Da sempre in Giappone scrittura e rappresentazione artistica sono collegate. Gli ideogrammi sono segni grafici con una forte valenza estetica e la calligrafia in quel Paese è a tutti gli effetti un'arte riconosciuta. Se consideriamo che ogni cosa, dall’utilizzo dei colori alla distribuzione delle forme, dei pieni e dei vuoti fa riferimento a una tradizione artistica e culturale che attinge ad un codice fatto di simbolismi ben precisi, non deve stupire che un manifesto contemporaneo, che in un colpo solo mette insieme non soltanto il messaggio, la tradizione o la sua rivisitazione, la contemporaneità, ma anche altri elementi quali l’ironia, il sogno e la visione del reale e della società dell’autore, ma in modo universale, comprensibile a tutti, rappresenti un’autentica opera d’arte a tutti gli effetti.
Questo splendido volume offre una accurata panoramica sulla grafica del manifesto in Giappone, che permette di individuare tendenze e stili e di vedere come questi siano cambiati nel tempo, riflettendo mutamenti culturali e sociali. Prendendo spunto dalle tecniche di realizzazione del disegno, da quello rigorosamente a mano dei maestri della vecchia generazione fino ai lavori totalmente realizzati in digitale è possibile seguire l'evoluzione di un mezzo, il manifesto, che in Giappone più che in ogni altro paese ha una produzione decisamente importante rispetto ad altri strumenti di comunicazione.
Il volume più completo, finora mai realizzato, sul graphic design giapponese.
a cura di Gian Carlo Calza in collaborazione con Elisabetta Scantamburlo
Il volume vuole colmare una lacuna sulla storia del graphic design giapponese, quella relativa ai primi due decenni del nuovo millennio, raccontando da un lato il passato, con l’opera dei grandi maestri, e dall'altro esplorando nuovi nomi e tendenze. Il volume comprende 85 grafici e 756 poster. È il volume più completo sull'argomento, ma pubblicato finora.Si ritiene che i manifesti contemporanei giapponesi siano iniziati a metà degli anni '50, dopo la seconda guerra mondiale e dopo un periodo di depressione, post-militarismo e post-autarchia. La nuova modalità espressiva, in quegli anni, venne alimentata da stimoli provenienti dall'estero, ma reinterpreta anche temi e colori della tradizione, portandoli nella modernità. Dal dopoguerra, il Giappone ha visto una rapida evoluzione nelle arti: pittura, architettura, scultura, grafica, teatro, musica e cinema. Influenze, assimilazioni, trasformazioni, nuovi processi creativi hanno dato origine a una grande quantità di movimenti culturali e artistici. In questo dedalo di forme espressive, la grafica è diventata uno strumento prezioso per tracciare e seguire il filo della creatività nazionale. Dalla “nascita” della grafica giapponese arrivando a Tokyo 2020, questo volume intende dare una visione ampia delle tendenze, dei cambiamenti estetici e della storia del design grafico in Giappone.
Anno di pubblicazione: 2021
Lingua: Italiana
ISBN: 885724577
Formato: 31 x 29.7cm
Pagine: 520