
Claudia Rocchini, la ritrattista degli animali, espone nella rassegna Animal Emotion
Nella suggestiva location di Mondofo, la mostra che documenta, attraverso numerosi capolavori, come la rappresentazione degli animali abbia trovato ampia diffusione nell’arte
di Marco Maraviglia
Chi è Claudia Rocchini
È giornalista e fotografa professionista con esperienze allargate anche nel campo del marketing e comunicazione intraprese con grandi enti.
Per otto anni ha lavorato con Editrice Reflex: facendo interviste, gestendo rubriche e come Social Media Manager.
Docente di fotografia per grandi aziende e da oltre dieci anni tiene corsi di fotografia naturalistica in Parchi faunistici dedicati alla protezione e al recupero di specie a rischio di estinzione.
Nel 2014 pubblica per Rizzoli "I segreti dell'Oasi", (200 fotografie, 240 pagine) con prefazione di Ermanno Olmi.
Gli scatti realizzati a Vito, gatto con protesi alle zampe posteriori, sono stati ripresi dalla stampa di tutto il mondo, diventando nel 2020 la copertina del libro "Vito il gatto bionico" - Il Battello a Vapore, Mondadori Libri.
Specializzata in avifauna in volo e in ritrattistica, felina e non.
Non sono giocattoli
«Non sono giocattoli!» è il monito che alcuni genitori illuminati fanno ai propri figli quando desiderano un cane o un gatto o notano che ci giocano in maniera non appropriata.
Non sono giocattoli ma fanno parte della famiglia che li adotta. A volte sembra che siano loro il fulcro, l’anima della casa. Ci osservano, si avvicinano in cerca di una carezza o un grattino, emettono a volte guaiti spaventandoci, accorriamo da loro trovandoli accanto al loro cencio preferito perché vogliono condividere un po’ di gioco insieme. Hanno un’aurea che gli umani più affezionati percepiscono; mentre camminano è come se lasciassero una scia di polvere magica e invisibile che diffonde amore, benessere. Se stiamo male o semplicemente preoccupati, depressi, infelici, diventano la nostra ombra o si accucciano sulle gambe. Perché ascoltano le energie.
Non sono giocattoli. E, quando entrano nelle nostre case, divengono un patrimonio affettivo di cui non si può più rinunciare.
Da bimbi ci insegnano a riconoscere gli animali, i loro versi, ci raccontano favole con animali protagonisti, i cartoni animati stessi ci accompagnano nell’infanzia. E poi a scuola, parte della didattica è basata sull’insegnamento della vita animale. É del tutto naturale l’amore per loro: cresce insieme a noi.
- C. R.
La presenza degli animali nella storia è tracciata da testimonianze fotografiche e opere d’arte. Matisse immortalato nello studio con le sue colombe bianche da H. C. Bresson. Patty Smith ritratta da Robert Mapplethorpe col suo “tuxedo cat” (gatto in smoking, così li chiamano in Inghilterra i gatti con i “calzini” bianchi). E poi ancora Hermann Hesse, Dalì, Freddie Mercury, Karl Lagerfeld, Picasso, Klimt, Andy Warhol e tantissimi altri personaggi hanno condiviso parte della loro vita con un cane o un gatto lasciando un universo iconografico non sempre qualitativamente soddisfacente perché spesso si tratta di istantanee, foto casuali che purtroppo non rendono onore, ritrattisticamente parlando, a quei momenti intimi.
Animal Emotion
La pittura ci ha tramandato ulteriori testimonianze della presenza di animali domestici, che ci restituiscono atmosfere goliardiche, o romantiche, allegoriche ecc. Dalle civiltà più antiche, come quella egiziana in cui il gatto era particolarmente venerato, o i mosaici pompeiani, fino a giungere ai giorni nostri, si nota come cani e gatti siano parte non sempre marginale nella vita umana e quindi nell’arte.
Il progetto espositivo ANIMAL EMOTION, accoglie un evento unico nel suo genere che documenta, attraverso numerosi capolavori, come la rappresentazione degli animali abbia trovato ampia diffusione nell’arte.
La mostra “trasforma” lo storico Complesso Monumentale di S. Agostino, nel cuore del borgo di Mondolfo, in un ideale “zoo artistico” che consente al visitatore di comprendere come l'animale abbia da sempre avuto un ruolo fondamentale nella grande pittura antica e nel vissuto umano quotidiano.
