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Seminari // Pagina 2 di 6
21.06.2019 # 5286

24/06 - Seminario: Roberto Grandi - Michele Pastore, dal brand dinamico al brand generativo

Seminario gratuito aperto al pubblico

di Angelo Scognamiglio

LE GIORNATE ILAS DELLA COMUNICAZIONE VISIVA

24 GIUGNO 2019 / PAN - PALAZZO DELLE ARTI DI NAPOLI


ROBERTO GRANDI - MICHELE PASTORE: 

"DAL BRAND DINAMICO AL BRAND GENERATIVO" 

Seminario gratuito aperto al pubblico


Orario e durata lezione:

dalle 15,30 alle 18:30 / 3 ore

Tipologia lezione: 

Workshop frontale

Dove: 

Museo Pan, via dei Mille 61 Napoli

Costo studenti Ilas, Universitari e Esterni: 

Gratuito


Verranno analizzate le tappe principali del Bologna City Branding Project. Dalle ricerche quantitative, qualitative –utilizando anche strumenti di data mining e big data- per analizzare la percezione della città alla definizione del suo posizionamento in una logica di city branding. Dalla redazione del briefing del concorso per il logo e il pay off alla premiazione della proposta vincente, che propone un logo generativo. Dalla implementazione del logo alla sua gestione fino al piano di comunicazione. Saranno anche analizzati i video prodotti da Bologna Welcome, la Destination management Organizaton di Bologna.


 


PRENOTAZIONE ONLINE OBBLIGATORIA



Visita il sito èbologna e sperimenta le possibilità del marchio generativo



Il Seminario è totalmente gratuito ed è aperto al pubblico.

Coloro che per motivi professionali o di studio abbiano la necessità del rilascio di un attestato di partecipazione, possono richiederlo direttamente online previo pagamento di € 15,50 iva inclusa per diritti di segreteria. Prenota il tuo attestato >>  




BOLOGNA CITY BRANDING PROJECT


«Il branding oggi non è un problema di marketing classico ma di storytelling, ossia attiene a come si racconta la storia di un brand, quali sono le figure, i colori, le sensazioni per raccontarlo. Dall’analisi delle tre ricerche abbiamo tratto alcune conclusioni su quello che è il cuore dell’identità della città. (…)L’immagine di una città che è considerata un piccolo gioiello nascosto perché non ha mai investito nella propria promozione: ci si capita per caso, di passaggio e per questo il turista non ha aspettative. È un città in cui le persone dicono di non sentirsi trattate da turisti, ma subito da cittadini. Una città accogliente, dove puoi camminare senza avere una meta e perderti. Se dobbiamo pensare all’identità di questa città mettendo insieme le caratteristiche materiali, come le due torri, le piazze, la collina e i portici, e quelle immateriali, è parso evidente come l’elemento distintivo fossero i portici.
Le torri sono abbastanza scontate, i portici sono l’elemento avvolgente che riflette le caratteristiche immateriali, il potersi perdere, il lasciarsi avvolgere dalla città. Dal punto di vista semantico il portico rappresenta la dimensione orizzontale. Quasi tutte le città contemporanee comunicano un senso di verticalità: la dimensione verticale ti sorprende attraverso la vista. La dimensione orizzontale, invece, sorprende attraverso l’udito e l’olfatto: l’ascolto dei rumori, gli odori, l’essere circondati dalle persone. Bologna è città plurisensoriale, ti propone un codice aperto perché ti dice che puoi farti tu il tuo racconto


Clicca qui o sul frame e guarda il video di Roberto Grandi alla Ilas nel 2017




«Il progetto è nato con l’obiettivo di tradurre visivamente le infinite sfaccettature e le percezioni della città – che costituiscono il che cosa è Bologna – costruendo un sistema di scrittura che sostituisce ai grafemi dell’alfabeto dei segni astratti caratterizzanti.
È stato così disegnato un alfabeto di segni geometrici, riconducibili a un immaginario storico tipicamente italiano. (…) Con queste forme/lettere è possibile perciò “scrivere” qualsiasi concetto riferibile alla città,
includendo ogni caratteristica fisica o astratta, generale o personale, che si vuole associare a Bologna. Dal punto di vista grafico si ottiene così una forma precisa e diversa da tutte le altre (un logo) per ogni parola generata. Ogni logo può essere poi colorato con tinte derivate da due colori individuati puntualmente.»





 

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03.06.2019 # 5275

13/06 - Seminario: Elio Carmi, da graphic designer a brand designer

Un seminario firmato Ilas per approfondire il tema del brand design con uno dei maestri della comunicazione visiva

di Angelo Scognamiglio

LE GIORNATE ILAS DELLA COMUNICAZIONE VISIVA

13 GIUGNO 2019 / PAN - PALAZZO DELLE ARTI DI NAPOLI


ELIO CARMI: "DESTINATION BRAND" 

Seminario gratuito aperto al pubblico


Orario e durata lezione:

 dalle 15,30 alle 18:30 / 3 ore

Tipologia lezione: 

Workshop frontale

Dove: 

Museo Pan, via dei Mille 61 Napoli

Costo studenti Ilas, Universitari e Esterni: 

Gratuito


Il branding nell’epoca dell’engagement deve necessariamente porsi nuove domande e offrire risposte pertinenti e adatte ai pubblici con cui entra o vuole entrare in contatto. Per questo gli operatori della comunicazione e i graphic designer in particolare devono trasformarsi sempre più in operatori del branding.


Nell’epoca della multicanalità la progettazione grafica non può limitarsi alla dimensione visiva: design non è sinonimo di progettazione visiva ma di progettazione di identità di marca. 


