Daria La Ragione //
WALTER BONATTI. Fotografie dai grandi spazi
a Milano fino all'8 marzo 2015
Ho cercato di mettermi nei panni del primo uomo sulla terra, un uomo che guarda affascinato e attento il mondo intorno a lui per trarne una lezione di vita.
Walter Bonatti
Dal 13 novembre 2014 all’8 marzo 2015, Palazzo della Ragione Fotografia di Milano presenta la prima mostra, mai dedicata, a Walter Bonatti, uno dei più grandi fotografi italiani. Promossa e prodotta dal Comune di Milano - Cultura, Palazzo della Ragione, Civita, Contrasto e GAmm Giunti, a cura di Alessandra Mauro e Angelo Ponta ed in collaborazione con l’archivio Bonatti.
Palazzo della Ragione, il nuovo spazio espositivo interamente dedicato alla fotografia in Piazza dei Mercanti, a due passi da Piazza Duomo, dopo la mostra di Sebastião Salgado mette a fuoco la sua proposta espositiva e culturale con questa importante rassegna dedicata alla figura del grande esploratore e pensatore Walter Bonatti.
L’esposizione dal titolo Walter Bonatti. Fotografie dai grandi spazi, con l’ausilio di video, di documenti inediti e di un allestimento particolarmente coinvolgente, ripercorre il racconto visivo, le vicende esistenziali e le avventure dell’alpinista ed esploratore italiano.
Il mestiere di fotografo per grandi riviste italiane, soprattutto per Epoca, lo portò a cercare di trasmettere la conoscenza di luoghi estremi del nostro pianeta. Al tempo stesso, non smise mai di battersi con forza per tramandare la vera storia, troppe volte nascosta, della conquista del K2 e del tradimento dei compagni di spedizione.
Molte tra le sue folgoranti immagini sono grandiosi “autoritratti ambientati” e i paesaggi in cui si muove sono insieme luoghi di contemplazione di scoperta. Bonatti si pone davanti e dietro l’obiettivo: in un modo del tutto originale è in grado di rappresentare la sua fatica e la gioia per una scoperta, ma al tempo stesso sa cogliere le geometrie e le vastità degli orizzonti che va esplorando.
Il talento per la narrazione, l’amore per le sfide estreme, l’interesse per la fotografia come possibilità di scoprire e testimoniare per sé e per gli altri. Una passione, e probabilmente anche un’esigenza, nata già negli anni dell'alpinismo (con i trionfi e le amarezze che li segnarono), con le foto scattate sulle pareti più difficili, e poi consolidata nel tempo, con i racconti d’imprese affascinanti e impossibili.