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26.09.2024 # 6454
Grenze Arsenali Fotografici - 7ª Edizione

Paolo Falasconi //

Grenze Arsenali Fotografici - 7ª Edizione

13 settembre - 15 ottobre 2024

UN VIAGGIO FOTOGRAFICO TRA ARTE E CULTURA A VERONETTA

È in corso la settima edizione di Grenze-Arsenali Fotografici, il festival internazionale di fotografia che ogni anno, a settembre, anima il quartiere Veronetta della città di Verona. Con un programma ricco di eventi, mostre e incontri, il festival ha consolidato la sua identità culturale, attirando un pubblico sempre più ampio di appassionati e addetti ai lavori.

Il tema di quest‘anno è "Verzicht", parola tedesca che significa "rinuncia". Come spiegato da Alberto Battaggia, Presidente della commissione Cultura del Comune di Verona, “si tratta di una riflessione etica e filosofica che ci porta a considerare la verità non come un dato assoluto, ma come un’approssimazione. La ricerca della verità richiede umiltà e apertura verso il punto di vista degli altri.”

Veronetta, quartiere vivo e multietnico, si conferma ancora una volta come fulcro dell’evento, con il Bastione delle Maddalene che ospita molte delle esposizioni. "Il Bastione è ormai uno spazio espositivo di grande importanza per la città," afferma Ettore Napione dell’Ufficio Unesco del Comune, sottolineando la continua collaborazione con Grenze per dare nuova vita a questo luogo storico.

Tra gli ospiti di rilievo di questa edizione spicca Wim Wenders, celebre regista e fotografo tedesco, che espone in anteprima assoluta per l’Italia la sua collezione "Early Works 1964-1984". "Abbiamo scelto Wenders per il suo lavoro sull’attesa e il silenzio, elementi che invitano lo spettatore a una valutazione soggettiva dell’immagine," spiega Simone Azzoni, uno dei curatori del festival.

Francesca Marra, insieme ad altri curatori come Giusi Pasqualini, Arianna Rinaldo e Luce Lebart, ha contribuito a creare una programmazione variegata, che include anche una sezione OFF curata da Sara Munari e Lisangela Perigozzo. "Ogni progetto presentato interpreta il tema della rinuncia in maniera diversa, a seconda della spiritualità e della visione dell’artista," aggiunge Marra.

Un altro momento di grande interesse è l’esposizione del progetto "Borgo Roma. Paesaggio in transizione" di Lorenzo Vitturi, realizzato in collaborazione con Earth Foundation e curato da Giangavino Pazzola. Questo lavoro, vincitore del concorso Strategia Fotografia 2023, è visitabile presso la Stazione Frigorifera Specializzata all’interno di Eataly Verona a partire dal 25 settembre.




04.09.2024 # 6441
Grenze Arsenali Fotografici - 7ª Edizione

Paolo Falasconi //

Festival della fotografia etica di Lodi 2024

dal 28 settembre, la XV edizione con tante conferme e novità

Dal 28 settembre al 27 ottobre FFE torna, atteso da migliaia di persone che raggiungeranno Lodi da tutta Italia per immergersi in un concentrato di storie dai quattro angoli del pianeta, per riflettere e stupirsi. “La fotografia necessaria”, come dichiara Alberto Prina, Direttore del Festival.
 
Il 2024 per il Festival della Fotografia Etica è simbolicamente un anno molto importante. L’evento giunge infatti al traguardo dei quindici anni di attività, da quando nel 2010 ha posto radici per crescere fino ad essere IL festival italiano di fotogiornalismo. E per sottolineare questo importante anniversario verrà realizzata una mostra che racchiude il meglio delle passate edizioni, oltre a una serie di incontri e iniziative che saranno presentati per tutta la durata del Festival.
 
Oltre 20 mostre, quasi 150 fotografi da 40 paesi diversi e 5 continenti, quasi un migliaio di immagini esposte. Questi i numeri della quindicesima edizione.
 
Cuore espositivo è sempre il World Report Award - Documenting Humanity. A partire dalla categoria MASTER, vinta da Giles Clarke con il reportage Haiti in Turmoil, in cui ha raccontato la drammatica guerra civile che imperversa da luglio 2021, con migliaia di persone uccise e rapite, mentre per le strade continuano furiosi scontri per il controllo del territorio che vedono protagoniste le gang criminali; menzione speciale nella sezione MASTER va a Ingmar Björn Nolting e al suo An Anthology of Changing Climate, un viaggio attraverso una Germania divisa sulle questioni climatiche e che mira ad affrontare le difficoltà per orientare le narrazioni sul tema per provare a trovare soluzioni sostenibili alla crisi climatica, in una società che rimane guidata dai consumi; la categoria SPOTLIGHT va a Kasia Strek per il reportage The Price of Choice, sul delicato e attualissimo tema dell’aborto di cui sono sempre le donne a pagare il dazio maggiore; la categoria SHORT STORY è stata vinta da Francesco Comello per il reportage Oshevensk, ai confini del tempo, progetto che cerca di dar voce a una comunità resiliente (quella del villaggio di Oshevensk) che si aggrappa alle proprie radici in un’epoca dominata dalla tecnologia e dalla frenesia; menzione speciale nella sezione Short Story va a Laetitia Vançon per il reportage The Other Battlefields, lavoro che approfondisce le conseguenze durature che la guerra produce sui giovani, offrendo uno sguardo sulla realtà di cosa significhi essere ragazzi in Ucraina, a quasi due anni dall’inizio del conflitto; la categoria STUDENT, vinta da Camilla Richetti con Dancing Spirits, ambientato nella Repubblica del Congo e che testimonia una sfida di convivenza, una ricerca per trovare l’armonia tra il progresso umano e il mondo naturale, un enigma che chiede una soluzione che garantisca prosperità senza infliggere danni; la sezione SINGLE SHOT è stata infine vinta da Patryk Jaracz con l‘immagine Kids Learning How to Ride a Bicycle, in cui bambine giocano nei campi in Ucraina mentre una di loro impara ad andare in bicicletta; sullo sfondo gli effetti di un attacco di droni che ha incendiato un deposito petrolifero nella regione di Rivne. Tutte le mostre saranno visitabili presso Palazzo Barni, fatta eccezione per  il percorso del Single Shot esposto alla Banca Centropadana. 
 
