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Mostre ed eventi // Pagina 140 di 230
27.02.2011 # 1810
Bologna | Bologna Art First

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Bologna | Bologna Art First

Fino al 27/02/2011

Arte Fiera è una delle prime fiere internazionali d’arte moderna e contemporanea nate in Italia negli anni ’70. Probabilmente la prima fiera d’arte italiana. Per la sua 35esima edizione, riparte a Bologna dal 28 gennaio al 27 febbraio 2011, con nuove proposte espositive, circa 200 gallerie ospitate nei 15000 mq espositivi. Suddivisi in settori dedicata adll’arte moderna, contemporanea e alle ultime tendenze –con un’attenzione particolare alle gallerie giovani con non più di 5 anni di esistenza-mira ad avvicinare sempre di più il mercato dell’arte e il collezionismo ad un pubblico sempre più ampio. Tra i vari appuntamenti, la tavola rotonda organizzata da IACCA – International Association of Corporate Collections of Contemporary Art dal titolo ‘Art Education Programs’. In più, all’interno della kermesse, quinta edizione del Premio Euromobil - main sponsor di Arte Fiera Art First - dedicato al miglior artista under 30 presentato ad Arte Fiera che verrà premiato in questa occasione all’interno dell’installazione “I luoghi dell’arte”, da una giuria qualificata di critici e operatori del settore. L’opera vincitrice entrerà a far parte della collezione d’arte dei fratelli Lucchetta, proprietari del marchio. E ancora, dal comunicato stampa : ottava edizione del Premio Furla ritorna quest’anno con una tavola rotonda che ha come protagonisti i curatori invitati e gli artisti selezionati per questa edizione. Lo Spazio Art Café, in collaborazione con Corraini Edizioni, è dedicato anche quest’anno alle presentazioni di libri e cataloghi pubblicati dai più importanti editori del settore presenti in Fiera. Tra gli eventi organizzati da Arte Fiera Art First in città, 6° edizione di Bologna Art First. Una vera e propria mostra dal titolo ‘Se un giorno d’inverno un viaggiatore’ a cura di Julia Draganovic, che diventa un percorso unico che ogni visitatore è libero di crearsi individualmente come un viaggio intimo e personale attraverso le installazioni di artisti contemporanei italiani e stranieri, rappresentati dalle gallerie presenti in Fiera, che si confrontano con luoghi storici del centro della città. Sabato 29 Gennaio Bologna si trasforma in un palcoscenico per l’arte contemporanea con Art White Night, la notte bianca con aperture straordinarie fino alla mezzanotte di musei, palazzi, gallerie e negozi.

02.03.2011 # 2014
Bologna | Bologna Art First

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Milano | INTOLERANCE ZERO
Fotografie di Donata Pizzi

Fino al 31/03/2011

Una profonda riflessione attraverso le immagini, fotografando i luoghi resi “famosi” per episodi di violenza, sopraffazione e discriminazione, come Ulitsa Lesnaja a Mosca, via Valdonica a Bologna, Barron Road a Barnwell, dove hanno perso la vita Anna Politkovskaja, Marco Biagi, Fiona e Francesca Pilkington. Un viaggio negli spazi della coscienza, per tentare di sensibilizzare il mondo sulla necessità del diritto ad una corretta informazione, sulla libertà di pensiero, sul rispetto di culture o valori diversi dai nostri, sull’integrazione di chi è portatore di handicap o parte di una minoranza etnica, religiosa o di genere. Una riflessione su tutti gli aspetti che riguardano la tolleranza, inizio di un progetto più grande e articolato. Si racconta, tra gli altri, di Hina Saleem, la ragazza pakistana uccisa l’11 agosto 2006 vicino a Brescia, nella casa di famiglia, dal padre e da alcuni parenti per non aver accettato il marito pachistano scelto dalla famiglia. Di padre Anthony Kaiser, ucciso a Naivasha, in Kenya, per aver denunciato la corruzione del governo e aver difeso il diritto agli insediamenti delle tribù keniote più deboli. E ancora: Eudy Simelane, capitano della nazionale sudafricana di calcio, 25 anni, violentata e uccisa nel 2008 in uno stupro collettivo nella township di Kwa Tema, nel Gauteng, in Sudafrica, dove era nata e dove viveva apertamente la sua omosessualità. L’ l’autrice di queste immagini, Donata Pizzi, racconta del suo lavoro: “Queste persone che muoiono ora, sono vicinissime a me, sono miei coetanei, e tante sono donne, che vivono e lottano nel mio stesso tempo. Ho pensato di testimoniare il loro impegno fotografando i luoghi dove sono state assassinate, per ricordarle oltre il momento cruento della cronaca. Tutti questi luoghi, lontanissimi tra loro, ma vicinissimi alla vita di ognuno di noi (una qualsiasi strada, un anonimo interno, un grande magazzino, un paesaggio), vogliono ricordare l’incongruità e la diffusione oggi di una violenza che ci riporta ai secoli bui. Nella mia convinzione le immagini ci aiutano a non dimenticare, a riflettere, per mantenere vivi l’energia e l’impegno di queste persone generose e libere, che hanno vissuto vite vere “. La mostra, ospitata alla Triennale di Milano, si pone come un work in progress, arricchita dalla partecipazione dei navigatori in rete, degli studenti, dei giornalisti e di chiunque vorrà portare una sua testimonianza su questo argomento.