PRENOTAZIONE ONLINE OBBLIGATORIA



Il Seminario è totalmente gratuito ed è aperto al pubblico.

Coloro che per motivi professionali o di studio abbiano la necessità del rilascio di un attestato di partecipazione, possono richiederlo direttamente online previo pagamento di € 15,50 iva inclusa per diritti di segreteria. Prenota il tuo attestato >>  




Con Elio Carmi affronteremo il tema della progettazione, provando a rispondere alle domande che oggi ogni designer dovrebbe porsi: “il sistema brand potrà e dovrà funzionare non solo e non sempre come unico grande organismo, ma come macchina costituita da diversi pezzi dove anche le singole componenti, ogni elemento costituente della Brand, dovrà e potrà funzionare da solo, conservando comunque il suo dna, il suo principio originale”.


Clicca qui o sul frame e guarda il video di Elio Carmi alla Ilas nel 2017




“Fare branding […] significa innanzitutto riconoscere che ogni singola area di intervento, per quanto dotata di sue specificità, funziona soltanto se viene pensata come una tessera di un mosaico più grande, governato dalla design strategy”.


Elio Carmi

Creative Director, Founder carmi e ubertis Milano

Nel 1972 realizza il suo primo progetto di grafica e comunicazione integrata.
Da allora si occupa di progetti di Graphic Design, Industrial Design, Exhibition Design e Interior Design per clienti locali, nazionali e internazionali.
Oggi gli interventi che conduce si fondano sulla Design Strategy, intesa come modello per governare organicamente e rigorosamente i processi di Branding, guida dei suoi corsi universitari presso il Politecnico di Milano e lo IED.

https://www.carmieubertis.it/about/


Gli studenti interessati possono acquistare un copia di Branding D.O., la nuova edizione del volume di Elio Carmi presso la segreteria ILAS con lo sconto del 25%.
Risultati immagini per BRANDING D.O.

Su Elio Carmi dal Blog Ilas. Un articolo di Daria La Ragione
Era il 2009 quando Fausto Lupetti pubblicava per la prima volta Brand – una visione design oriented.
In questo testo, scritto in collaborazione con Elena Wegher, Elio Carmi metteva nero su bianco il modello di branding testato e utilizzato dall’agenzia Carmi&Ubertis, un’eccellenza nel panorama italiano.
Il loro approccio strategico, noto anche come design thinking, utilizza la parola design come sinonimo di progetto: qualunque attività di branding, nell’ottica di Carmi, è un’attività progettuale che deve coniugare razionalità e creatività, analizzare profondamente il passato della marca (se ne ha uno) e il suo contesto, per capire quali cambiamenti sono in atto.
«La Brand deve tenere dunque conto dell’importanza del rapporto tra i propri valori fondativi e la sua capacità di adattarsi alle trasformazioni del contesto esterno.»*



Non è un modello semplicissimo da spiegare, ma forse questa immagine aiuta a comprendere come sia basato sull’idea che il processo sia insieme centrifugo (dalla design strategy si irradia il concept che viene declinato in tutti gli aspetti) e centripeto
(per comprendere appieno la strategia è necessario partire dall’analisi dei suoi dispositivi per risalire al concept).
Rispetto al testo del 2009 il modello ceu ha avuto un update e oggi esiste il modello di branding ceu | 06, le principali novità e una prima spiegazione del metodo possono essere lette in questo documento rilasciato dall’agenzia.
In questi anni Elio Carmi e Alessandro Ubertis hanno avuto modo di testare e perfezionare il loro metodo, lavorando a progetti di primissimo piano, come la brand governance di Expo 2015, un lavoro che si è concretizzato nella definizione delle linee guida per l’utilizzo del marchio da parte di oltre 140 paesi. Un lavoro importante è stato fatto anche per il Padiglione Italia, nella stessa occasione: a partire dal concept Vivaio Italia, ideato dal direttore artistico Marco Balich, Carmi&Ubertis hanno progettato l’identità visiva del padiglione ospitante.



Tra i loro clienti Dainese, Generali, Novartis, Altroconsumo, Sisal, per citare soltanto i più famosi.
In questo video Carmi e Ubertis raccontano cosa pensano del proprio lavoro, cosa si aspettano per il futuro e come amano lavorare.
 
 
*Il modello di branding ceu | 06

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01.12.2018 # 5421

A Napoli il CreativeProShow 2018. Un imperdibile appuntamento per tutti i creativi

Finalmente a Napoli l´evento dove imparare esattamente quali strumenti utilizzare e come approcciare il mondo creativo digitale, per ottenere gli stessi risultati concreti che ottengono gli speaker di questa edizione del CreativeProShow

di Paolo Falasconi

il 1 dicembre 2018, per la prima volta a Napoli, si rinnova l’appuntamento annuale con il CreativeProShow, l’evento Italiano dedicato a tutti coloro che desiderano diventare creativi di successo.
In 8 anni di edizioni di successo centinaia di relatori di fama internazionale al top delle loro categorie hanno condiviso le loro tecniche, le loro strategie e mindset aggregando oltre 36.000 utenti nella community attiva.

Che cos’è il CreativeProShow?
Un evento imperdibile con top masters che si riuniscono ogni anno per presentare le ultimissime novità nel mondo della computer grafica, tecniche, trucchi e segreti in sessioni dedicate ai diversi mondi della creatività e non solo: si discute anche di freelancing, self promotion, rapporto con i clienti, business per offrire una visione il più possibile concreta delle opportunità che ruotano intorno al mondo dei creativi.