Anche quest’anno Lodi, in collaborazione con Bipielle Arte, accoglierà l’unica tappa lombarda della mostra internazionale itinerante del World Press Photo, il grande concorso internazionale di fotogiornalismo e fotografia documentaria più famoso al mondo che si svolge da quasi 70 anni, indetto dalla World Press Photo Foundation di Amsterdam. FUJIFILM Italia è main Sponsor del FFE in questa edizione e, grazie alla collaborazione tra FUJIFILM Corporation e World Press Photo Foundation, porterà a Lodi i fotografi Rena Effendi, Pablo Piovano, Julia Kochetova, Alejandro Cegarra, vincitori del World Press Photo 2024 e proporrà una serie di contenuti, visite guidate e incontri per amplificare e approfondire i progetti esposti.  Il WPP 2024 ha raccolto oltre 150 immagini, provenienti dai cinque continenti, che narrano storie straordinarie, attraverso lavori realizzati per alcune delle più importanti testate internazionali come National Geographic, BBC, CNN, The New York Times, Le Monde, ed El Pais.
 
Grande attenzione, come sempre, sarà rivolta alla sezione Uno Sguardo sul Mondo, visitabile presso il Palazzo della Provincia, che propone la mostra The War in Gaza Through the Eyes of its Photojournalists, promossa dall’ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA). Dal 7 ottobre 2023, a Gaza più di 110.000 persone sono state uccise o ferite. In questo conflitto sono stati uccisi più bambini che in tutti i conflitti armati a livello globale degli ultimi quattro anni. Tre quarti della popolazione è sfollata. A causa del divieto posto ai giornalisti stranieri di entrare in modo indipendente nella Striscia, i fotoreporter palestinesi, oltre 100 dei quali sono già stati uccisi, sono la principale finestra su ciò che sta accadendo ai civili a Gaza e il loro contributo è fondamentale.
 
Lo Spazio Environment, presso la Cavallerizza, quest’anno celebra i 90 anni della grande etologa Jane Goodall con una mostra tributo al suo lavoro e a quello di molte donne fotografe che lei ha ispirato. Quasi 40 scatti per immergersi nella bellezza del pianeta in collaborazione con  Vital Impacts con cui il Festival lavora da anni. Vital Impacts utilizza l‘arte e la narrazione visuale per sostenere individui e organizzazioni che proteggono gli esseri umani, la fauna selvatica, gli habitat e gli storytellers che condividono le loro storie.
 
Lo Spazio Outdoor invece, presso i giardini pubblici, proporrà la mostra Rescued Foxes Find Refuge in Minnesota della fotografa Robin Schwartz che racconta la storia di Mikayla, la fondatrice di Save a Fox, un santuario per animali nel Minnesota, dove gli animali scartati dagli allevamenti e gli animali domestici esotici trovano una nuova casa. Con l‘aiuto di volontari, si prende cura anche di altri animali autoctoni che non possono essere restituiti alla natura, come visoni, una lince e un coyote.
 
Lo Spazio No Profit nel chiostro del ex-ospedale Gorini quest’anno sarà ricco di ben 4 progetti: il fotografo Marcos Azulay per il San Camilo Hospice con A-Dios, progetto che racconta di come San Camilo è diventato un punto di riferimento per le cure palliative in Argentina, assistendo più di 2.000 persone con un’aspettativa di vita inferiore a sei mesi e accompagnando parenti e amici senza alcuna discriminazione etnica, culturale o religiosa; Giulia Piermartiri e Edoardo Delille per l’ONG WeWorld con Africa Blues, per raccontare come anno dopo anno la crisi climatica sta colpendo duro in Africa, ne sta cambiando le prospettive, sta minando la sua uscita dalla povertà, ne sta aggravando la fame e l‘insicurezza, sta modificando la psicologia e la percezione del mondo dei suoi abitanti;  Brian Hodges per African Women Rising con il progetto Breaking the Cycle of Extreme Poverty: Resilience and Strength in Adversity, sulla ricerca di offrire alle donne e alle ragazze colpite dalla guerra gli strumenti per poter uscire da una condizione di povertà estrema; infine il progetto PizzAut del fotografo Leonello Bertolucci, che racconta di una pizzeria rivoluzionaria fondata sull’inclusione, dove pizzaioli e camerieri sono giovani con autismo.
 
