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Padova | Giorgio De Chirico | Fino al 27 maggio 2007
Fino al 27 maggio 2007
Sarà presentata una selezione di capolavori di altissima forza evocativa e poetica che non potrà non lasciare il segno tra i visitatori. E anche un'occasione unica per vedere, oltre alla più ampia selezione mai offerta nel nostro paese di opere metafisiche e dei primi anni '20, molti dipinti straordinari che non compaiono in mostre pubbliche o private da prima della seconda guerra mondiale. Nato a Volo, in Grecia, nel 1888 e morto a Roma nel 1978, Giorgio de Chirico, inventore della pittura metafisica, è stato l'artista italiano che ha avuto più influenza sull'arte moderna. Egli chiamò Metafisica l'arte che rivela i misteri e gli enigmi della realtà che ci circonda. Osservare il mondo come un enorme museo di stranezze e guardare tutto come chi "vede" per la prima volta, sono le regole che governano la sua pittura e con le quali egli muove alla scoperta di ciò che sta oltre la materia visibile. De Chirico si pose infatti come obbiettivo di "dipingere ciò che non si può vedere", e ottenne il suo scopo accostando le immagini in modo da creare sensazioni insolite e profonde emozioni poetiche, capaci di indurre nello spettatore l'intuizione di quell' inafferrabile non senso che governa il mondo: non un mistero divino situato nell'alto dei cieli, ma un "mistero laico" annunciato dalle cose comuni di tutti i giorni, osservate con spirito nuovo. Padova, Palazzo Zabarella.