Chi partecipa?
In sala ci sono freelance ma anche art directors, agenti, agenzie, 3D artist, retoucher, fotografi, graphic designers, motion artists, copywriters, matte painters, creators o semplicemente chi si vuole avvicinare a questo mondo nel giusto modo. Questo rappresenta un plus straordinario perché permette di entrare subito in contatto e costruire nuove relazioni con le persone giuste, e acquisire strategie e competenze che la maggior parte dei creativi del mercato italiano non conoscono.




Prezzo speciale Ilas
Una doppia opportunità di partecipare al CPS 2018: live, nella location dell’Hotel Terminus e online, con l’opzione Virtual Ticket. A soli 17 giorni dall’evento quasi il 50% dei posti disponibili sono stati già prenotati. Grazie a Ilas – Accademia Italiana di Comunicazione, sponsor ufficiale della manifestazione, è possibile accedere ad una promozione speciale per gli studenti e i diplomati ilas che consente di ottenere l’ingresso alla manifestazione al prezzo speciale di 69,00 euro. Basta richiedere il PROMO CODE in segreteria Ilas.


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27.07.2017 # 5301

Una mattina da Oliviero Toscani al Modernissimo

Un evento in esclusiva organizzato dalla Ilas

di Ilas Web Editor


Le domande pseudo-provocatorie di Oliviero Toscani

"Quanto tempo su 24 ore dedicate all’immaginazione?"  è una delle domande fatte da Oliviero Toscani al pubblico in sala.
A 77 anni Oliviero Toscani di immaginazione e grinta ne ha ancora tanta, tantissima.
Teoremi, enunciati, massime… c’è tanta roba nella mente di chi ha spaziato in vari ambiti della fotografia lasciando ogni volta un’impronta indelebile, a cavallo tra fotografia e arte.


Creatività, genio, immaginazione… i primi 50 anni di carriera di Oliviero Toscani

Le sue sono tracce che sono ormai iconografie della memoria collettiva. Chi è nato all’ombra dell’ombelico di Raffaella Carrà ricorda probabilmente in maniera più incisiva quel paio di shorts di jeans che invitavano ad essere seguiti (campagna Jesus/chi mi ama mi segua – 1973).
E non è stato lui uno dei primi, se non il primo, a usare argomenti sociali nella pubblicità sensibilizzando sull’eguaglianza delle persone a prescindere dal colore, religione, sesso…?
Sarà stata l’amichevole conoscenza di Andy Warhol lo stimolo per inventare la pubblicità POP ribaltando il senso di ogni dialettica del marketing?


In barba a certe distorsioni mediatiche dei tempi televisivi che lo fanno percepire come personaggio non troppo facile, dal vivo ti rendi conto che Oliviero Toscani è uno di quei fotografi in grado di trasferire le proprie conoscenze e senza risparmiare una certa generosità.

Dedicare oltre due ore del proprio tempo per elargire considerazioni, raccontare esperienze personali e professionali, emettere sentenze e pillole di saggezza, di più di 50 anni di magnifici fallimenti, e tra l’altro espresse in maniera chiara, diretta, senza inutili pseudo-filosofie, è un’esperienza che fa bene alla salute professionale di un fotografo o a chiunque operi nel campo della comunicazione.


Oliviero Toscani guru o coach?

Essere liberi è la condizione essenziale per poter lavorare bene.

Per essere liberi non si deve correre dietro il consenso, ma dietro al senso.

Bisogna essere eccellenti in ciò che si fa. Paradossalmente, per essere liberi bisogna incatenarsi a una propria idea per riuscire a capire quali possano essere i propri limiti.

Perché solo capendo quali sono i propri limiti ci si può liberare dal complesso di non essere bravi.

Queste non sono che alcune delle considerazioni di Oliviero Toscani che, durante l’incontro, assumeva nell’immaginario della platea sembianze di un guru, di un coach di una squadra di rugby o, forse per qualcuno, sembrava il sergente Hartman di Full Metal Jacket. Il Drill Instructor che appellò “palla di lardo” uno dei marine del film, per intenderci.


Dagli appunti presi durante l’incontro…

Il fotografare raggruppa un insieme di competenze indispensabili quando si deve comunicare qualcosa. Oliviero Toscani ricorda al pubblico che tutti possono guidare ma pochi entrano nell’Olimpo della Formula 1. Ci ricorda che tutti sanno leggere e scrivere ma pochi possono essere scrittori o poeti. L’accessibilità al mezzo non corrisponde sempre a una buona “alfabetizzazione” dello stesso.

Sembrano banali metafore, quelle di cui sopra, ma non tanto per un pubblico composto in gran parte da millennials.

La fotografia è un film in uno scatto

La fotografia può avere un certo parallelismo con un film. Per fare una buona fotografia per una campagna pubblicitaria occorrerebbe essere allo stesso tempo, sceneggiatore, scenografo, regista, direttore della fotografia, cameraman.

La fotografia è un film in un fotogramma

Immaginare. Solo nel momento in cui spegniamo il computer abbandonando quei “campi di concentramento” del XXI secolo che sono i social, possiamo iniziare a immaginare. Immaginare ci porta oltre le normali dimensioni umane configurandoci situazioni incredibili.


La creatività al servizio del marketing?

Oliviero Toscani è sempre stato Art Director di se stesso. Non ha mai accettato di lavorare con le agenzie pubblicitarie.

