Daria La Ragione //
LORIS CECCHINI. Modulo e modello
a Milano fino al 27 giugno 2014
La Fondazione Arnaldo Pomodoro dedica una personale a Loris Cecchini, vincitore del “Premio Arnaldo Pomodoro per la scultura”. La mostra, curata da Marco Meneguzzo, presenta una serie di opere recenti e un’installazione realizzata ex novo appositamente per lo spazio espositivo di via Vigevano 9.
L’attitudine di Loris Cecchini è quella di elaborare poeticamente lo spazio attraverso la decostruzione della realtà a diversi livelli che, con le forme e i materiali freddi e sofisticati selezionati dall’artista, assume aspetti compositi, creativi e rivelatori.
L’installazione scultorea Waterbones, costituita da centinaia di piccoli moduli d’acciaio -chiamati appunto “waterbones” ossia “ossa d’acqua”, “ossa liquide” per sottolinearne la leggerezza e la libertà morfologica- appare come una metafora biologica: cellule che si schiudono e fioriscono liberando componenti molecolari in dialogo con lo spazio, sviluppandosi in modo completamente autonomo e autosufficiente.
Nella serie Wallvave Vibrations l’alterazione riguarda in particolare la manifestazione fisica delle vibrazioni espresse con frequenza e intensità ogni volta differenti. È come se l’intera architettura, o una sua porzione, soffrisse le conseguenze di un fenomeno che la influenza e la modifica, portandola verso una simbiosi organica tra scultura e parete.