amori non sempre corrisposti. Di un mondo parallelo, vandalistico per certi aspetti, che vuole affermare una propria identità.
Le tracce di Luigi Cipriano sono spesso segni di un disagio giovanile. Molte delle sue foto sono state prese durante il periodo post-pandemico e la sua riflessione si è soffermata sullo stato psicologico di quei ragazzi che hanno perso due anni della loro vita tra lockdown, didattica a distanza, divieti e stop and go.
È vero, il graffitismo c‘è stato anche prima del 2020 ma alcune di quelle tracce immortalate da Cipriano, riconducono inevitabilmente a quel periodo buio della nostra vita che un adulto riesce a superare forse meglio di una gioventù che appena iniziava ad affacciarsi nel mondo. Un mondo per loro divenuto improvvisamente distopico e senza la maturità di poterlo affrontare scavalcandone i danni psico-fisici.
Due ragazze sedute a distanza “di sicurezza” sul muretto del lungomare di Napoli, su quel muro c‘è una data: 2 maggio 2020. Fino a quel giorno, c‘erano ancora forti restrizioni anti-covid. In quella data scritta a spray si avverte il disagio, la sofferenza di chi l‘ha scritta. Per non dimenticare.
Scritte, segni, poesie, che deturpano il paesaggio, su portoni, alberi, monumenti. Un mondo minimalista di un universo psicologico che si mostra.
Luigi Cipriano inizia un po‘ per gioco a fotografare queste tracce con uno smartphone e poi man mano si ritrova con un progetto aperto. Da poter estendere all‘infinito. Perché ovunque vi sono tracce che occupano le superfici urbane.
E lo fa con un‘osservazione lenta: slow watching. Quando camminiamo, normalmente guardiamo ma senza osservare. Distratti dai nostri pensieri, dalla meta da raggiungere, da una conversazione con un amico, senza soffermarci su ciò che attraversiamo. Abbiamo la percezione dei volumi presenti intorno a noi ma spesso non alziamo la testa per notare balconi pittoreschi. Vale anche per le visite nei musei: il pubblico non si sofferma sempre sui dettagli di un dipinto magari anche solo per capire dal tratto del pennello se l‘artista poteva essere mancino o per scovare il cosiddetto “intruso”, il gattino presente tra i piedi di un commensale di una scena.
Luigi Cipriano osserva. Anzi, legge quelle tracce. Cercando di immaginare il filone antropologico che possa esserci dietro quelle presenze. Diventa raccoglitore di pensieri, di “messaggi in bottiglia” talvolta con destinatari consapevoli.
Esistenze deturpanti ma paradossalmente silenziose e inosservate, che a volte arricchiscono l‘immaginario del suo lettore che diventa cacciatore di storie. Tracce come urla nel silenzio.
Chi è Luigi Cipriano
Luigi Cipriano nasce a Guardia Lombardi (AV) nel 1968, si laurea nel 1993 in Economia e Commercio con tesi di Laurea in Geografia Urbana ed Organizzazione Territoriale presso l‘università Federico II di Napoli, vive e lavora ad Avellino.
Si appassiona alla fotografia già all‘età di 16 anni, quando gli viene regalata la prima reflex (una Olympus OM10) e, successivamente, inizia a viaggiare.
La fotografia diventa il suo hobby preferito, installa in casa una piccola camera oscura dedicandosi alla stampa in bianco e nero, nel suo percorso di foto-amatore predilige, come genere fotografico: la fotografia di paesaggio, la fotografia di osservazione nei luoghi, l‘esplorazione urbana e la street photography.
Anche se ha intrapreso lo studio della fotografia da autodidatta, ha approfondito le sue conoscenze seguendo diversi seminari e workshop.
Le sue fotografie sono state pubblicate da due enti accreditati che fanno capo al Progetto del Ministero dei beni culturali e del turismo fotografia.italia.it
Le fotografie
Ventinove fotografie formato 30x40 realizzate con smartphone e post-prodotte con l‘App Snapseed.
Stampe realizzate con Canon PIXMA PRO-10S con inchiostri Lucia rifinite con inchiostro trasparente Chroma Optimizer.
Carta Hahnemuhle William Turner 190 Gr.
Tracce (2015-2022)
Di Luigi Cipriano
Rassegna Foto Art in Garage a cura di Gianni Biccari
Dal 12 novembre al 2 dicembre 2022
dal lunedì al venerdì dalle 16:30 alle 20:00
Mattino, Sabato e Domenica su Appuntamento
Art Garage
Viale Bognar, 21 Pozzuoli – Napoli
Nella stessa categoria
-
Fotografia duratura, tattile, uno dei processi fotografici dell‘800 mostrati da vicino
Roberto Lavini espone 13 fotografie stampate al Carbone al Museo della Fotografia di Brescia
-
Conosciuta più per le fotografie scattate a Marilyn Monroe, la fotografa della scuderia Magnum determinò uno stile tecnico ed estetico indagando fenomeni della società americana e internazionale
Eve Arnold: L‘opera. Una grande mostra al Camera di Torino fino al 4 giugno
-
Tra sacro e profano, la religiosità di Napoli espressa attraverso una ricerca visiva dell‘autrice
Rossella Mutone espone “in Fede”, 29 fotografie bianconero all‘Art Garage
-
Un libro foto-narrante che documenta la vita quotidiana della bassa padana dopo il terremoto del 2012
Valeria Sacchetti: “Journey to the lowlands, Fra la via Emilia e il West”
-
Inaugurazione sabato 11 febbraio al FotoArt in Garage di Pozzuoli. Le foto tra Metafisica e Surrealismo.
Gli Enigmi di Lino Rusciano in mostra
-
Fotografie emozionali, contaminazioni artistiche, i protagonisti sono chi le osserva in un dialogo con l‘inconscio
Dialogue, Nella Tarantino e Francesco Tadini in mostra alla Casa Museo Spazio Tadini
-
Napoli fin de siècle. Una Napoli rétro alla Certosa e Museo di San Martino
Fotografia artistica Pasquale e Achille Esposito. Un libro per una mostra. Una mostra per un libro
-
Byte-inquinamento: alcune cattive pratiche della fotografia digitale dannose per l‘ambiente e come evitarle
Sei un fotografo eco-sostenibile?
-
Fino al 28 gennaio in mostra “Fuori del Tempo”: diciotto maxi-fotografie realizzate in Madagascar, Tahiti, Seychelles
Gian Paolo Barbieri al Blu di Prussia
-
Fotografia umanista contemporanea del fotografo svedese che documenta con vecchie fotocamere e ai sali d‘argento
Martin Bogren, fotografia blur dal sapore vintage in mostra
-
Oltre 130 fotografie ai sali d‘argento, video-interviste e incontri percorrendo la vita del fotografo e di Parigi
Antologica di Robert Doisneau al Camera di Torino fino al 14 febbraio 2023
-
Immagini scattate con smartphone, un diario urbano postpandemico che racconta un probabile mondo giovanile fatto di disagi e amori
Luigi Cipriano osservatore di tracce urbane espone ventinove fotografie
-
Ultimi post inseriti
-
Ilas Web Editor , posted in:
DAL 10 FEBBRAIO - CORSO COMPLETO DI GRAFICA 3D & GRAFICA INFORMATICA
-
Marco Maraviglia , posted in:
La NapoliVisionaria di Luca Anzani
-
Marco Maraviglia , posted in:
Il Golfo Mistico di Assunta Saulle