LE GIORNATE ILAS DELLA COMUNICAZIONE VISIVA
24 GIUGNO 2019 / PAN - PALAZZO DELLE ARTI DI NAPOLI
ROBERTO GRANDI - MICHELE PASTORE:
"DAL BRAND DINAMICO AL BRAND GENERATIVO"
Seminario gratuito aperto al pubblico
Orario e durata lezione:
dalle 15,30 alle 18:30 / 3 ore
Tipologia lezione:
Workshop frontale
Dove:
Museo Pan, via dei Mille 61 Napoli
Costo studenti Ilas, Universitari e Esterni:
Gratuito
Verranno analizzate le tappe principali del Bologna City Branding Project. Dalle ricerche quantitative, qualitative –utilizando anche strumenti di data mining e big data- per analizzare la percezione della città alla definizione del suo posizionamento in una logica di city branding. Dalla redazione del briefing del concorso per il logo e il pay off alla premiazione della proposta vincente, che propone un logo generativo. Dalla implementazione del logo alla sua gestione fino al piano di comunicazione. Saranno anche analizzati i video prodotti da Bologna Welcome, la Destination management Organizaton di Bologna.
PRENOTAZIONE ONLINE OBBLIGATORIA
Visita il sito èbologna e sperimenta le possibilità del marchio generativo
Il Seminario è totalmente gratuito ed è aperto al pubblico.
Coloro che per motivi professionali o di studio abbiano la necessità del rilascio di un attestato di partecipazione, possono richiederlo direttamente online previo pagamento di € 15,50 iva inclusa per diritti di segreteria. Prenota il tuo attestato >>
BOLOGNA CITY BRANDING PROJECT
«Il branding oggi non è un problema di marketing classico ma di storytelling, ossia attiene a come si racconta la storia di un brand, quali sono le figure, i colori, le sensazioni per raccontarlo. Dall’analisi delle tre ricerche abbiamo tratto alcune conclusioni su quello che è il cuore dell’identità della città. (…)L’immagine di una città che è considerata un piccolo gioiello nascosto perché non ha mai investito nella propria promozione: ci si capita per caso, di passaggio e per questo il turista non ha aspettative. È un città in cui le persone dicono di non sentirsi trattate da turisti, ma subito da cittadini. Una città accogliente, dove puoi camminare senza avere una meta e perderti. Se dobbiamo pensare all’identità di questa città mettendo insieme le caratteristiche materiali, come le due torri, le piazze, la collina e i portici, e quelle immateriali, è parso evidente come l’elemento distintivo fossero i portici.
Le torri sono abbastanza scontate, i portici sono l’elemento avvolgente che riflette le caratteristiche immateriali, il potersi perdere, il lasciarsi avvolgere dalla città. Dal punto di vista semantico il portico rappresenta la dimensione orizzontale. Quasi tutte le città contemporanee comunicano un senso di verticalità: la dimensione verticale ti sorprende attraverso la vista. La dimensione orizzontale, invece, sorprende attraverso l’udito e l’olfatto: l’ascolto dei rumori, gli odori, l’essere circondati dalle persone. Bologna è città plurisensoriale, ti propone un codice aperto perché ti dice che puoi farti tu il tuo racconto.»
Clicca qui o sul frame e guarda il video di Roberto Grandi alla Ilas nel 2017
«Il progetto è nato con l’obiettivo di tradurre visivamente le infinite sfaccettature e le percezioni della città – che costituiscono il che cosa è Bologna – costruendo un sistema di scrittura che sostituisce ai grafemi dell’alfabeto dei segni astratti caratterizzanti.
È stato così disegnato un alfabeto di segni geometrici, riconducibili a un immaginario storico tipicamente italiano. (…) Con queste forme/lettere è possibile perciò “scrivere” qualsiasi concetto riferibile alla città,
includendo ogni caratteristica fisica o astratta, generale o personale, che si vuole associare a Bologna. Dal punto di vista grafico si ottiene così una forma precisa e diversa da tutte le altre (un logo) per ogni parola generata. Ogni logo può essere poi colorato con tinte derivate da due colori individuati puntualmente.»