 
Tocca poi a Le vite degli altri, spazio tematico di Palazzo Modignani che conterrà quattro bellissimi focus fotografici che vogliono indagare la stretta relazione che si crea tra le persone e il luogo in cui vivono, le tradizioni che vengono portate avanti ma anche i cambiamenti che influenzano le società.
Musuk Nolte ci accompagna, attraverso la documentazione dei processi di restituzione dei resti delle vittime alle famiglie, nella ricostruzione di una testimonianza che arricchisca la memoria collettiva per onorare le vittime del conflitto armato in Perù (1980-2000) e le loro famiglie; l’americana Terra Fondriest racconta La vita nell’altopiano dell’Ozark, dove le giornate scorrono ad un ritmo lento, dettato dal cambio delle stagioni. Le correnti invernali portano una nevicata improvvisa mentre il fuoco riscalda le case e la carne di cervo cuoce sul fornello con le patate coltivate nell’orto. Questa documentazione a lungo termine intreccia la storia della famiglia di Terra con quella delle persone della comunità in cui vive. Andrea Agostini esplora il fragile equilibrio tra uomo, acqua e spiritualità in una delle aree del mondo più colpite dagli effetti catastrofici del cambiamento climatico: il Mozambico; infine Eszter Halasi, che descrive le vite di coloro che vivono sulla strada nel Regno Unito e che mantengono uno stile di vita tradizionale e nomade, nonostante le continue vessazioni del governo che li vorrebbe stanziali e rispettosi delle normative vigenti.
 
 
Infine, Elegia Lodigiana di Gabriele Cecconi che sarà allestita nella sede della Prefettura. Questo progetto, che viene riproposto in chiave outdoor, è stato finanziato dal bando Strategia Fotografia 2022 promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, in collaborazione con la Provincia di Lodi, racconta il territorio lodigiano e la sua evoluzione in relazione alla crisi idrica che nel 2022 ha investito il nord-Italia, con conseguenze drammatiche sul tessuto economico-sociale dell’area. Generazione dopo generazione, l’acqua ha rappresentato una risorsa che ha consentito il sostentamento e lo sviluppo di un’area economica tra le più produttive e fertili d’Europa. Tutto questo ora è in pericolo e il rischio più grande è la perdita della civiltà contadina.
 
Contemporaneamente al Festival si svolgerà FFE – OFF, un circuito di mostre fotografiche, esposte in negozi, bar, ristoranti, gallerie, circoli culturali e aree pubbliche della città. Lo scopo di FFE – OFF è quello di valorizzare e diffondere le opere di chiunque voglia proporre le proprie realizzazioni. Per questo motivo non ci sono vincoli tematici o di genere.
 
In questa edizione il Festival ospiterà una tappa della 21° edizione del Premio Portfolio Italia della Fiaf organizzata in collaborazione con il Gruppo Fotografico Progetto Immagine. Le letture si terranno presso la Biblioteca Laudense, Sabato 5 e Domenica 6 Ottobre e sono aperte a tutti i fotografi, con tema libero e nessuna limitazione sul numero di immagini. I migliori portfolio saranno premiati il 6 ottobre. I vincitori vedranno i loro lavori pubblicati su riviste fotografiche e avranno accesso gratuito al circuito OFF del prossimo Festival della Fotografia Etica.
 
 
Il team educational del Festival proporrà le consuete visite guidate per le scolaresche su prenotazione dal lunedì al venerdì per studenti delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, accademie e scuole di fotografia. Nelle domeniche di ottobre il team educational offrirà inoltre la possibilità di frequentare i Kids Labs, laboratori fotografici per bambini e ragazzi dai 5 agli 11 anni per avvicinarsi alla fotografia e scoprire il mondo attraverso le immagini.
 
 
Questa edizione è resa possibile grazie al supporto del Comune di Lodi e tanti altri partner, che a diverso titolo hanno contribuito con il loro supporto.
 
Epson, imaging partner del Festival, continua la sfida tecnologica di portare le immagini all’aperto per una nuova fruizione dell‘immagine fotografica, attraverso la produzione delle mostre outdoor. Nella sede espositiva dove si celebra il 15° anniversario del Festival, la proiezione di immagini di grandi dimensioni dà vita a uno spettacolo emozionale e immersivo grazie alla qualità e flessibilità dei videoproiettori professionali Epson.
 
L’Erbolario, azienda cosmetica lodigiana, al nostro fianco sin dalla prima edizione e molto vicina ai temi legati alla salvaguardia del nostro Pianeta e al rispetto delle risorse, sostiene lo spazio espositivo che celebra l’etologa Jane Goodall e la collaborazione con Vital Impacts.
 
Concessionarie BMW-MINI del gruppo Carteni, impegnate per costruire un nuovo equilibrio, grazie all’impiego di nuove tecnologie per la mobilità e attraverso scelte individuali e imprenditoriali più consapevoli, sostengono lo spazio World Report Award e in particolare mostra An Anthology of Climate Change.
 