Divisa in tre sezioni, c’è quella con le fotografie di Claudia Rocchini.
Le fotografie di Claudia Rocchini. Tanta psicologia ed empatia
Ritrarre cani e gatti è forse il tipo di specializzazione fotografica più difficile. Perché questi individui pelosi non si mettono in posa a comando. Si muovono rapidamente, sono imprevedibili davanti all’obiettivo, non sono loro a dover capire qual è l’aspetto che devono mostrare mettendosi in posa, ma devi essere tu fotografo a coglierne la personalità. Che è diversa per ognuno.
Bisogna essere un po’ animali dentro, nell’accezione migliore del termine, per entrare in sintonia con loro. Leggende su San Francesco, che aveva il dono di essere “sentito” dagli animali, non è una roba poi tanto mistica. Perché esistono umani che riescono a stabilire una forte empatia con gli animali, senza assoggettarli, inserendosi con rispetto sulla loro stessa lunghezza d’onda.
Claudia Rocchini realizza shooting fotografici che durano non meno di due ore. Gli umani che le chiedono di ritrarre i loro amici pelosi, sanno che il risultato sarà sempre ineccepibile per quel suo modo di rapportarsi. Quel suo sesto senso del tipo “vedo animali che parlano”, ribaltando la famosa frase del cult movie con Bruce Willis.
Claudia non lascia cadere dalle braccia dell’umano un cagnolino per dare l’idea che salti come in una famosa foto di Elliott Erwitt, attende che qualcosa accada. Per catturare l’attenzione su di sé, a volte miagola o abbaia. Talvolta abbraccia il cane da ritrarre e gli sussurra dolcemente all’orecchio trasmettendogli serenità, complicità. Un po’ come Robert Redford in “l’uomo che sussurrava ai cavalli” che fece tornare Pilgrim il cavallo che era stato prima dell’incidente.
Tengo corsi di pet photography mentoring, one to one, in video call. … I corsi sono basati su una parola chiave: consapevolezza. … Si tratta di mettere in pratica un mix di competenze tecniche di ripresa, di osservazione e conoscenza del comportamento dell’animale per poterne capire l’umore e prevederne i movimenti. É inoltre fondamentale imparare a sviluppare la nostra intelligenza emotiva in ogni declinazione delle sue abilità cioè la capacità di riconoscere, distinguere, etichettare e gestire le emozioni del soggetto animale che abbiamo di fronte.
L’obiettivo è utilizzare la fotografia come strumento di rivelazione delle personalità, per fotografare non solo ciò che si vede, ma principalmente ciò che si “sente”.
- C. R.
La tecnica di Claudia Rocchini
Non usa flash per non arrecare disturbo ai soggetti, solo luci continue con tre o cinque soft box e una giraffa. Scatta a raffica. Si accorge subito se l’animale è stressato e, in tal caso, sospende per un po’ la seduta. A volte chiede al “papà” umano di entrare sul set per abbracciare il suo amico per tranquillizzarlo, ma approfitta per tirare alcuni scatti che risultano intensi, intimi.
Sul sito di Claudia Rocchini ci sono testimonianze strepitose di allevatori, veterinari, privati che descrivono in maniera entusiasta il suo modo di lavorare e la soddisfazione dei risultati raggiunti delle immagini scattate ai loro cani e gatti.
Qualsiasi foto che presento al cliente deve riflettere la personalità del soggetto, scatto solo se c’è quel particolare emotivo che rende l’animale non solo un gatto o un cane qualsiasi, ma QUEL gatto e QUEL cane che l’umano riconoscerà come suo. Cerco un mix di pose classiche e giocose, il cliente di solito quando visiona i provini ha l’imbarazzo della scelta. Sono anche solita fare vedere gli scatti che non ho scelto perché magari ce n’è qualcuno con una posa o un’espressione tipica dell’animale cui il cliente è particolarmente affezionato, e che io non posso conoscere, perché non è il mio animale.
ANIMAL EMOTION, il mondo animale tra arte, recupero e vita
Mondolfo, Complesso Monumentale S. Agostino
19 Dicembre 2021 – 16 Gennaio 2022
Comune di Mondolfo
Ufficio Cultura
Tel. 0721.939218
PAM – Pro Arte Mondolfo
Ufficio stampa
Maria Chiara Salvanelli Press Office & Communication
+39 333 4580190
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