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Dove e la forza autentica
Blog! di Daria La Ragione
Sono di parte, lo ammetto subito.
Le campagne di Dove mi fanno far pace con la pubblicità ogni volta che le vedo.
Per me aderiscono perfettamente alle linee guida di Kotler per il marketing 3.0, puntano a veicolare messaggi positivi, che diano un contributo alla crescita della coscienza sociale rispetto a questioni fondamentali, stimolano il confronto tra le persone, mettono al centro le esigenze spirituali e psicologiche del proprio target.
Insomma sono piccoli gioielli.
Quello andato in onda durante il SuperBowl 2015 - lo spazio pubblicitario più visto (e pagato) - non si smentisce, ma gli elementi di (relativa) novità sono due.
- Prima di tutto il mezzo. Negli ultimi anni Dove ha privilegiato Youtube, ha avuto ragione di farlo, totalizzando numeri che andavano ben oltre quelli dell’evento in questione.
La seconda novità è che dopo averci invitati a riflettere sugli stereotipi femminili, Dove punta i riflettori su quelli maschili. E lo fa, in un certo senso, tornando alle origini: la rinascita del brand era partita dalla campagna per la bellezza autentica, che poi ha avute tutte le evoluzioni di cui abbiamo parlato in questo post, adesso lancia una campagna per la forza autentica.
Le modalità restano le stesse,: video dal forte impatto emozionale, hastag e invito a discuterne insieme.
Con le donne ha funzionato, funzionerà anche con gli uomini?