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Mostre ed eventi // Pagina 9 di 230
30.06.2017 # 4878
JAN FABRE. MY ONLY NATION IS IMAGINATION

Daria La Ragione //

JAN FABRE. MY ONLY NATION IS IMAGINATION

a Napoli fino al 17 luglio 2017

Saranno in mostra sculture, disegni e un video frutto della ricerca di Fabre sul rapporto tra arte e scienza. 


Cos’è la bellezza? Chi è l’artista? Come reagiscono i neuroni di fronte all’arte classica e cosa accade invece davanti a un’opera di arte contemporanea? Questi e molti altri quesiti sono al centro di una serie di lavori in cui Fabre si spinge a indagare i processi fisiologici che regolano la creazione e la fruizione artistica. 


Se il corpo è senza dubbio centrale in tutto l’universo artistico di Fabre, questa mostra raccoglie un nucleo di opere che indagano la natura del cervello, definito dall’artista “la parte piu sexy del corpo umano”. 


Il video Do we feel with our brain and think with our heart?, è un film-performance in cui Fabre si pone in dialogo con il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti, autore della scoperta dei neuroni-specchio, fondamentale per spiegare l’empatia tra gli individui. L’artista crea delle associazioni sorprendenti, sensuali e giocose tra i simboli della sua arte e gli oggetti utilizzati negli esperimenti di Rizzolatti, in una sorta di speculazione filosofico-estetica che si interroga sulla circolarità tra comprensione e piacere, tra sensazione, emozione e cognizione. 

La mostra si potrà visitare fino al 28 ottobre 2017. 


Giovedì 29 giugno alle ore 18, il Museo Madre inaugurerà l’allestimento temporaneo della scultura iconica di Jan Fabre The Man Who Measures the Clouds - American version (18 years older), un inno alla capacità di continuare a sognare, di trascendere il tempo e lo spazio attraverso l’immaginazione. 

Fino al 18 dicembre 2017. 


Sabato 1 luglio alle ore 11, al Museo di Capodimonte, nell’ambito del ciclo Incontri sensibili curato da Sylvain Bellenger e Laura Trisorio, due lavori di Jan Fabre realizzati interamente con gusci di scarabei (animale sacro dell’antico Egitto e simbolo di immortalità), elemento distintivo e ricorrente della sua ricerca saranno ambientati in una wunderkammer in dialogo con alcune rarità, tra naturalia e artificialia, collezionate dai Farnese tra il Cinque e Seicento. La selezione di “meraviglie”, presentate all'interno di moderne scarabattole, consiste in oggetti d'arte realizzati in cristallo di rocca, bronzo, avorio, ambra e in materiali bizzarri e curiosi, come il corno di rinoceronte, il corno di cervo, le noci di cocco, a cui si aggiungono i manufatti provenienti dalle terre di esplorazione. 

La mostra si potrà visitare fino al 28 ottobre 2017. 


Nei giorni 1 e 2 luglio presso il teatro Politeama di Napoli, nell’ambito del Napoli Teatro Festival, il poliedrico artista belga presenterà l’avant–première della nuova produzione teatrale Belgian Rules/Belgium Rules. 



17.07.2017 # 4891
JAN FABRE. MY ONLY NATION IS IMAGINATION

Daria La Ragione //

Fata Morgana | Dentro l'antropocene

al Lago del Col d’Olen, Valle d’Aosta, fino al 27 agosto 2017

Fata Morgana è un miraggio, l’apparizione di un intrico di piante acquatiche o fiori o arbusti che dal centro del lago del Col d’Olen a 2721 metri di quota ne invade parte della superficie. È l’ipotetica risposta della vita alle modifiche dell’ecosistema apportate da decenni di cambiamenti naturali e indotti dall’attività umana. È l’intervento in scala ambientale dello scultore Alberto Timossi in Valle d’Aosta, visibile dal 23 luglio al 27 agosto in alta valle del Lys, Gressoney-La-Trinité, a cura Takeawaygallery e con il patrocinio della Regione Autonoma Valle d’Aosta e del Comune di Gressoney-La-Trinité.