…Non si può dirigere la creatività. Il Padreterno non aveva l’Art Director…

Lui è il One man show, lui decide come impostare una campagna pubblicitaria, o come realizzare un’installazione con le sue immagini. Se non si ha carta bianca, si pone limite all’immaginazione perché non si è liberi.

Sembra che le sue campagne siano di successo proprio perché sempre in controtendenza con quelli che potrebbero essere i briefing e le strategie di marketing.

Si può fare una foto fantastica a un pezzo di merda e si può fare una foto di merda fotografando la donna più bella del mondo


Più di 50 anni di magnifici fallimenti

Oliviero Toscani il guru, il coach, il drill instructor. Personalità carismatica. Un’aura che sembra averlo congelato in una non-età. È un evergreen che continua a stupire a 77 anni.

Sì, sì, non sta simpatico a qualcuno ma non è un problema suo.

Ci proietta le pagine del suo libro (Più di 50 anni di magnifici fallimenti) e ti rendi conto che professionalmente può anche permettersi di essere un po’ scorbutico con chi gli fa girare i marroni con considerazioni inadeguate.

Non ha conservato molti degli originali dei suoi scatti e forse per quel suo voler sentirsi libero, distaccandosi anche dagli oggetti come diacolor scattate in tanti anni. Non ha uno studio. Il suo studio è sempre on the road. Anche nel senso più stretto del termine. Come per i ritratti di Razza Umana eseguiti per strada nelle varie città d’Italia.

Quel libro proiettato nella sala del Modernissimo, consiste per lo più in scansioni delle pagine di giornali dove sono stati pubblicati i suoi lavori in 50 anni.

Una foto esiste solo se è pubblicata

E ti accorgi che in quelle immagini vi sono citazioni ante litteram di Helmut Newton e che fare fotografie alla H. C. Bresson lo diverte perché è rilassante scattarle durante una passeggiata la domenica pomeriggio.

Che la sua fotografia di moda degli anni ’60 piaceva tanto, che a distanza di anni un’altra azienda gli chiede di replicarle. Che ha sempre avuto a fuoco le trasformazioni sociali stando sempre sul pezzo, sparandoci sui 6×3 l’iconografia dei nuovi fenomeni sociali che non avevamo ancora fatto in tempo a metabolizzare. E che, anche se impercettibilmente, trapelano i suoi studi di storia dell’arte che suggerisce a ogni giovane fotografo per la propria formazione.

 

È tutta questione di immaginazione. <>.

“L’immaginazione al potere” come direbbe Herbert Marcuse.





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26.11.2012 # 2767

15 | 12 | 2012
Stefano Reali: teoria e tecniche di regia televisiva

Un seminario di 4 ore

di Ilas Web Editor

Il nuovo importante evento promosso dal dipartimento video della Ilas: un seminario gratuito aperto al pubblico sulla scrittura e la regia per la televisione e per il cinema tenuto da uno dei più famosi registi italiani: Stefano Reali, autore e regista di numerose fiction RAI e Mediaset fra cui Caruso trasmessa nell'autunno 2012 e Ultimo con Raoul Bova. 
Reali ha iniziato come aiuto regista di Sergio Leone in C'era una volta in America e ha ottenuto una nomination agli Oscar con il cortometraggio EXIT nel 1987.



Stefano Reali con Lando Buzzanca, Andrea Osvart e Beppe Fiorello

Scheda sintetica
Data:
sabato 15 dicembre
Orario:
dalle ore 9,30 alle 13,00
Location evento:
Multicinema Modernissimo / Via Cisterna dell'Olio, Napoli (Metro Piazza Dante)
Quota di partecipazione: ingresso gratuito su prenotazione da effettuare tramite il seguente link





