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Berlino | Alighiero e Boetti | Insicuro Noncurante
Fino al 01/04/2010
La galleria Sprüth Magers di Berlino ospita le opere di Alighiero e Boetti risalenti al periodo 1966-1975. Si possono ammirare numerosi schizzi originali, cartoline, lettere e numerose copie e le grandi opere appartenenti alla sua produzione. Alighiero Boetti ( Torino 1940, Roma, 1994) era autodidatta. Entrò presto a far parte del movimento dell'Arte Povera sdoppiandosi in due negli anni '70 e diventando Alighiero e Boetti. Questo rappresenta la dicotomia presente tra la società e l'artista, la contrapposizione tra individuo e società, ordine e disordine, la crisi d'identità dell'artista nei confronti di se stesso. Nella sua vita artistica si è occupato di disegno industriale, di serie di riproduzioni a china di oggetti fra cui microfoni, cineprese e macchine fotografiche. Ha compiuto esperimenti con gesso, masonite, plexiglas ed elementi luminosi. Sin dall'inizio della sua carriera ha utilizzato materiali come extra-artistici e industriali, come l'eternit, il ferro, il legno, il tessuto mimetico e le vernici a smalto. Si dedica poi anche ai ricami ispirati all'attualità e ai viaggi. Presenti in questa mostra 81 fogli numerati e gran parte delle cartoline postali a disegni geometrici e matematici, con gli arazzi e le mappe del mondo che lo hanno contraddistinto. Alighiero e Boetti è uno dei massimi esponenti dell'Arte Povera e Concettuale ed è tra gli artisti italiani il più originale e influente a livello internazionale. Dal 1990 al 1994 si occupò dei fregi per la Biennale fino ai grandi tappeti Kilim e tutta la sua opera confluì nella scultura autoritratto "Mi fuma il cervello".