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Milano | Between Dreams and Reality | Fino al 1 ottobre 2006
Fino al 1 ottobre 2006
Allo Spazio Oberdan di Milano la prima grande mostra italiana dell'artista australiana Tracey Moffatt (Brisbane, 1960). La retrospettiva, promossa dalla Provincia di Milano in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo e curata da Filippo Maggia, raccoglie oltre 120 fotografie più diversi film realizzati dalla Moffatt a partire dal 1989.
"Making art is quite therapeutic", ha detto una volta Tracey Moffat parlando di sé. Questo breve assunto rivela molto della personalità dell'artista e soprattutto del suo modo di interpretare l'esperienza artistica, pratica che sovente si riferisce a storie e vicende personali. Di origini aborigene, ma cresciuta in una famiglia bianca cui era stata data in affido secondo la politica dell'epoca, Tracey Moffat si lascia affascinare velocemente dalla cultura pop che caratterizza il clima di quegli anni.
Immagini tratte da riviste, cinema e televisione iniziano a costituire quell'universo simbolico che diventerà un punto di riferimento nella maggior parte dei suoi lavori, accanto al tema sempre presente e in parte autobiografico della ghettizzazione-segregazione vissuta e intesa in tutti i suoi aspetti: razziali, sociali, sessuali. Ricordi infantili tornano alla memoria mescolandosi alla cultura di massa, alla cultura dominante nel nostro tempo, e non vi è più differenza. Tutto si confonde in un racconto poco lineare costruito su più livelli narrativi ed emotivi. Si colgono gli elementi di una storia, ma non il filo che li unisce.