Stefano Reali con Raul Bova in una foto di scena

Un breve curriculum professionale
Stefano Reali nasce a Frosinone il 3 novembre 1957.  Si diploma al conservatorio Licinio Refice e studia composizione con il M° Domenico Guaccero.
Studia al Centro Sperimentale di Cinematografia, dove si diploma in Regia e Sceneggiatura nel 1980.
Nel 1982 è assistente alla regia in "C'era Una Volta In America" di Sergio Leone.
Nel 1985 è sceneggiatore e regista (insieme a P.Quartullo) di "EXIT", cortometraggio prodotto da RAIUNO che ottiene una NOMINATION ALL'OSCAR 1997, nella categoria "Best Live Short Film". 
Nel 1988 è sceneggiatore e regista del film "Laggiù nella giungla", terna al David di Donatello come Miglior Regista Esordiente.
Nel 1993 scrive e dirige il film TV "Una storia italiana", interpretato da Giuliano Gemma, Sabrina Ferilli, e Raoul Bova, ispirato alle imprese dei fratelli Abbagnale. Il film ha vinto il premio speciale della giuria al 33° Festival di Montecarlo. 
Reali ha messo in scena, come regista, anche opere liriche (tra cui delle prime esecuzioni assolute, come “DESCRIZIONE DELL’ISOLA FERDINANDEA”, di Francesco Pennisi, ma anche  "CAVALLERIA RUSTICANA", di Mascagni, e "IL TABARRO", di Puccini nel 1988), ed è autore e regista di teatro.  La sua commedia "OPERAZIONE" rappresentata per cinque anni di seguito in Italia, è stata messa in scena dal famoso commediografo inglese Alan Ayckbourne nel suo prestigioso Stephen Joseph Theater, in Inghilterra.  Adattando la sua stessa commedia, nel 1997 Reali scrive e dirige "IN BARCA A VELA CONTROMANO", un lungometraggio interpretato da Valerio Mastandrea, Antonio Catania, e Maurizio Mattioli, prodotto da Maurizio Totti per la Colorado film e distribuito da Medusa.
Nel 1998 Reali dirige il tv movie epico-religioso "IL QUARTO RE", scritto con Enzo De Caro e Enrico Medioli, interpretato da Raoul Bova, Maria Grazia Cucinotta, Billy Dee Williams, e prodotto dalla Titanus, in collaborazione con Beta Taurus, e Mediaset. 
Nel novembre 1998 scrive e dirige il film TV  "ULTIMO"  interpretato da Raoul Bova, Ricky Menphis, Giorgio Tirabassi, Mariano Rigillo, Emilio Bonucci, Pino Caruso.  Musiche  di Andrea ed Ennio Morricone, record di ascolto televisivo.
Nel 2002, scrive e dirige per il cinema “IL TRAMITE”, con Maurizio Mattioli, vincendo il primo premio assoluto e il premio del pubblico nei festival internazionali di Sorrento e del Salento. Il film è tuttora inedito in Italia.
Oltre ad averli scritti e diretti, Reali ha composto personalmente anche le colonne sonore dei seguenti film televisivi: “LE ALI DELLA VITA” prima e seconda parte,  (2002) con Sabrina Ferilli e Virna Lisi, record di ascolti televisivo, “I COLORI DELLA  VITA” (2003) con Alessandra Martinez, Nancy Brilli, Gabriel Garko, Giovanna Ralli, Jean Sorel), “L’UOMO SBAGLIATO”, (2005) con Beppe Fiorello, altro record di ascolti televisivo, “ERAVAMO SOLO MILLE”, (2006) con Daniele Pecci, Cristiane Filangieri, e David Coco, “LA TERZA VERITÀ” (2007) con Enzo Decaro e Bianca Guaccero, “AL DI LA DEL LAGO”, (2008)  con Kaspar Capparoni,  e “LO SCANDALO DELLA BANCA ROMANA” (2010) con Beppe Fiorello e Lando Buzzanca, in onda su RAIUNO.   Quest’ultimo ha vinto il prestigioso Fipa D’Or come Migliore Sceneggiatura e il Fipa d’Argent come Miglior Film al Festival Internazionale dell’Audiovisivo di Biarritz. Nel 2011 Reali scrive e dirige “COME UN DELFINO”, miniserie in due puntate messa in onda su Canale 5, con il 27% di share, in prima serata. Nel 2012 Reali scrive e dirige il filmTV in due puntate: “CARUSO, LA VOCE DELL’AMORE”, biopic sul celebre tenore napoletano. Il film è andato in onda il 23 e il 24 settembre su Raiuno, vincendo nettamente il record d'ascolti in entrambe le serate televisive.


Le esperienze nel settore della formazione
Nel campo della didattica e della formazione, dal 1999 al 2011, Reali  è stato docente di “Struttura della Sceneggiatura” nel corso di Scrittura Creativa RAI-SCRIPT.
Nel 1993 è docente di “recitazione per la macchina da presa” nel Laboratorio di Arti Sceniche di Roma, diretto da Gigi Proietti.
Dal 2005 al 2010 è stato docente di regia e sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano
Nel 2009 è stato docente di “Recitazione e Regia” alla Nuova Università di Cinema e Televisione
Nel 2009 è stato docente di “Teoria e Tecnica della Regia Cinematografica” alla facoltà di Scienze della Comunicazione, dell’Università “La Sapienza” di Roma.





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02.10.2012 # 2833

19 | 10 | 2012
Stefan Sagmeister,
in videoconferenza da New York.

Un evento gratuito in esclusiva per ilas.

di Ilas Web Editor

Il 19 ottobre parlerà di Graphic Design con gli studenti ilas. In videoconferenza dal suo studio di New York, un evento straordinario con una delle figure più autorevoli e interessanti fra i graphic designer contemporanei. Con base a New York, Stefan Sagmeister è autore di importanti progetti per i Rolling Stones, Aerosmith, Lou Reed, Time Warner, Museo Guggenheim, famoso soprattutto per i suoi manifesti per l'AIGA e più in generale per l'atteggiamento irriverente e umoristico che emerge dai suoi lavori.

Sarà presente un interprete per la traduzione consecutiva e per consentire agli studenti di porre domande al graphic designer austriaco.
Austriaco di nascita, Stefan si appassiona da subito al graphic design frequentando il College di Dorbin dove realizza il suo primo lavoro, una immagine fotografica per pubblicizzare una rivista, nella quale usa i corpi dei suoi colleghi studenti per formare una grande A che poi fotografa dal tetto della scuola. L'uso del corpo umano come elemento compositivo, o addirittura come tela per formare l'immagine è una caratteristica che compare spesso nel proprio lavoro e che diverrà nel tempo il manifesto del suo intero lavoro. Nel 1987 ottiene un master al Pratt Institute di New York, e nel '91 si trasferisce ad Hong Kong per lavorare alla Leo Burnett. Ritorna poi due anni dopo in America a New York per poi restarci, e consolidare il proprio stile nel quale la ricerca per gli aspetti fisici del colore (celebre la copertina del CD di H.P. Zinker "Mountains of Madness" in plastica colorata, in cui la particolare realizzazione permette di nascondere parte dell'immagine, che una volta estratta dalla custodia appare totalmente diversa) si fonde con una lettura ironica e provocatoria della realtà. 

Tra i lavori più significativi, vera e propria icona della grafica del decennio quello del manifesto AIGA del 1999 per il ciclo di conferenze a Detroit che lo ritrae nudo con le scritte incise direttamente sulla sua pelle.