Tra i partner di questa 15° edizione anche Fondazione Sella che porterà a Lodi una selezione di immagini realizzate da Vittorio Sella. Nel corso della sua lunga attività di fotografo e alpinista fu tra i primi a introdurre la pratica fotografica in alta montagna, utilizzando negativi di grande formato, realizzando immagini dal forte valore documentario e artistico. Si tratta di un excursus dei principali gruppi alpini ed extraeuropei, con particolare attenzione alle spedizioni in Caucaso (1889, 1890 e 1896), dove emerge una forte attenzione al dato etnografico.
 
Montanaso Lombardo, comune partner ufficiale della XV edizione,  ospiterà la mostra del fotografo di fama internazionale Pablo Ernesto Piovano, che è stato uno dei vincitori del World Press Photo nell‘edizione 2024.
 
Tutte le mostre, compresa quella al World Press Photo, saranno accessibili solo se si è in possesso di biglietto giornaliero o abbonamento acquistabili online e  in loco. La mostra ai giardini pubblici della città,  alla Prefettura di Lodi e nel Comune di Montanaso Lombardo, sono invece a libero accesso.
 
Per tutte le informazioni e dettagli visitate il sito del Festival

14.03.2024 # 6401
Grenze Arsenali Fotografici - 7ª Edizione

Paolo Falasconi //

Biennale della Fotografia Femminile di Mantova

Giunta al terzo anno, si conferma un appuntamento unico al mondo

Giunta alla terza edizione, la Biennale della Fotografia Femminile di Mantova (BFFmantova) è partita l’8 marzo 2024 riconfermandosi come un appuntamento unico al mondo. Per il terzo anno la città lombarda si trasforma così per più di un mese in una vetrina internazionale per importanti artiste, a volte poco conosciute nel nostro Paese.
Organizzata dall’Associazione La Papessa con il Patrocinio della Regione Lombardia, del Comune di Mantova e la Fondazione Cariplo ed il sostegno di Fujifilm Italia, la BBFmantova ha affidato la direzione artistica, come per le precedenti edizioni, ad Alessia Locatelli che quest’anno ha individuato un titolo “Private”, che racchiude in sé vari significati intriganti quanto attuali.
Il soggetto proposto è dunque aperto a tutti i linguaggi della fotografia e viene declinato in differenti accezioni. Può essere inteso come riferimento alla vita privata, al tema della privacy nella sua definizione di cosa è pubblico e cosa è privato, nel mondo fisico e nei social network. Si rapporta al concetto di censura, al mondo del web e della condivisione virtuale. Contempla la realtà della post-fotografia e della sorveglianza nello spazio pubblico attraverso le telecamere; così come la definizione di spazio pubblico/privato, tra reale e virtuale. 
Vi è, inoltre, una visione che identifica il tema del privato in contrapposizione al pubblico, sulla traccia della definizione di Privato “Che non è pubblico, in quanto è riservato a una sola persona o a una ristretta cerchia di persone” (Enc. Treccani). Ed ecco che viene affrontata la questione delle carceri, della privazione di identità, di cultura e linguaggio, nonché il tema attuale della gentrificazione e della scelta in autonomia del ritiro e dell’esclusione dalla società in comunità autogestite. 
Una particolare attenzione è dedicata anche al rapporto difficile con la natura e l’ecologia declinato nell’indagine sulla privatizzazione servizi, dell’ambiente, delle fonti d’acqua e le ricadute nella crisi idrica ed energetica attuale. 
Lo stesso termine nella lingua italiana identifica un senso di privazione, di sottrazione, declinato al plurale femminile. Crediamo nello sguardo intimo che possa raccontare la sfera affettiva e il sempre più complesso rapporto tra l’immagine personale e pubblica. 
La Biennale della Fotografia Femminile da sempre si muove su argomenti che riguardano problematiche di carattere sociale e geopolitico: l’istruzione, il classismo, gli effetti della migrazione che si trovano nella privazione delle terre, dell’economia, delle libertà civili e nel neo-colonialismo. 

L’edizione 2024 segue lo stesso formato delle precedenti, con mostre principali di fotografe italiane e internazionali: Daria Addabbo - Drought. No water in the Owens Valley (Italia), Luisa Dörr - Imilla (Brasile), Kiana Hayeri - Where prison is a kind of freedom (Afghanistan), Esther Hovers - False Positives (Paesi Bassi), Tamara Merino - Underland (Cile), Thandiwe Muriu - Camo (Kenya), Photos2 Solitary - Photo requests from solitary (Stati Uniti), Claudia Ruiz Gustafson - La ciudad en las nubes (Stati Uniti), Newsha Tavakolian - And They Laughed At Me (Iran) con il supporto di Photo Grant di Deloitte promosso da Deloitte Italia con il patrocinio di Fondazione Deloitte, Cammie Toloui - The Lusty Lady Series (Stati Uniti) e una selezione di foto di Lisetta Carmi in collaborazione con l’Archivio Lisetta Carmi,  Martini e Ronchetti (Genova). Numerose sono le altre iniziative, tra le quali una Open call per un Circuito Off, letture portfolio, workshop, laboratori didattici per bambini, conferenze e le proiezioni dei sei docufilm Le Fotografe la serie ideata, scritta e diretta da Francesco G. Raganato, prodotta da TERRATREMA FILM per SKY ORIGINAL.
I luoghi deputati sono Palazzo Te Tinelli, Casa di Rigoletto, Casa del Mantegna, Galleria Disegno, Spazio Arrivabene2, Casa del Pittore. Le fotografie selezionate della Open Call, invece, verranno esposte a titolo gratuito in luoghi pubblici della città coinvolgendo i commercianti: un’occasione per rendere partecipi dell’evento anche tutta la città e i turisti, catturando in questo modo la loro attenzione. 
Associazione culturale La Papessa | lapapessa.org
Promuove la cultura fotografica, a partire dalla città di Mantova dove è nata. Il progetto parte da un’idea di Anna Volpi (Presidente) e Chiara Maretti (Vicepresidente), entrambe fotografe. Il simbolo che rappresenta l‘associazione è la figura de “La Papessa”: nei tarocchi una donna di potere spirituale e temporale, colei che trasmette conoscenza. Siamo un gruppo di artiste, fotografe, esperte di comunicazione visiva, ma anche di persone appassionate di arte e cultura in generale, unite dalla voglia di creare nuove realtà e opportunità nel mondo della fotografia.
 