 

Decine di elementi verticali, di un rosso sanguigno, si elevano a altezze differenti; una germinazione artificiale che trae la propria conformazione dalla profondità dell’alveo: uno sviluppo in rapporto armonico, come si producono le forme spontaneamente. Il riflesso dell’opera sullo specchio liquido, assieme al contorno delle cime montuose, delle nuvole e del cielo, compongono una totalità inscindibile.

L’installazione trae linfa dal lago, che ne modella le pareti e permette a ogni fusto di oscillare liberamente: la nascita di una nuova specie avviene in un ambiente caratterizzato dalla fusione del ghiaccio presente all’interno di una particolare forma del paesaggio geomorfologico d’alta quota, detta rock glacier (ghiacciaio di pietra). Qui il ghiaccio, protetto da un accumulo detritico, rilascia nel piccolo bacino acqua con caratteristiche fisiche e chimiche differenti rispetto alle normali sorgenti.

 

Dopo l’operazione nelle Cave Michelangelo di Carrara (luglio 2015) e l’attenzione posta sul rapporto arte/natura/ambiente antropizzato, Fata Morgana si propone di estendere le riflessioni sugli spazi apparentemente incontaminati. La colorata reazione ai cambiamenti climatici è un invito alla presa di coscienza delle conseguenze dell’Antropocene.

Il progetto è stato possibile grazie alle informazioni scientifiche messe a disposizione dai ricercatori dell’Università di Torino, che, in collaborazione con numerosi enti di ricerca ricerca (CNR-IRSA, Università di Bologna, ARPA-Valle d’Aosta, Carleton University, Politecnico di Torino) negli ultimi anni hanno compiuto una campagna di studio sulle acque del piccolo bacino idrico, localizzato all’interno di un sito della Rete LTER Italia (www.lteritalia.i/).

L’installazione verrà ripresa da una webcam e potrà essere vista, in tempo reale e per tutta la sua durata, sulla piattaforma Rifuginrete.com e su www.albertotimossi.com.


30.06.2017 # 4879
JAN FABRE. MY ONLY NATION IS IMAGINATION

Daria La Ragione //

KLIMT EXPERIENCE

a Caserta fino al 31 ottobre 2017

Nella prestigiosa location della Reggia di Caserta dal 7 giugno al 31 ottobre 2017 sarà ospite Klimt Experience, un inedito evento espositivo prodotto da Crossmedia Group con l’organizzazione di GestShow.

La vita, le figure e i paesaggi di Klimt sono i protagonisti assoluti di questa nuova rappresentazione multimediale immersiva, dedicata al padre fondatore della Secessione Viennese.

Opere come Il Bacio, L’Albero della vita, oppure Giuditta, sono entrate a far parte della cultura popolare, eppure Klimt resta un artista da scoprire e da raccontare.

Klimt Experience, grazie alla coinvolgente colonna sonora, all’eccezionale impatto visivo delle immagini riprodotte con definizione maggiore del Full Hd dal sistema Matrix X-Dimension, alla straordinaria forza evocativa delle 700 opere selezionate e delle ricostruzioni 3D della Vienna dei primi del ‘900, nonché all’apporto didattico dell’area d’introduzione alla mostra – allestita con supporti scenografici fisici e Oculus Samsung Gear VR – propone al visitatore un’immersione totale, senza soluzione di continuità, in un mondo simbolico, enigmatico e sensuale, dove si concretizza il trionfo di un’arte senza confini.


19.06.2017 # 4871
JAN FABRE. MY ONLY NATION IS IMAGINATION

Daria La Ragione //

MATTEO MONTANI. The glow and the glare

a Lissone fino al 23 luglio 2017

Matteo Montani [Roma, 1972] ritorna al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone a dieci anni dalla sua partecipazione al Premio Lissone, viatico propizio che lo ha portato, tra l’altro, a partecipare alla XV Quadriennale di Roma nel 2008, ad allestire una personale al Museum Am Dom di Würzburg nel 2011 e ad aggiudicarsi il premio speciale della giuria alla 64a edi-zione del Premio Michetti.