Del nostro lavoro e del modo migliore per gestirlo, Stefan Sagmeister dice: “The conventional wisdom in our business is that you have to grow and keep moving to survive. We never grew, always stayed tiny, and it serves us very well over the years, allowing us to pick and choose projects, and keeping our financial independence from our clients. We actually have a rather good track record, because we do select projects carefully. Most of our ideas don’t eat dust but glimpse the light of day because we find it much more helpful to spend some serious time and effort before we start working on a project, rather than suffer through it afterwards.”



Clicca sull'immagine in basso, e vai al sito web di Sagmeister

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21.09.2012 # 2640

29 | 06 | 2012
Incontro con Jacques Séguéla







Il 29 giugno un grande evento Ilas

di Daria La Ragione

29 giugno 2012: uno di quei giorni fortunati in cui la Storia della Pubblicità bussa alla porta e ha il volto e il sorriso sornione di Jacques Séguéla.
La porta in questione è quella della Ilas, che alle star è abituata, ne ha ospitate tante da Milton Glaser a Bob Noorda, in conference call da NY o dal vivo,  e che questa volta ha superato se stessa organizzando questo incontro.
E la porta è anche quella dell'Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa, che ospita l'evento nella sua Aula Magna, piena questa volta non soltanto dei suoi studenti, ma anche dei tanti che non hanno voluto perdere questo incontro. E come si fa a non rimanere colpiti dalla gentilezza e dal fascino di questo signore che ha creato dal nulla una delle più importanti agenzie multinazionali, ha scritto libri tradotti in tutto il mondo e studiati da aspiranti pubblicitari, e ha al suo attivo un numero impressionante di campagne elettorali presidenziali vincenti, non soltanto in Francia, dove il suo contributo all'elezione di Francois Mitterrand è storia nota, ma anche in Polonia, Austria, Ungheria, Gabon, Togo, Israele.


Commercial vincitore del Leone d'oro al Festival di Cannes 2010


Dalla Star Strategy al suo ultimo "Presidente da vendere", dagli inizi senza clienti e con un ufficio in duplex alla Euro RSCG, Séguéla si racconta, risponde alle domande dalla platea, spiega la sua prospettiva sui rapporti tra pubblicità e politica, mostra filmati di campagne (sue e non solo) e dialoga con tutti raccontando cosa rende una pubblicità vincente, degna di essere ricordata.
Campagna per la rielezione di Francois Mitterrand

Ciò che colpisce maggiormente è la passione con cui racconta, lo sguardo di chi ama questo lavoro, si diverte a farlo e non ha paura di lanciarsi nelle nuove sfide che i cambiamenti tecnologici da un lato, e la crisi internazionale dall'altro, stanno già ponendo a chiunque si occupi di comunicazione.
La mattinata vola via in un attimo, eppure sono passate ore, la Storia ci saluta e per Ilas è stato davvero un piacere e un grande orgoglio aver portato a Napoli Jacques Séguéla, un altro tassello di questo preziosissimo mosaico che da anni sta componendo.

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20.09.2012 # 2626

10 | 11 | 2012
Martin Benes:
il Fotorealismo
con Adobe Illustrator

Alla ilas il 10 Novembre un Workshop tecnico: 8 ore full-immersion su iMac

di Ilas Web Editor

I migliori talenti del design si incontrano alla ilas. Il 10 novembre prossimo è la volta di Martin Benes, alla ilas con un workshop di 8 ore sull'illustrazione fotorealistica con Adobe Illustrator.
8 ore di full immersion al computer per conoscere le tecniche più avanzate del disegno vettoriale.

Dati tecnici
Data: 10 novembre
Durata: 8 ore
Orario: dalle ore 9 alle 13 / pausa pranzo/ dalle 14,30 alle 18,30
Location: Aula 2 / Centro Studi Ilas / Napoli
Tipologia: operativo / full immersion in aula informatica
Disponibilità attrezzature: 1 computer iMac per ogni partecipante
Software: Adobe Illustrator
Attestato: partecipazione
Costo: euro 121,00 iva compresa



UN CREATIVO IPERREALISTA
Martin Benes è Art Director, Digital Artist e Retoucher con una lunghissima esperienza nel campo dell'illustrazione digitale iperrealistica con i migliori software di grafica digitale come Adobe Illustrator e Photoshop. È Bēhance Official Ambassador in Italia. Le sue collaborazioni professionali lo hanno portato a lavorare in giro per il mondo con grandi marchi internazionali, ma la passione per l'insegnamento prevale spesso sugli altri impegni, tanto da aver aperto un interessantissimo blog molto visitato pieno di trucchi e tecniche per ottenere il massimo dalla grafica digitale.

IL WORKSHOP
Obiettivo del workshop è permettere ai partecipanti di acquisire le conoscenze e le abilità tecniche per realizzare ogni tipo di illustrazione fotorealistica. Partendo da un brief comune a tutti i 15 partecipanti, si lavorerà per completare l'illustrazione toccando argomenti come il tracciamento fotorealistico, le tecniche di deformazione avanzate, le sfumature trasparenti, l'uso dello strumento penna e le interazioni tra illustrator e photoshop.

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20.06.2012 # 2567

29 | 06 | 2012
ilas ospita a Napoli
Jacques Séguéla

Il 29 Giugno un Seminario Gratuito al Suor Orsola Benincasa con il grande pubblicitario.

di Ilas Web Editor

"Passando al nuovo secolo, scivoliamo da una società di massa a una società di persone, mentre la nostra comunicazione di massa vira alla comunicazione personale. Meglio: ogni cittadino è ormai in sé un medium, basta dargliene i mezzi."