27.02.2011 # 1831
Bologna | Bologna Art First

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Roma | Mexico.
Carlos Amorales.
Remix

27/02/2011

 Amorales, artista messicano, classe 1970, è noto per le sue immagini e performances in bianco e nero, tutte facenti parte di un grande archivio digitale, L’Archivio Liquido, realizzato a partire dagli anni ’90. Un archivio in continua espansione, con immagini e disegni ricavati da riviste libri, cataloghi, foto di Amorales o prese da Internet. Il tutto rielaborato e trasformato con processi creativi tecnici in disegni, diapositive video, collage, dipinti, sculture, installazioni, copertine di dischi. Un glossario, insomma, da cui attingere non solo per se stesso ma anche per gli altri, come ha fatto, ad esempio, un gruppo di studenti che ha installato, re-interpretandoli, i lavori El estudio por la ventana e Black Cloud, nell’ambito del seminario del Professor Claudio Zambianchi della Facoltà di Scienze Umanistiche dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". La mostra, presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, può essere considerata funzionale alle altre due grandi mostra ospitate nel Palazzo e dedicate al Messico e alla civiltà messicana attraverso le immagini, i documenti, la storia: Mexico. Immagini di una Rivoluzione e Mexico. Teotihuacan. La città degli Dei. Il passato, la politica, la storia e il futuro, con i suoi sogni, le sue tendenze, espresse nell’arte di Carlos Amorales. Il consiglio è quello di partire dalla mostra su Teotihuacan. La città degli Dei, di proseguire con le immagini della rivoluzione e di completare il percorso con Remix di Amorales. Que viva Mexico! Dunque.

 

27.02.2011 # 1767
Bologna | Bologna Art First

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Varese | Robert Rauschenberg. Gluts