Le mostre si terranno nei 6 fine settimana (sabato e domenica) tra il 9 marzo e il 14 aprile 2024
I Venerdì su prenotazione per scolaresche e gruppi min 15 pax
richieste a info@bffmantova.com



Biennale della Fotografia Femminile
PRIVATE
8 marzo - 14 aprile 2024, Mantova (varie sedi)
info@bffmantova.com
www.bffmantova.com

Vernissage
8 marzo h 18.30 
Spazio Arrivabene2



BIGLIETTERIA 
presso Casa del Mantegna - Via G. Acerbi, 47
Intero: 16€
Ridotto (under 26 e over 65) 13€
Soci La Papessa: 12€
Soci Riaperture, Irfoss APS, La Ghiacciaia, Frammenti di Fotografia, AFIP, Fotocineclub, NessunoPress, Sisf, Soci Coop: 14€
Ridotto famiglie 12,50€ a persona (4 persone: 2 adulti e 2 under 18)
Gratuito: fino a 12 anni e per persone con disabilità e accompagnatori

ORARI
Casa del Mantegna, Via G. Acerbi, 47: dalle 10 alle 18:30
Palazzo Te, Tinelli, Viale Te, 13: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18:30
Casa di Rigoletto, Piazza Sordello, 23: dalle 9 alle 18
Galleria Disegno, Via G. Mazzini, 34: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19
Casa del Pittore, Corso Garibaldi, 46: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19
Spazio Arrivabene 2, Via G. Arrivabene, 2: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19
Mostre aperte tutti sabato e domenica di marzo: 8, 9, 10, 16, 17, 23, 24, 30, 31
Mostre aperte tutti sabato e domenica di aprile: 1, 6, 7, 13, 14

In copertina: foto © 2023 Newsha Tavakolian, And They Laughed at Me

19.01.2024 # 6382
Grenze Arsenali Fotografici - 7ª Edizione

Paolo Falasconi //

Exposed - Festival Internazionale di Fotografia di Torino

Dal 2 maggio al 2 giugno - mostre temporanee, una fiera specializzata, attività didattiche, incontri, committenze artistiche ed eventi off declinati attorno a un tema. Per l’edizione 2024, il tema principale sarà New Landscapes

EXPOSED è il nuovo Festival Internazionale di Fotografia di Torino che ogni anno porterà nel capoluogo piemontese, nel mese di maggio, mostre temporanee, una fiera specializzata, attività didattiche, incontri, committenze artistiche ed eventi off declinati attorno a un tema. Per l’edizione 2024, il tema principale sarà New Landscapes e le sua attività verranno ospitate nelle principali istituzioni culturali e realtà indipendenti cittadine. Promosso da Città di Torino, Regione Piemonte, Camera di commercio di Torino, Gallerie d‘Italia – Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT in sinergia con Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e organizzato da Fondazione per la Cultura Torino, EXPOSED nasce per rinsaldare il profondo legame tra Torino e la fotografia.

EXPOSED Grant for Contemporary Photography è il premio annuale lanciato da EXPOSED Torino Foto Festival per supportare in maniera concreta la produzione di nuovi progetti fotografici.
La procedura di partecipazione, esclusivamente su invito, ha coinvolto oltre quaranta personalità di spicco nel mondo della produzione culturale internazionale, invitate a candidare due nomi di fotografi mid-career o che abbiano già mostrato una comprovata ricerca artistica.

Il tema della prima edizione del Grant, che coincide con quella del Festival 2024, è New Landscapes e sta a indicare nuovi scenari, evoluzioni, linguaggi e prospettive rispetto alla realtà contemporanea, alle narrazioni del mondo e dei paesaggi che lo costituiscono.
I fotografi segnalati sono stati invitati a candidare una proposta progettuale inedita che possa essere finalizzata per una mostra durante l’edizione di EXPOSED Torino Foto Festival il prossimo Maggio 2024.
La giuria di esperti composta da Kateryna Radchenko (curatrice Odessa Photo Days), Mariama Attah (curatrice associata presso la Deutsche Börse Photography Foundation), Antonio Carloni (vice direttore Gallerie d’Italia Torino), Davide Quadrio (direttore MAO di Torino) e Salvatore Vitale + Menno Liauw (direttori artistici di EXPOSED Torino Foto Festival), decreterà il vincitore della prima edizione del Grant che sarà premiato con 20.000 euro e con una personale durante la prima edizione di EXPOSED Torino Foto Festival dal 2 maggio al 2 giugno.