Mantenendosi fedele alle asperità del supporto che ha caratterizzato la sua ricerca espressiva, Montani ha dipinto sulla carta abrasiva usando delle polveri metalliche che variano di intensità a seconda delle fonti luminose.

Anziché essere esposte in piena luce, le opere necessitano di luci indirette che ne fanno risaltare i colori e le fosforescenze. Lo spettatore è così invitato a scoprire l’infinta varietà di diffrazioni luminose generate dalla pittura, che sembra mutare di continuo, come se avesse una vita propria.

Le opere appartengono all’ultimo ciclo di lavori dell’artista, il quale ha ripreso le suggestioni dell’albore e del crepuscolo. Il risultato finale è quello di un “orizzonte circolare” imbevuto di bronzo, rame e oro zecchino.

I quadri di Montani si sono sempre con-sacrati al mistero, alla meditazione, alla mistica e all’enigma della creazione, stabilendo un’equivalenza con l’arte orientale, e in specie con la pittura giapponese. Ben-ché i riferimenti al paesaggio e all’orizzonte siano impliciti, essi vengono trascesi dallo stesso artista per offrirci un’abluzione nelle tremolanti e cangianti densità di un’ascetica policromia.

 

Matteo Montani ha studiato all’Accade-mia di Belle Arti di Urbino e Roma. Giovane vincitore del Premio Suzzara nel 2000, è stato finalista al Premio Lissone nel 2007, al Premio Cairo nel 2008, al Premio Terna nel 2009 e al Premio Michetti nel 2o13. Ha partecipato a numero-se collettive e ha allestito svariate personali in spazi pubblici e gallerie private, sia in Italia, sia all’estero. Sue opere si trovano nelle collezioni di Novartis Corpora-ted, Florida; Museum am Dom, Wuerzburg; Museum Burg, Miltemberg; Fondazione La Quadriennale, Roma; Fondazione VAF, Milano/Francoforte; Collezione Unicredit, Milano; Collezione Arte Fiera, Bologna; GNAM - Galleria Nazionale, Roma.



19.06.2017 # 4870
JAN FABRE. MY ONLY NATION IS IMAGINATION

Daria La Ragione //

ENZO CUCCHI

a Chiasso fino al 23 luglio 2017

Dall’11 giugno al 23 luglio 2017, lo Spazio Officina di Chiasso (Svizzera) ospita una mostra dedicata a Enzo Cucchi(Morro d’Alba, AN, 1949) che, per la prima volta, ripercorre la sua attività grafica, sviluppatasi in cinquant’anni di carriera, dagli anni Settanta a oggi, attraverso acqueforti, litografie e serigrafie, schizzi, disegni e ben 180 libri d’artista.

Per l’occasione saranno presentati un ciclo di 21 incisioni inedite di piccolo formato, realizzate dalle edizioni Lithos di Como, e 6 nuove sculture.

 

L’esposizione, che s’inserisce nel filone della “grafica contemporanea” con autori che hanno lasciato importanti testimonianze nel territorio svizzero-ticinese, è curata da Alessandro Cucchi, figlio dell’artista, e Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina di Chiasso.

 

La mostra, oltre a ripercorrere i passaggi fondamentali della ricerca grafica di Enzo Cucchi, pone altresì l’accento sul percorso creativo e sulle soluzioni sorprendenti adottate dall’artista, quali il molto grande e il molto piccolo.

I formati seguono regole imperscrutabili, fedeli alle immagini contenute; spesso diversi metodi di stampa convivono. I caratteri e le scritte a mano si alternano alle immagini di eroi delle campagne marchigiane, agli animali (cani, galli ecc.), alle colline e alle case.

