Marco Maraviglia //
Il Carnevale di Atella a Sant’Arpino, di Salvatore Di Vilio
Quando la fotografia può far rinascere un evento. Un libro di successo per gli amanti del Carnevale
Chi è Salvatore Di Vilio
Classe 1957. Nato a Succivo. Diploma liceo artistico studi in architettura.
Lo zio lo appassiona alla fotografia e inizia a realizzare i primi book fotografici e alcuni amici azzardarono a chiedergli di immortalare il loro matrimonio. Da lì il tam tam con gli amici degli amici, poi gli amici degli amici degli amici ecc. ecc. e si ritrova ad essere professionista aprendosi in poco tempo la P. IVA.
Nel frattempo fa ricerca fotografica di carattere antropologico, riprendendo feste popolari e riti tradizionali della Campania.
Salvatore Di Vilio ha sempre dato un’impronta stilistica molto personale caratterizzando i suoi lavori cerimoniali al punto da avere diversi riconoscimenti nazionali.
Durante una chiacchierata che feci con lui qualche anno fa mi fece notare quanto sia complicato, per chi non vive e lavora in una grande città, riuscire a stare dietro a certi canali che ti consentono di rendere adeguatamente visibili i tuoi meriti professionali.
Nonostante ciò, Salvatore Di Vilio ha lavorato, oltre che nel cerimoniale, anche nel campo pubblicitario negli anni novanta nel settore vitivinicolo e altre aziende. Ha firmato copertine per Eduardo De Crescenzo, Sal Da Vinci, Franco Del Prete e ha avuto una collaborazione assidua con la casa iscografica Ricordi. Ha all’attivo diverse mostre fotografiche e, tra queste, una delle più importanti a Orvieto nel 2007 con Prima del Ballo dedicata ai ragazzi di periferia che si recavano in discoteca.
Pubblicazioni a gogo e hanno scritto di lui, tra gli altri, Franco Arminio, Giulio Baffi, Pino Bertelli, Michele Buonuomo, Federica Cerami, Raffaele Cutillo, Antonio D’Agostino, Giuseppe Montesano, Gerardo Pedicini, Mario Schiavone, Maurizio Vitiello, Vincenzo Trione, Davide Vargas.
Il Carnevale. Una storia di allegria e libertà popolare
Il Carnevale ha un suo fascino che prende emotivamente adulti e bambini. In tutta Italia si svolgono eventi sotto forma di processioni, rappresentazioni teatrali, sfilate di maschere e carri allegorici, canti, balli. È una recita grottesca della vita in cui convivono sacro e profano. Satira e travestitismo. Vita e morte.
A Carnevale ogni scherzo vale. Tutto è consentito. Le parodie non hanno censure. È l’ultimo giorno prima della Quaresima in cui è consentito mangiare “grasso”.
Trionfo e morte di Carnevale – un Carnevale Atellano, Sant’Arpino 1982-1999
C’è questo libro di Salvatore Di Vilio che documenta fotograficamente il Carnevale di Atella a Sant’Arpino (CE). Le fotografie non invecchiano, per certi aspetti. Anzi, maturano nell’archivio come del buon vino nelle botti e dal loro invecchiamento possono nascere progetti editoriali che possono creare piccoli, grandi miracoli.
Infatti, nonostante il servizio fotografico fosse stato realizzato alla fine del XX secolo, solo nel 2009 prese luce questo documento che servì a incuriosire i giovani del territorio che non avevano mai vissuto questa loro antica tradizione.
E dalla curiosità stimolata dal libro alla rinascita di nuove edizioni di quel Carnevale, il passo fu breve.
Salvatore Di Vilio ricorda che si iniziava fin da novembre nella preparazione del Carnevale Atellano e collaborava lui stesso alla nascita:
Il Carnevale di Atella era ed è una mia identità culturale. Facevo parte dell’organizzazione, era un’esperienza che iniziava a novembre, facevo le prove per la rappresentazione della canzone di Zeza, mettevamo su dei laboratori musicali e di cartapesta per realizzare le maschere. Esperienze indimenticabili per quegli anni.
Le immagini furono scattate su pellicola 35 mm ad alta sensibilità e poi tirate nella fase di sviluppo.
Scene che ricordano i mondi onirici e paradossali di Fellini, le follie surreali di Hieronymus Bosch, le folle contadine animate dalla fantasia nei dipinti di Bruegel. Un Carnevale locale ma non privo di dettagli nella sua rappresentazione. Ritratti in maschera e non, costumi, teatro, processioni, danze, canti, urla, suoni e rumori, e tutto si ascolta in queste fotografie. Magia delle sinestesie visive. Come se lo si vivesse stando tra il pubblico. Con taluni inevitabili mossi e sgranature che rendono più veraci e d’azione le stesse scene immortalate.
La bellissima presentazione del libro è del romanziere e critico letterario Giuseppe Montesano che addentra il lettore nel contesto storico-antropologico dell’evento.
Trionfo e morte di Carnevale – un Carnevale Atellano, Sant’Arpino 1982-1999
di Salvatore Di Vilio
Prefazione di Giuseppe Montesano
Formato: 24x28 brossura con sovracoperta
96 pagg.
92 fotografie
Prezzo: 25€
Contatti: info@salvatoredivilio.it - cell. 348 3958347