19.01.2024 # 6381
Grenze Arsenali Fotografici - 7ª Edizione

Paolo Falasconi //

Fotografia Europea 2024 – XIX edizione

La natura ama nascondersi - a Reggio Emilia dal 26 aprile al 9 giugno 2024 Giornate inaugurali 26, 27, 28 aprile

Fotografia Europea sta per tornare. Il festival internazionale di Reggio Emilia, che in 18 edizioni ha esposto alcuni tra i più grandi maestri della fotografia e scoperto nuovi talenti richiamando migliaia di appassionati e professionisti da tutto il mondo, ritorna in città dal 26 aprile al 9 giugno 2024 con mostre, eventi e spettacoli dedicati ad un tema che non può non riguardarci tutti: la Natura.

La natura cela la sua essenza ai nostri sensi, ma rivela la sua potenza in modi talvolta delicati,  talvolta distruttivi, in un processo continuo che può essere inteso come un’oscillazione tra l’essere e il divenire. L’essere umano, che è parte della natura, ricerca l’essenza delle cose che lo circondano, siano esse piante, animali, rocce, fiumi e sistemi meteorologici, nel tentativo di scoprirne la natura e contemporaneamente di capire se stesso.
Tutti gli esseri viventi sono collegati fra loro in un “corpo globale”, i cui confini si dissolvono o si compenetrano. Tuttavia, ciascuna creatura percepisce la realtà come molteplice e mutevole,  frammentata e limitata, perché i sensi sono diversi e dipendono dall’istinto di sopravvivenza di ognuno. La mente umana ha persino la capacità di nascondere la verità a se stessa, alla propria vera natura, tranne, forse, nel momento in cui sogna.
Eraclito ha evocato questo comportamento paradossale nel celebre frammento: La natura ama nascondersi.
 
Fotografia Europea 2024 si propone di esplorare, dunque, le interconnessioni fra occultamento e scoperta: le tante, prestigiose mostre personali e collettive di questa edizione tematizzeranno il senso del doppio o della interdipendenza come parte essenziale della vita sulla terra, evocando anche le azioni positive o di trasformazione che gli esseri umani possono intraprendere, al di fuori dall’atteggiamento di controllo dominante che la nostra specie esercita.
In questo processo si rivela l’individuo e, insieme, si celebra una coscienza ecocentrica, immaginando nuove narrazioni, forme e interpretazioni, presentando i vari modi in cui i concetti di natura si manifestano attraverso la fotografia e il cinema contemporanei.


06.09.2023 # 6324
Grenze Arsenali Fotografici - 7ª Edizione

Paolo Falasconi //

festival della fotografia etica di lodi 2023 - XIV edizione

20 mostre, quasi 100 fotografi da 40 paesi diversi e 5 continenti, oltre 700 immagini esposte. Questi i numeri della quattordicesima edizione del Festival dal 30 settembre al 29 ottobre.

Comunicato stampa

Il Festival della Fotografia Etica è diventato ormai, da fine settembre a fine ottobre di ogni anno, un evento atteso da migliaia di persone – appassionati di fotografia ma non solo – che raggiungono Lodi da tutta Italia per immergersi in un concentrato di storie da tutto il mondo, per riflettere e stupirsi. “Storie uniche, emozionanti ma necessarie”, come dichiara Alberto Prina, Direttore del Festival.

20 mostre, quasi 100 fotografi da 40 paesi diversi e 5 continenti, oltre 700 immagini esposte. Questi i numeri della quattordicesima edizione del Festival dal 30 settembre al 29 ottobre.

Cuore espositivo è sempre il World Report Award – Documenting Humanity. A partire dalla categoria MASTER, vinta da Evgeniy Maloletka con il reportage L’assedio di Mariupol, in cui ha raccontato il drammatico assedio russo alla città ucraina, devastata e con decine di migliaia di civili che hanno perso la vita o costretti alla fuga; la categoria SPOTLIGHT va a Bob Miller per il reportage The Last Generation: Zoey’s Dream, in cui i sogni dell’adolescente Zoey Allen si scontrano con la crisi delle medie aziende agricole americane, in cui anche lei vive; menzione speciale nella sezione Spotlight va a Sarah Pabst e al suo Everyone in Me is a Bird, lavoro intimistico in cui il lutto per la perdita e la gioia per una nuova nascita vanno a plasmare la percezione e l’esperienza della quotidianità; la categoria SHORT STORY è stata vinta da Alessandro Cinque con il reportage Alpaqueros, che racconta la questione della crisi climatica attraverso la situazione che stanno vivendo gli allevatori di alpaca in Perù; menzione speciale nella sezione Short Story va a Luisa Lauxen Dörr e alla sua Imilla, che è il nome di un collettivo di skaters boliviane che indossano abiti tradizionali per combattere contro la discriminazione; la categoria STUDENT, vinta da Gerd Waliszewski con Between the Sirens, proporrà la dura realtà dell’Ucraina invasa dalla guerra, in cui i giovani cercano di vivere la loro vita quotidiana che viene regolarmente interrotta dalle sirene d’allarme e dai missili in arrivo; la sezione SINGLE SHOT è stata infine vinta da Mohammad Rakibul Hasan con l’immagine The Blue Fig, una riflessione sul riscaldamento globale che sembra avere un impatto sproporzionato su alcuni Paesi piuttosto che altri, come ad esempio il Bangladesh. Tutte le mostre saranno visitabili presso Palazzo Barni, tranne il percorso del Single Shot esposto alla Banca Centropadana.