Fino al 27/02/2011

Rauschenberg ( 1925, Port Arthur-2008, Captiva Island) è famoso per le sue poetiche opere frutto di assemblaggi di materiali vari, i Guts. Esposti i questa mostra a Villa Panza, appartenuta al collezionista e mecenate lombardo Giuseppe Panza, oggi patrimonio Fao. Panza è stato il primo collezionista italiano ad acquistare le opere di Rauschenberg e il tour internazionale di mostre termina, non a caso, proprio nelle sale della bella Villa di Varese, regalando nuove opere alla collezione. Tra opere provenienti da collezioni private e altri musei, si possono ammirare in tutto 40 lavori, frutto di assemblaggi di materiali presi in una grande discarica della Florida e messi insieme in maniera spiritosa e geniale.
Nel 1964 Rauschenberg partecipò alla Biennale di Venezia e vinse il Gran Premio per la Pittura con un opera della collezione Panza: la celebre scultura Gift For Apollo. Citiamo le parole del suo mecenate italiano, che cominciò ad acquistare i suoi lavori dal 1959: "Alla fine degli anni '50 ho acquistato Rauschenberg che considero un trait d'union tra l'Espressionismo Astratto e la Pop Art, perché utilizza immagini della vita reale per creare un rapporto con il passato come memoria. Se si guarda alle sue opere si vede anche il segno dipinto non solo il collage e l'oggetto. Per questa ragione era naturale capire la Pop Art … Quando i Rauschenberg arrivarono a casa vi erano pochissime persone interessate. Sentivo un grande interesse per lui perché vedevo nei dettagli una relazione ad avvenimenti del passato. E' una sollecitazione della memoria. Sono relazioni a cose reali che spariscono lontano come tutti gli avvenimenti di molto tempo fa anche quando l'artista era giovane. Il ricordo diventa più forte perché rivive dentro di noi tutto ciò che è accaduto in un passato distante, è dalla memoria cambiato, diventa più bello, perché perde realtà, diventa una realtà più ideale …" Giuseppe Panza, 1987 . Negli anni '80 l'artista americano si dedicò soprattutto al recupero di materiali e oggetti metallici, in alluminio, bronzo, ottone, rame, cercando di catturare le proprietà riflettenti, materiche e scultoree del materiale. I Gluts (1986–89 e 1991–95), seguono questa scia e rappresentano l'ultima serie di opere scultoree da lui realizzate. "E' il momento dell'eccesso, l'avidità è rampante. Tento solo di mostrarlo, cercando di svegliare la gente. Voglio semplicemente rappresentare le persone con le loro rovine […] Penso ai Gluts come a souvenir privi di nostalgia. Ciò che devono realmente fare è offrire alle persone l'esperienza di guardare le cose in relazione alle loro molteplici possibilità". Non è solo il loro valore quotidiano a spingere Rauschenberg alla scelta di questi oggetti, ma anche e soprattutto le loro potenzialità e proprietà formali. La sua empatia per gli oggetti di scarto è quasi viscerale. "Gli oggetti abbandonati mi fanno simpatia e così cerco di salvarne il più possibile." La mostra è a cura di Susan Davidson, Senior Curator, Collections & Exhibitions, Museo Solomon R. Guggenheim, e David White, Curator, Robert Rauschenberg Estate. Organizzata da il FAI - Fondo Ambiente Italiano, in collaborazione con la Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia e il Robert Rauschenberg Estate di New York.

27.02.2011 # 1745
Bologna | Bologna Art First

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Torino | Modernikon. Arte Contemporanea dalla Russia

Fino al 27/02/2011

Il 2011 sarà Anno della Cultura e della Lingua italiana in Russia e della Cultura e della Lingua russa in Italia. Sarà un anno di reciproci scambi, anche artistici. Ma com’è oggi l’arte russa? In che direzione si muovono i giovani artisti russi, seguono le tendenze contemporanee? Queste due domande sono già un buon pretesto per dare un’occhiata alla mostra ospitata dalal Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, in collaborazione con la Fondazione Victoria - The Art of being Contemporary di Mosca, che ospita i lavori di 20 artisti russi delle ultime generazioni, invitati da Francesco Bonami e Irene Calderoni. Il risultato è una vivacità espressiva incredibile, attraverso molteplici mezzi artistici, dalla pittura alla scultura, al video alla fotografia all’installazione. La mostra è realizzata con il Patrocinio del Ministero per gli Affari Esteri e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

24.02.2011 # 2009
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Londra | John Stezaker


Fino al 18/03/2011

Che anche le immagini, non solo le parole, avessero una loro forza sovversiva, non è una novità. Basta guardare le opere dell’artista britannico John Stezaker, in questa sua prima esposizione alla White Chapel Gallery, con le 90 opere realizzate dal 1970 ad oggi. Ritratti di pubblicità e non solo, immagini ritagliate che spiazzano lo spettatore, collages di nuove e vecchie immagini insieme, profili glamour fusi con paesaggi, come grotte, borghi, cascate, dalla bellezza inquietante. Le immagini de-strutturate assumono così un significato nuovo, come nel caso delle celebrità ritagliate, inquietanti, dove la celebrità, d’improvviso, è assente.

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