Daria La Ragione //
#WEAREBEAUTIFUL
blog di Daria La Ragione
Secondo me la pubblicità dovrebbe dire un bel GRAZIE al web: ci offre la preziosa occasione (per chi è capace di sfruttarla) di costruire delle storie, delle narrazioni che non sono vincolate ai 30 tirannici secondi di un commercial; e di raccontare queste storie nel momento in cui le persone hanno voglia di ascoltarle: non interrompono la visione di un programma o un di un film, male che vada rimandano di pochi secondi la visione e si può sempre scegliere se guardarle oppure passare oltre.
Alcuni brand hanno capito al volo che fantastica occasione si prospettava mentre altri ci hanno messo un po' di più.
Oggi sono 'inciampata' in questo filmato di Dove, un'azienda che da qualche anno usa la viralità, o più facilmente il passaparola, per raggiungere le donne con una narrazione che, se da un lato cavalca una sensibilità sempre crescente, dall'altro risale la corrente di un fiume che da anni porta la bellezza verso una valle incantata e irreale, una valle in cui è difficile sentirsi a proprio agio perché si compete con un ideale spacciato per reale.
La campagna per la bellezza autentica va avanti ormai da un bel po', e ha avuto l'indubbio merito di posizionare Dove là dove nessuna azienda concorrente (cioè orientata al largo consumo) aveva pensato di spingersi. Tutto era cominciato nel 2004, quando una ricerca, The Real Truth About Beauty: A Global Report, aveva rivelato un dato sconcertante: solo il 2% delle donne nel mondo si descriverebbero come belle. Fu allora che Dove affidò a Ogilvy UK il primo passo di questo cammino lungo e fortunato.
Poi era venuto il turno di questa famosissima campagna, (condita da una gustosa parodia), che raccontava con grande efficacia quanto irreali siano i modelli di bellezza e femminilità che ci guardano dalle cover patinate.
Ultimo arrivato è questo prezioso piccolo gioiello di intimità e dolcezza, che appartiene alla campagna È il momento di amarsi insieme al filmato linkato all'inizio di questo post: 3 minuti per raccontare come nessuna di noi abbia una percezione reale di se stessa, un commercial commovente, uno di quelli che ti riconciliano con la pubblicità.
chapeu
P.S. se vi siete accorti dell'errore grammaticale nei sottotitoli malgrado il video fosse davvero bello, allora non c'è dubbio: siete un copy!