Image © Evgeniy-Malotetka


Anche quest’anno Lodi, in collaborazione con Bipielle Arte, accoglierà l’unica tappa lombarda della mostra internazionale itinerante del World Press Photo, il grande concorso internazionale di fotogiornalismo e fotografia documentaria più famoso al mondo che si svolge da oltre 50 anni e indetto dalla World Press Photo Foundation di Amsterdam. Quasi 150 immagini che arrivano dai 5 continenti per raccontare storie incredibili. Si tratta di lavori firmati per le maggiori testate internazionali, come National Geographic, BBC, CNN, The New York Times, Le Monde, El Pais.

Grande attenzione, come sempre, sarà per la sezione Uno Sguardo sul Mondo, visitabile presso il Palazzo della Provincia, che propone un percorso realizzato in collaborazione con Agence France-Press sulla crisi climatica. Siccità, incendi, inondazioni sono sempre più frequenti così come l’innalzamento del livello del mare, lo scioglimento dei ghiacciai e le ondate di caldo, fenomeni che interessano diverse aree del pianeta. Ogni giorno le notizie raccontano di un disastro naturale che accade da qualche parte e di persone colpite da fenomeni improvvisi, potenti e incontrollabili. Il consenso scientifico sul fatto che il cambiamento climatico sia in atto e che sia causato dall’uomo è forte. In ogni angolo della Terra, i fotografi di AFP hanno documentato gli effetti e le conseguenze che stanno minacciando sia la fauna selvatica che gli esseri umani.

Lo Spazio Approfondimento quest’anno proporrà due nuovi progetti dell’organizzazione no-profit Vital Impacts alla cui guida vede Ami Vitale, nota fotografa del National Geographic. La mostra si presenta in una duplice versione, outdoor e indoor. La prima sarà allestita presso i giardini pubblici della città e vedrà esposte una cinquantina di immagini di giovani fotografi provenienti da tutto il mondo che hanno partecipato al Vital Impact Grant, premio nato per supportare coloro che si impegnano nell’ambito della fotografia naturalistica e dell’attivismo a favore del Pianeta. La versione indoor, invece, vedrà protagonisti molti maestri della fotografia naturalistica i cui lavori saranno esposti nell’ex-chiesa dell’Angelo. Queste immagini fanno parte della collezione invernale di scatti che i loro autori hanno concesso per una raccolta fondi, che ha l’obiettivo di sostenere il Reteti Elephant Sanctuary in Kenya, luogo per cui Ami Vitale, fondatrice di Vital Impact, si spende da molto tempo.

Lo Spazio No Profit nel chiostro del ex-ospedale Gorini quest’anno sarà ricco di ben 4 progetti: il fotografo Filippo Venturi per l’organizzazione PSCORE con Awakenings, progetto che racconta come ogni anno molti nordcoreani, in prevalenza donne, tentano di scappare in cerca di una vita migliore per loro e per le proprie famiglie; la spagnola Maria Clauss per l’ONG Medicos del Mundo con Donde no habite el olvido, sulle vittime delle rappresaglie della guerra civile spagnola; Davide Torbidi per la Camera del Lavoro Lodi con il progetto Ho visto e non ho più dimenticato, sulla scottante tematica degli elevati numeri di infortuni e morti sul lavoro in Italia; infine il progetto Vivere la bellezza della Società Cooperativa Sociale ONLUS Nuova Assistenza, che ha trasformato alcune opere d’arte fra le più note al mondo in fotografie grazie agli operatori-fotografi ed ai pazienti che si sono prestati a questa collaborazione.

Tocca poi a Le vite degli altri, spazio tematico di Palazzo Modignani che conterrà quattro bellissimi focus fotografici che vogliono indagare la stretta relazione che si crea tra le persone e il luogo in cui vivono, le tradizioni che vengono portate avanti ma anche i cambiamenti che influenzano le società.
Laura Morton ci accompagna in un viaggio per la Silicon Valley dove è la tecnologia a farla da padrone con le sue start-up e il wi-fi veloce: la nuova frontiera del sogno americano; Paul Ratje racconta le province del Sichuan e del Qinghai, al confine tra Cina e Tibet, e le nuove generazioni non più legate solo ai costumi del passato ma alla ricerca di nuove professioni e un moderno stile di vita; Toby Binber ha trascorso moltissimi anni tra le strade di Belfast insieme ai ragazzi che ora sono diventati quasi adulti in una città che non è cambiata; infine Lukas Kreibig, che racconta il cambiamento climatico in Groenlandia e come questo stia andando ad impattare sulla vita delle comunità Inuit.