Venerdì 29 giugno a Napoli, un nuovo attesissimo evento firmato ILAS - Istituto Superiore di Comunicazione - in esclusiva per l'Italia: un seminario gratuito sulla comunicazione con Jacques Séguéla. Tutto è pronto per accogliere uno dei più grandi pubblicitari nella storia della comunicazione, fondatore di Euro RSCG, una delle più importanti agenzie del mondo e autore di testi entrati ormai a far parte della letteratura di settore tra cui, solo per citarne alcuni, «Hollywood lava piú bianco» e «Presidente da vendere».



Nell'Aula Magna dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
, che ospiterà l'evento, Séguéla riprende il filo del discorso cominciato proprio nel volume "Presidente da vendere", in cui con D.P. Dégo, artista e intellettuale di grande impegno culturale e civile, traccia una straordinaria analisi della comunicazione in una inedita visione del futuro prossimo. Punto forte, dopo la proiezione del video "Le pouvoir dans la peau", sarà la forma conversatoria che coinvolgerà il pubblico e gli studenti presenti nella concezione comunicazionale di Jacques Séguéla. Dopo i saluti del Magnifico Rettore dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, il professore Lucio D'Alessandro e gli interventi introduttivi di Maddalena della Volpe, docente di Comunicazione Strategica all'UNISOB e Fulvio Iannucci e Bruno Ballardini, docenti di Comunicazione Ilas, si entrerà nel vivo dell'evento che si prefigura ricco di momenti particolarmente interessanti. Sarà presente anche Fausto Lupetti, illuminato editore di comunicazione che ha contribuito alla realizzazione dell'evento.




Bob Noorda, Milton Glaser, Gavino Sanna, Annamaria Testa e a breve Jacques Séguéla sono tra i nomi in assoluto più prestigiosi e rappresentativi del panorama mondiale dell'advertising. Noi di ILAS siamo davvero orgogliosi di essere riusciti a ospitarli a Napoli, insieme a decine di altri professionisti della comunicazione, in esclusiva per i nostri studenti e a beneficio di tutta la comunità di esperti del settore che, gratuitamente, hanno potuto incontrarli nel corso di questi anni. Non a caso Ilas si è aggiudicata anche quest'anno il Golden School Trophy, il premio per la migliore scuola di comunicazione in Italia nell'ambito del XI Spot School Award - Premio Internazionale del Mediterraneo: un riconoscimento e un incoraggiamento agli sforzi della nostra scuola per offrire sempre il massimo ai propri studenti.


La copertina del famoso libro di Jacques Séguéla "Non dite a mia madre che faccio il pubblicitario... Lei mi crede pianista in un bordello".



Appuntamento venerdì 29 giugno alle ore 9.00 presso l'Aula Magna dell'Università degli studi Suor Orsola Benincasa - C.so Vittorio Emanuele, 292 - Napoli per l'evento dell'anno promosso da ILAS: Jacques Séguéla a Napoli.
La prenotazione on line è già attiva, segui il link per riservare gratuitamente un posto.


Segui l'evento su Facebook >>


Si ringraziano per la collaborazione:

unisob


lupetti


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20.06.2012 # 2470

29 | 06 | 2012
ilas ospita a Napoli
Jacques Séguéla

Il 29 Giugno un Seminario Gratuito al Suor Orsola Benincasa con il grande pubblicitario.

di Ilas Web Editor

"Passando al nuovo secolo, scivoliamo da una società di massa a una società di persone, mentre la nostra comunicazione di massa vira alla comunicazione personale. Meglio: ogni cittadino è ormai in sé un medium, basta dargliene i mezzi."

Venerdì 29 giugno a Napoli, un nuovo attesissimo evento firmato ILAS - Istituto Superiore di Comunicazione - in esclusiva per l'Italia: un seminario gratuito sulla comunicazione con Jacques Séguéla. Tutto è pronto per accogliere uno dei più grandi pubblicitari nella storia della comunicazione, fondatore di Euro RSCG, una delle più importanti agenzie del mondo e autore di testi entrati ormai a far parte della letteratura di settore tra cui, solo per citarne alcuni, «Hollywood lava piú bianco» e «Presidente da vendere».



Nell'Aula Magna dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
, che ospiterà l'evento, Séguéla riprende il filo del discorso cominciato proprio nel volume "Presidente da vendere", in cui con D.P. Dégo, artista e intellettuale di grande impegno culturale e civile, traccia una straordinaria analisi della comunicazione in una inedita visione del futuro prossimo. Punto forte, dopo la proiezione del video "Le pouvoir dans la peau", sarà la forma conversatoria che coinvolgerà il pubblico e gli studenti presenti nella concezione comunicazionale di Jacques Séguéla. Dopo i saluti del Magnifico Rettore dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, il professore Lucio D'Alessandro e gli interventi introduttivi di Maddalena della Volpe, docente di Comunicazione Strategica all'UNISOB e Fulvio Iannucci e Bruno Ballardini, docenti di Comunicazione Ilas, si entrerà nel vivo dell'evento che si prefigura ricco di momenti particolarmente interessanti. Sarà presente anche Fausto Lupetti, illuminato editore di comunicazione che ha contribuito alla realizzazione dell'evento.




