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Miami Beach | Isaac
Julien. Creative
Caribbean Network
06/03/2011
Isaac Julien è un rappresentante, di fama e di successo, della Videoarte. Ma cos’è la video arte? Si può considerare arte tout court oppure ha a che vedere con il cinema, con il cortometraggio, che a sua volta è considerato un’opera d’arte? Quando si parla di un certo cinema, a volte, si usa la parola “capolavoro”. La Videoarte è un messaggio, è la trasmissione di un’idea attraverso un mezzo a suo modo artistico. L’arte di mettere insieme immagini, anche un’unica immagine, imprimendole un’idea specifica, attraverso un linguaggio fortemente voluto e spesso coniato dall’artista spesso, a volte preso in prestito da altri codici rappresentativi, come pittura, performance, istallazioni, cinema d’autore, pittura, fotografia, scultura, tutto può servire allo scopo. Julien, artista londinese con origini creole, si presenta con una personalità ibrida, amante della cronaca, delle leggende, delle favole e di allegorie sensuali e incombenti. L’oggetto principale della sua opera è spesso il conflitto di identità scaturito dalle società multietniche, la diversità culturale, sociopolitica e sessuale. Sopra tutto, il mare, costante che l’artista usa per placare gli istinti di libertà e avventura, mare che separa e che unisce, spesso un ostacolo insormontabile ma anche simbolo di vita e di liberazione( come i viaggi degli immigrati per approdare su lidi migliori). Si attinge a man bassa da favole, leggende e storie vere, spesso tragedie, come quella accaduta a un gruppo di 20 clandestini cinesi morti annegati mentre pescano molluschi nella baia di Morecambe in Inghilterra. I clandestini sono simbolicamente avvolti nel mito, in un istallazione video di 55 minuti, Ten Thousand Waves. C’è un po’ anche dell’allegoria di Géricault, con la sua Zattera della medusa e tra gli interpreti figurano, oltre alle moltissime comparse, attori emergenti, un video artista, un maestro calligrafo, una poetessa( Wang Ping la cui Small Boat fa da sfondo a tutta la videositallazione). Prima dell’esposizione presso il Bass Museum di Miami Beach, Julien ha esposto alla Haywartd Gallery di Londra fino al 9 gennaio 2011 e, spempre per restare nel Vecchio continente, le sue opere sono trattate dalla galleria londinese Victoria Miro.