Daria La Ragione //
LUCIO DEL PEZZO. Sagittarius
a Milano fino al 10 gennaio 2014
Dopo l’ultima mostra del 2009, La Fondazione Marconi presenta un nucleo di opere di Lucio Del Pezzo comprese tra la metà degli anni Sessanta e i primi anni Settanta. Napoletano per nascita e formazione, l’artista si trasferisce a Milano dal 1960 e partecipa al fervente clima culturale della città, per poi stabilirsi a Parigi, dove abita nel vecchio studio di Max Ernst e il suo lavoro acquista nel giro di pochi anni un respiro internazionale. Il percorso creativo di Lucio Del Pezzo si dipana dall’evoluzione della figurazione neodadaista degli esordi, intrisa di riferimenti alla cultura popolare partenopea, a una geometria razionale di sapore metafisico, dove l’essenzialità delle forme rimanda all’archetipo pur recando il segno di un’attenzione al linguaggio pop. Le opere che l’artista elabora con accenti originali e con il gusto e la manualità dell’artigiano fanno parte di un linguaggio inconfondibile in cui convivono componente ludica e spirito metafisico. Il primo piano della Fondazione sarà dedicato alla scultura componibileSagittarius con i relativi studi preparatori (1969) che richiamano il rigore e l’equilibrio propri dell’architettura per cui Del Pezzo nutre da sempre una passione. Il secondo piano invece ospiterà una selezione di lavori complementari che ben illustrano gli elementi distintivi che fanno parte del percorso artistico dell’artista e ne offrono un’interessante panoramica; dal Piccolo casellario del 1966, tecnica mista su tavola che fa presagire la graduale perdita delle due dimensioni pittoriche, al Casellario 40 elementi del 1974 con i suoi simboli solidificati che rimandano a una vita originaria, ai limiti dell’inconscio, passando attraverso la “saetta pittorica” diLes maîtres teinturiers (1966), e a quella scultorea di Arc en ciel e Zig-zag (1967), aVisual Box (1968) dove la dimensione del quadro tende sempre di più alla scultura divenendo rilievo, collage, con elementi presi dal vero e inseriti in un’atmosfera onirica carica di accenti surreali. Accanto al testo redatto da Tommaso Trini su Sagittarius per una delle prime mostre di Lucio Del Pezzo presso lo Studio Marconi (4 dicembre 1969), sarà pubblicato un nuovo scritto critico dello stesso autore nel Quaderno della Fondazione n. 16, illustrato dalle opere esposte. A completamento della mostra, loStudio Marconi ’65 espone alcuni progetti eseguiti per il Sagittarius, opere su carta, disegni e multipli compresi tra il 1966 e il 1973.