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Annual Directors Club Italiano 24 | Anno 2010
Editore: Fausto Lupetti
Finalmente tutto quello che concerne il diritto dell'arte racchiuso in un unico volume. Il Dizionario giuridico dell'arte è una guida al diritto nel mondo dell'arte utile a districarsi in un settore vasto e complesso come questo. Lo fa in maniera pregevole e con leggerezza, attraverso aneddoti e curiosità, casi esemplari, con un linguaggio semplice e in un contesto attraversato non solo dai beni culturali tradizionali e all'antiquariato, ma anche da settori come fotografia, installazioni, performance, design, video arte, digital art, land art. Il libro è rivolto ad antiquari, archeologi, artisti e loro eredi, architetti, art advisors, collezionisti, curatori, editori, galleristi, mecenati, case d'asta, musei, designers e fashion designers, fund raisers, restauratori, storici dell'arte, uffici stampa, sponsor, o più semplicemente curiosi e appassionati che vogliono approfondire con facilità gli aspetti giuridici del loro mestiere. Una vera e propria bibbia giuridica per gli art addict e aspiranti tali, insomma. L'autrice è avvocato e docente di Istituzioni di diritto romano all'Università di Roma La Sapienza.
Il fotografo John Margolies e il giornalista Phil Patton, colleghi al New York Times, hanno raccolto insieme il materiale iconografico e scritto per questo stupendo libro, che testimonia il lavoro di un reportage durato trent’anni, in cui i due hanno viaggiato in lungo e in largo per l’America. Centomila miglia e 400 foto per un ritratto pop-consumista, attraverso i celebri cartelloni pubblicitari, un po’ fumettistici e un pò psichedelici, le tipiche stazioni di benzina nel deserto e le lunghissime strade immerse in scenari pittoreschi. In questo libro è raccontato tutto quello che è fuori dalle metropoli di tendenza, le insegne al neon, i fast food, i bowling, è raccontata l’America dei motel, dei drive in, dei cavalcavia a forma di ciambella, un’America provinciale ma conosciuta attraverso le sue icone, spesso utilizzate al cinema e in letteratura.
Nuoce gravemente ai luoghi comuni, Manuale di autodifesa intellettuale è scritto dal giornalista e scrittore newyorchese Michael Zezima come una sorta di antidoto alla narcotizzazione di massa che la società mondiale sta vivendo, completamente immersa nei luoghi comuni. Egli si pone l’obiettivo di risvegliare la società da questo sonno controllato, in cui si affermano cose che passano per buone, senza riflettere e senza usare la ragione, esattamente come in un sogno. Nei sogni la ragione vale poco, si susseguono immagini che sono il risultato di incubi e di desideri, di paure e di angosce. Ecco quindi, che avere davanti agli occhi slogan del tipo “la guerra è buona e fa bene”, oppure assistere al fatto oggettivo basato su dati reali, che muoiono più esseri umani per mano dei medici che per via di 80 milioni di possessori di armi, ci sembra normale e comunemente condiviso. Sono più pericolosi i dottori o gli uomini armati? La questione non è tanto nel dare una risposta obiettiva a questa domanda, quanto quella di svegliarci in tempo e riuscire a destreggiarci tra gli infiniti paradossi che governano la nostra realtà, creati però da un punto di vista strettamente umano, che governa il modo di vedere le cose attraverso i luoghi comuni e quindi, in sostanza, attraverso la logica del potere.
D & AD è stata fondata (come British Design e Art Direction) nel 1962 da un gruppo di designer con sede a Londra e direttori artistici tra i quali David Bailey, Terence Donovan, Alan Fletcher e Colin Forbes (che ha progettato l'originale logo D & AD). Il gruppo ha da sempre premiato la creatività e ha promosso gli standard industriali della generazione successiva. Adesso è finalmente disponibile per il grande pubblico l’Annnual di D & AD, il celebre annuario professionale, una sorta di bibbia per tutti quelli che si occupano di comunicazione, design, pubblicità e creatività in generale, in cui sono raccolti i 20000 progetti provenienti da studi di design, compagnie pubblicitarie, di consulenti di immagine e di marchio, produzioni cinematografie e agenzie fotografiche di tutto il mondo. I vincitori, selezionati da una giuria di esperti, ricevono ogni anno il premio D&AD Yellow Pencil o in rarissimi casi il Black Pencil Award.
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