Enzo Cucchi ha sempre mostrato una particolare cura e passione per la grafica e l’oggetto libro-catalogo. Tradizionalmente, progetta il catalogo dell’esposizione e lo segue nella sua realizzazione artigianale a piccola tiratura, nella scelta dei materiali, nelle carte e nella stampa finale.

Lo stesso Cucchi immagina l’esposizione costituita da una “spina dorsale” di libri d’artista, libri oggetto e documenti grafici e da una “dentatura” costituita dalle nuove serie di incisioni, il tutto fatto di carte, inchiostri, acidi e pietre. Questa è per Cucchi un’occasione mirata a livello tematico-antologico per mostrare tutta la bellezza espressa nelle varie tecniche di stampa dagli anni Settanta ad oggi.

09.06.2017 # 4864
JAN FABRE. MY ONLY NATION IS IMAGINATION

Daria La Ragione //

CTRLZAK. EXTINCTO

a Lissone (MB) fino al 23 luglio 2017

Benché il creazionismo si opponga all’e-voluzionismo, l’esatto contrario di “evolu-zione” è in realtà l’estinzione. I principali fattori che caratterizzano questo fenome-no sono sempre stati riconducibili alle glaciazioni, alle eruzioni e a eventi impre-vedibili, come la collisione di un asteroi-de; ma il lungo decorso delle estinzioni si sta riducendo in modo parossistico, e per motivi che non hanno nulla a che vedere con il passato.

Ci sono specie che lottano per la propria sopravvivenza e c’è chi, come l’uomo, è causa di tutti i mali. Negli ultimi decenni il fenomeno dell’estinzione è inversamen-te proporzionale all’azione antropica (per esempio: deforestazioni, conversione dei territori in agricoli o pastorizi, l’urbaniz-zazione, l’inquinamento e il conseguente innalzamento della temperatura terrestre, etc). La scriteriata e indiscriminata so-praffazione del genere umano ha infatti alterato gli equilibri della flora e della fau-na, mettendo a rischio tutti gli ecosistemi del pianeta. Non a caso i biologi parlano di una Sesta grande estinzione (definita “antropogenica”) che in breve tempo po-trebbe azzerare la vita del nostro pianeta.
Poiché è difficile capacitarsi dell’entità del problema basandosi soltanto sui dati e le statistiche fornite dalle società scientifi-che, lo studio creativo CTRLZAK ha deci-so di sensibilizzare le persone con un pro-getto che utilizza forme espressive alter-native – l’arte e il design – per avvicinare il pubblico a questo fenomeno.

EXTINCTO è un progetto composto da una serie di interventi ed elementi etero-genei che introducono lo spettatore ai paradigmi dell’estinzione. Attraverso una ricerca accurata sono stati analizzati al-cuni casi emblematici che ci dimostrano come molte specie si siano indebolite a seguito della parcellizzazione dei propri habitat (carenti di risorse naturali e sem-pre più sovraffollati). In esposizione ci sa-ranno opere d'arte, oggetti di uso quoti-diano ma anche oggetti simbolici, uno di questi - Perfect knife – è un coltello a doppia lama che riassume il concetto at-torno a cui ruota tutto l’allestimento: l’uo-mo è una minaccia per tutte le specie viventi, compresa la propria.

EXTINCTO vuole diventare un momento di incontro e un motivo di riflessione sul problema dell'estinzione e sulle sue pos-sibili ripercussioni nel prossimo futuro. Ma soprattutto, EXTINCTO vuole essere un monito, perché la lunga e straordinaria avventura della biosfera è attualmente messa a repentaglio dal genere umano.

CTRLZAK Art & Design Studio agisce a livello internazionale nel campo dell’arte e del design. Lo studio fondato da Thanos Zakopoulos e Katia Meneghini si avvale di strumenti semiotici e cognitivi durante tutto il percorso creativo proponendo for-me che vanno al di là del comune valore estetico.


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