A Palazzo Della Torre, 130 opere ripercorrono una delle stagioni più raffinate della storia dell'arte italiana, con lavori di Canaletto, Bellotto, Marieschi, Guardi, Marco e Sebastiano Ricci, Giambattista e Lorenzo Tiepolo, Longhi, provenienti da collezioni private.
Fino al 27 luglio 2008, Gorizia diventa teatro di un'iniziativa di grande valore culturale e artistico. Le rinnovate sale di Palazzo Della Torre, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, ospitano la mostra LE MERAVIGLIE DI VENEZIA, che presenta 130 opere, tutte provenienti da raccolte private, realizzate dai più importanti esponenti del Settecento veneziano, da Canaletto a Bellotto, da Marieschi a Guardi, da Marco e Sebastiano Ricci a Giambattista e Lorenzo Tiepolo, da Zuccarelli a Longhi.
Il percorso espositivo, si apre con le vedute di Luca Carlevarijs, l'artista di origine friulana che per primo seppe evocare l'unicità dell'atmosfera di Venezia, cogliendo il valore mitico della sua storia millenaria e la vivacità dei suoi abitanti. Carlevarijs riuscì a elevare la veduta dal livello di mero documento topografico a quello di immagine poetica della città. Carlevarijs concentrò l'attenzione sui luoghi monumentali di Venezia evocandone il valore simbolico e incanalando lo spazio prospettico in direzione di quella poesia atmosferica che costituì una delle più alte conquiste del secolo.
Un'importante sezione è dedicata alle opere di Canaletto che, imponendosi sulla scena veneziana alla metà degli anni venti creò vedute ineguagliabili nelle quali la bellezza della Serenissima viene descritta con occhio attento e collocata nella dimensione di uno spazio assoluto, di una realtà luminosa e certa: il disegno impaginativo, lucido e coerente, salda le architetture, i cieli e le acque in immagini solari dalle quali è tolta qualsiasi concitazione. Lo spazio secondo ragione della Venezia di Canaletto è quello di una città pittorica che non dipende in alcun modo dall'esattezza topografica pur creando un sorprendente effetto di realtà.