Bob Noorda, Milton Glaser, Gavino Sanna, Annamaria Testa e a breve Jacques Séguéla sono tra i nomi in assoluto più prestigiosi e rappresentativi del panorama mondiale dell'advertising. Noi di ILAS siamo davvero orgogliosi di essere riusciti a ospitarli a Napoli, insieme a decine di altri professionisti della comunicazione, in esclusiva per i nostri studenti e a beneficio di tutta la comunità di esperti del settore che, gratuitamente, hanno potuto incontrarli nel corso di questi anni. Non a caso Ilas si è aggiudicata anche quest'anno il Golden School Trophy, il premio per la migliore scuola di comunicazione in Italia nell'ambito del XI Spot School Award - Premio Internazionale del Mediterraneo: un riconoscimento e un incoraggiamento agli sforzi della nostra scuola per offrire sempre il massimo ai propri studenti.


La copertina del famoso libro di Jacques Séguéla "Non dite a mia madre che faccio il pubblicitario... Lei mi crede pianista in un bordello".



Appuntamento venerdì 29 giugno alle ore 9.00 presso l'Aula Magna dell'Università degli studi Suor Orsola Benincasa - C.so Vittorio Emanuele, 292 - Napoli per l'evento dell'anno promosso da ILAS: Jacques Séguéla a Napoli.
La prenotazione on line è già attiva, segui il link per riservare gratuitamente un posto.


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Si ringraziano per la collaborazione:

unisob


lupetti


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27.03.2012 # 2534

22 | 03 | 12
Thank you
Mr. Glaser

L' incontro del maestro del Graphic Design con gli studenti ilas

di Ilas Web Editor

Uno straordinario successo di pubblico ed un grande entusiasmo hanno caratterizzato l'evento speciale voluto da ILAS per incontrare il grande maestro del graphic design Milton Glaser il 22 marzo. Direttamente dal suo studio di New York, Glaser ha tenuto una appassionante conference call nella quale ci ha raccontato dei suoi più recenti progetti, alcuni presentati in esclusiva per noi, offrendoci la possibilità di conoscere uno fra i più autorevoli punti di vista su temi quali il rapporto tra arte e design, il futuro delle nuove tecnologie e il modo in cui queste possono arricchire l'esperienza di progetto di un graphic designer.

 

 

In occasione dell'incontro Mr. Glaser ci ha regalato in anteprima per l'Italia le pagine più significative del suo nuovo libro in uscita per il prossimo marzo. http://www.miltonglaser.com/miraculous/ . Ha poi risposto alle molte domande degli studenti offrendo consigli tecnici e suggerimenti senza tralasciare nessun dettaglio. Il tempo a nostra disposizione è volato in un attimo. Giusto lo spazio per i saluti e i ringraziamenti, e per uno speciale in bocca al lupo agli studenti ILAS dal grande Maestro. Una giornata incredibile, un incontro che non mancherà di lasciare il segno ancora per molto tempo. Arrivederci al prossimo indimenticabile evento.


Alcuni dei lavori più conosciuti

MILTON GLASER
Per molti, Milton Glaser è l'incarnazione stessa del graphic design americano durante tutta la seconda metà di questo secolo. La sua presenza e l'impatto sulla professione a livello internazionale ancora oggi è semplicemente formidabile. Immensamente creativo e articolato, è un uomo moderno, un designer-illustratore di una razza rara, che porta una profondità di comprensione e pensiero concettuale, combinata con una ricchezza diversificata del linguaggio visivo nel suo lavoro.

Nato nel 1929, Milton Glaser ha studiato presso la Scuola Superiore di Musica e Arte e il Cooper Union School of Art di New York. Grazie ad una borsa di studio Fulbright, ha vissuto e studiato all'Accademia di Belle Arti di Bologna per un anno, collaborando tra gli altri, con il grande maestro Giorgio Morandi. Ha co-fondato il rivoluzionario Pushpin Studios nel 1954, ha fondato il New York Magazine con Clay Felker nel 1968, quindi lo studio Milton Glaser, Inc. nel 1974; ha collaborato con Walter Bernard nel 1983 per formare il gruppo WBMG. Durante la sua straordinaria carriera, Glaser è stato un prolifico creatore di manifesti e stampe. Le sue opere sono esposte in mostre collettive e personali in tutto il mondo, i suoi lavori sono nelle collezioni permanenti di molti musei, tra cui il Museum of Modern Art, New York; The Israel Museum, Jerusalem; The Chase Manhattan Bank, New York; the National Archive, lo Smithsonian Institute, Washington, D.C., il Cooper Hewitt National Design Museum, New York.

Glaser è anche un noto designer grafico e architettonico, con un corpo di lavoro che va dal famosissimo I LOVE NEW YORK al logo iconico per completare i programmi grafici e decorativi per i ristoranti del World Trade Center di New York, passando per un'infinita quantità di lavori tutti di grande prestigio. Glaser rimane indiscutibilmente una figura influente sia nel campo della progettazione grafica che nelle comunità dell'istruzione continuando tutt'oggi a contribuire con saggi e ampie interviste rilasciate sul design e la grafica. Tra i numerosi premi nel corso degli anni, ha ricevuto nel 2004 il Lifetime Achievement Award dallo Smithsonian Cooper-Hewitt, National Design Museum, "Per il suo profondo e significativo contributo a lungo termine alla pratica contemporanea del design". Nel 2009 riceve dal Presidente Americano Obama la National Medal of Arts, vinta per la prima volta da un graphic designer.

Il sito web Ufficiale


In questo video, Milton Glaser si racconta, parlando di sé, del mestiere di graphic designer, delle tecniche, delle aspirazioni, del futuro. Un interessantissimo contributo dal suo studio a New York.







L'evento sarà disponibile online con i sottotitoli per i soli studenti ilas a partire dal 15 aprile.

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