Infine, Elegia Lodigiana di Gabriele Cecconi che sarà allestita nella sede della Cavallerizza. Raccontare il territorio in cui si vive e si è immersi ogni giorno non è impresa semplice. Essere obbiettivi e sapersi guardare dentro, partendo dalle proprie radici per arrivare al presente fatto di luci e ombre, è una sfida emozionante. Per questo si ha bisogno dello sguardo esterno, meglio se diverso e lontano, che sappia vedere il quotidiano, invisibile a chi lo guarda con gli stessi occhi, e che sappia svelare con la bellezza di uno scatto l’identità di un territorio, con la leggerezza della fotografia quello che non conosci o non vuoi conoscere. Da queste esigenze necessarie e importanti nasce questo progetto finanziato dal bando Strategia Fotografia 2022 promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, in collaborazione con la Provincia di Lodi. Sin dai primi mesi di quest’anno il fotografo Gabriele Cecconi, reportagista di fama internazionale con esperienza su tematiche ambientali, è arrivato nel lodigiano per posare il suo sguardo su questo territorio. La scelta di proporre un’indagine fotografica è significativa, oltre che per le caratteristiche antropologiche di quest’area, anche per la crisi idrica che nel 2022 ha investito il nord-Italia, con conseguenze drammatiche sul tessuto economico-sociale dell’area. Generazione dopo generazione, l’acqua ha rappresentato una risorsa che ha consentito il sostentamento e lo sviluppo di un’area economica tra le più produttive e fertili d’Europa. Tutto questo ora è in pericolo e il rischio più grande è la perdita della civiltà contadina. Si ringrazia la Provincia di Lodi, il Consorzio Muzza, SAL azienda idrica lodigiana, FUJIFILM Italia e Concessionarie BMW-MINI del gruppo Carteni per il supporto al progetto.

Contemporaneamente al Festival si svolgerà FFE – OFF, un circuito di mostre fotografiche, esposte in negozi, bar, ristoranti, gallerie, circoli culturali e aree pubbliche della città. Lo scopo di FFE – OFF è quello di valorizzare e diffondere le opere di chiunque voglia proporre le proprie realizzazioni. Per questo motivo non ci sono vincoli tematici o di genere, in quanto FFE – OFF non è un’estensione del programma principale del Festival della Fotografia Etica.

Il team educational del Festival proporrà le consuete visite guidate per le scolaresche su prenotazione dal lunedì al venerdì per studenti delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, accademie e scuole di fotografia. Nelle domeniche di ottobre il team educational offrirà inoltre la possibilità di frequentare i Kids Labs, laboratori fotografici per bambini e ragazzi dai 5 agli 11 anni per avvicinarsi alla fotografia e scoprire il mondo attraverso le immagini.

Un’edizione caratterizzata oltre che per la qualità delle mostre anche per il livello degli incontri, le visite guidate con i fotografi, le letture portfolio, le presentazioni di libri e per le attività educational, che verranno organizzate come di consueto in presenza, ma anche online per le scolaresche che a causa della distanza non potranno recarsi a Lodi.

Questa edizione è resa possibile grazie al supporto del Comune di Lodi e tanti altri sponsor, che a diverso titolo hanno contribuito con il loro supporto.

Epson, Imaging partner del Festival, supporta la stampa delle mostre e continua ad essere al nostro fianco nella sfida tecnologica di portare le immagini all’aperto attraverso la realizzazione di mostre outdoor per una nuova fruizione dell’Immagine fotografica. In una delle sedi espositive l’azienda sostiene inoltre il Festival attraverso la proiezione di immagini in grandi dimensioni.

FUJIFILM Italia, sarà presente al Festival in qualità di Award Sponsor del WRA e a sostegno dello spazio Corporate in quanto partner del progetto Elegia Lodigiana di Gabriele Cecconi attraverso la fornitura di apparecchiature fotografiche, sistema Large Format GFX, utilizzate per la realizzazione. Con il suo supporto, avvalora e incoraggia il grande impegno che il Festival mette ogni anno in campo per celebrare la fotografia. FUJIFILM Italia è da sempre in prima linea per rimarcare il valore della fotografia, per la sua capacità di raccontare la collettività e la realtà che ci circonda.

L’Erbolario, azienda cosmetica lodigiana, al nostro fianco sin dalla prima edizione e molto vicina ai temi legati alla salvaguardia del nostro Pianeta e al rispetto delle risorse, sostiene uno spazio espositivo che racconta la bellezza della nostra Madre Terra e al contempo la sua fragilità: immagini che sono un monito per tutti noi e che devono spronarci ad adottare soluzioni rispettose dell’ambiente.

Concessionarie BMW-MINI del gruppo Carteni impegnate per costruire un nuovo equilibrio, grazie all’impiego di nuove tecnologie per la mobilità e attraverso scelte individuali e imprenditoriali più consapevoli, sostengono uno spazio espositivo che racconta il lodigiano e come il cambiamento climatico abbia un impatto sul territorio.

Tutte le mostre, compresa quella al World Press Photo, saranno accessibili solo se si è in possesso di biglietto giornaliero o abbonamento acquistabili online e in loco. La mostra ai giardini pubblici della città è invece a libero accesso.



Per tutte le informazioni e dettagli visitate il sito del Festival www.festivaldellafotografiaetica.it

In copertina, foto © Rafael Vilela


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