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Acri | JOËL STEIN. Personale retrospettiva dal 1960 ad oggi
Fino al 26/09/2010
Al MACA - Museo Arte Contemporanea di Acri è di scena uno dei maestri più rappresentativi dell’arte cinetica americana del XX secolo, Joël Stein. Un pezzo di storia dell’arte contemporanea importantissimo, che aiuta a comprendere le suggestioni, le correnti, le idee, la filosofia artistica dagli anni ’60 ad oggi. Dal periodo della fondazione del "Groupe Motus" al "Centre de Recherche d'Art Visuel", che diventerà poi Gruppo, Stein diventa teorico e curioso di diverse modalità espressive, attraverso oggetti manipolabili, scatole luminose, triedri, caleidoscopi, fino agli effetti speciali per il cinema di Henri-Georges Clouzot e per i servizi di ricerca dell'ORTF ( l'Ente Radiotelevisivo Francese). Tutto per spiegare il rapporto tra forme e colori, il significato profondo di questa connessione non solo visiva, ma fisica e cinetica ( Kinesis=movimento). Il gioco d’ombre, la moltiplicazione dell’esperienza, le pitture programmate su criteri matematici, gli intrecci, le progressioni cromatiche, i laser, tutto è esperienza, studio e ricerca. La ricerca tra l’oggetto e il soggetto, l’uomo e il mondo, il modo personale di vedere e la realtà attraverso infinite forme, relazioni che interessano l’artista, come colui che manipola, che attraverso l’esperienza crea un dato di fatto, che è comunque soggetto a cambiare continuamente, poiché sottoposto alle leggi naturali. In più, con grande piacere ci preme sottolineare come anche Acri, in Provincia di Cosenza, sia all’altezza dei più grandi musei odierni e con il suo Museo di Arte Contemporanea si renda protagonista del discorso artistico contemporaneo senza nulla da invidiare a New York, Londra o Milano.