

Daria La Ragione //
Un Brand per Napoli #5 - le strategie creative
Fabio Principe racconta il proprio percorso creativo
Non è stato affatto semplice decretare il vincitore del contest Un Brand per Napoli: i lavori dei nostri studenti erano davvero belli di alto livello qualitativo, e sceglierne uno tra tutti è stato difficile. Certo, una di quelle difficoltà che ci auguriamo sempre di incontrare e che per fortuna incontriamo spesso.
Quello che ci interessava davvero era stimolarli a riflettere, studiare, ragionare prima che progettassero. Per questo motivo abbiamo, dopo avere fatto una selezione di lavori che, pur non essendo i vincitori, ci sembravano troppo belli per non essere almeno segnalati, abbiamo chiesto agli studenti che ne sono gli autori di raccontarci quale sia stato il percorso che li ha portati a creare quel brand o quel sito.
Questo è il lavoro di Fabio Principe e queste le riflessioni che ha condiviso con noi.
«ANALISI CONCETTUALE
Architettura-Lingua-Cucina-Artigianato e Musica.
Una storia ed una cultura invidiata dai più lontani e lussuosi paesi del mondo.
Noi cittadini molto spesso però tendiamo a soffermarci sulle negatività che emergono dalla quotidiana routine, trasandata e faticosa, di questa città, non riuscendo mai a guardarci intorno.
Guardarsi intorno significa alzare lo sguardo, spostare l'attenzione su ciò che ci circonda: scorci di panorama - facciate e campanili di chiese - palazzi del ‘700 - stemmi di famiglie nobili e borghesi in cima ai portoni - bassorilievi - opus antichi su pareti - pavimentazioni - il cielo che al tramonto fra le pozzanghere e i palazzi assume 1000 colori irriproducibili...
Guardarsi intorno è riscoprire quel che per i bambini vuol dire esclamare: "oh che meraviglia".
Curiosità, Scoperta e Stupore...
Un messaggio chiaro, un invito a meravigliarsi rivolto a quel napoletano quasi allo scuro di cotanta bellezza. Come un invito a guardare Napoli con lo sguardo rivolto in alto e con gli occhi di un bambino.
IN RISPOSTA AL BRIEF
In che modo si può comunicare l’essenza della città più vitale d’Italia, la sua unicità, la sua storia millenaria, la sua cultura e la sua bellezza?
Comunicare l’essenza di Napoli presume una scelta importante, quella di dare maggior spessore ad una risorsa piuttosto che un’altra, oppure viaggiare su una linea imparziale.
Qui nella mia proposta ho intrapreso una linea tipografica con una concessione illustrativa, cercando di parlare agli stranieri e ai napoletani, far emergere un messaggio imparziale: che le meraviglie del patrimonio storico e artistico della città sono il prodotto dell’intuizione di secoli e secoli di talenti nel campo delle arti, della scienza e della filosofia, frutto di una civiltà propria di questo luogo, vale a dire made in Naples.
Nel corso degli anni in tanti hanno cercato di portare alla luce determinate risorse di questa città per attirare l’interesse del napoletano/turista. Arrivando molto rapidamente al punto, la mia non vuole essere una scelta, ma piuttosto un consiglio, un invito ad “alzare lo sguardo”, proprio come fa un turista.
In questo modo non faremo altro che elevare il nostro tasso di condivisibilità, arrivando ben presto alla consapevolezza “della potenza della propria identità.
ANALISI ELEMENTI MARCHIO
1. Figura umana con lo sguardo rivolto verso l’alto. Espressamente anonima, in quanto tale potrebbe essere una donna, un uomo e persino un bambino.
Sguardo - Scoperta - Stupore - Curiosità - Riflessione - Valutazione - Orgoglio - Potenza - Condivisibilità.
2. Numeri della Smorfia Napoletana, simbolo di tradizione, inseriti in verticale e sovrapposti per determinare due poli. Dunque “guardando verso il basso” si legge 27, “guardando verso l’alto” si legge 72.
27 'O càntero (vaso da notte): metaforicamente inteso come “lo sporco” di napoli, la malavita ed il degrado.
72 'A meraviglia (la meraviglia)
3. Scelta tipografica basata sulla storia ormai secolare del carattere disegnato da Linn Boyd Benton (1894/1900) Century.
Determinate caratteristiche come la storicità, l’eleganza la staticità e le sue grazie, inequivocabilmente si sposano con la città e sua storia millenaria.»
Il nostro obiettivo, stimolarli alla riflessione, allo studio e all’approfondimento è stato pienamente raggiunto e di questo siamo più che soddisfatti.
Congratulazioni Fabio!
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