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Roma | Max Papeschi
a LIFE less ordinary
23/03/2011
Quando l’orrore ha il sorriso di un cartoon. Gli attoniti e sorridenti personaggi di cartone di Max Papeschi, ospiti alla Galleria Mondo Bizzarro di Roma, spiazzano, possono anche innervosire, ma di certo, raccontano una verità. La verità che raccontano riguarda la censura , il mascheramento, dei fatti più sanguinosi accaduti durante il XX secolo, con l’aiuto di cartoon. Risultato: una realtà rimossa, decontestualizzata, come se non fosse mai esistita o come se fosse anch’essa un’invenzione, lontana dai nostri occhi e soprattutto, dai nostri cuori. Topolino, Pippo, Burt Simpson, sono sulle copertine di un falso Time, con il loro sorriso disegnato si stagliano innanzi a guerre sanguinose, conflitti terribili e fatti drammatici: chi ha il fucile in mano, chi campeggia con una grossa svastica sul braccio, tutti rappresentano bene l’orrore, il disagio e l’angoscia stridente. Papeschi è un’artista che ha da sempre creato scompiglio, si è fatto accusare perfino di apologia di reato, quando in realtà la sua è un’opera di denuncia. La sua digital art o pop art come la si voglia chiamare, coglie nel profondo l’ésprit du temps, con i suoi colori accesi, i sorrisi da cartoons, l’immobilismo e l’abitudine di fronte al male, che forse, è peggiore del male stesso.