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Milano | Roy Lichtenstein | Meditations on Art
Fino al 03/10/2010
Realizzata in collaborazione con The Roy Lichtenstein Foundation e prodotta dalla Triennale di Milano e da Alphaomega Art, in collaborazione con il Comune di Milano,la mostra di Roy Lichtenstein si preannuncia come uno degli eventi artistici di maggior richiamo del 2010. Curata da Gianni Mercurio, la mostra prevede l'esposizione di più di 100 opere, la maggior parte di grande formato e numerosi disegni, collages e sculture provenienti da importanti collezioni pubbliche e private come Ludwig Museum di Colonia, il Ludwig Forum di Aachen, il Louisiana Museum di Copenaghen, il Whitney Museum e il Gugghenheim Museum di New York, il Moderner Kunst Museum di Vienna, the Broad Art Foundation di Los Angeles. Mercurio, il curatore, noto per aver firmato inoltre alla Triennale di Milano grandi mostre antologiche dedicate ad Andy Warhol, Keith Haring, Jean-Michel Basquiat, ha organizzato una retrospettiva di Lichtenstein che è una sorta di sunto magistrale tra tutte le opere che l'artista ha realizzato ispirandosi all'arte moderna. Si tratta di un aspetto che per la prima volta viene messo in luce delle opere di Lichtenstein, evidenziando il debito che il post moderno ha nei confronti dell'arte moderna e contemporanea in generale, cosa che si può benissimo vedere nelle rielaborazioni di Picasso, Matisse, Monet, Cézanne, Léger, Marc, Mondrian, Dalì, Carrà, in cui l'arte viene ridotta ad oggetto stampato e commercializzato. Ci sono poi le opere ispirate al Cubismo, all'Espressionismo, al Futurismo, al Modernismo degli anni '30, all'astrazione minimalista, all'Action Painting, e ai generi del paesaggio e della natura morta. Egli fa un sunto di tutto e ce lo ripropone rielaborato nella sua magnifica concezione artistica, seppur quasi mercificato. In fondo questo è l'aspetto più importante della pop art.