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Mostre ed eventi // Pagina 163 di 231
11.07.2010 # 1519
Roma | Mimmo Jodice

Ilas Web Editor //

Roma | Mimmo Jodice

Fino al 11/07/2010

Inaugurata il 9 aprile 2010 a Palazzo delle Esposizioni di Roma e una settimana dopo a Parigi, presso la Maison Européenne de la Photographie, la grande retrospettiva dedicata a Mimmo Jodice, ricalca i cinquant’anni della sua carriera di fotografo. In mostra circa 180 fotografie, scattate tra il ’64 e il 2009, in bianco e nero, quasi tutte stampate a mano da Jodice. Il fotografo napoletano ha cominciato per caso la sua carriera di fotografo, grazie ad un regalo che gli fece un signore quando era un ragazzo poverissimo, nato e vissuto fino a quel momento nel quartiere popolare della Sanità, a pochi metri dal Museo Archeologico nazionale. Il regalo consisteva in due bacinelle, una lampadina rossa e un proiettore di cui l’ignaro benefattore non sapeva che farsene. Da allora è stato citato nelle più grandi antologie di fotografia del mondo. Dagli anni 70 Jodice smette di fotografare le persone, per la delusione cocente di non poter trasformare la società. Dopo quegli anni pieni di speranza e di lotte, dopo aver fotografato soggetti all’interno di manicomi, di ospedali, in mezzo alla strada, ma anche la Napoli post colera, Jodice ha spostato l’obiettivo verso soggetti non umani, viaggiando per il mediterraneo in cerca delle vestigia di un passato ancora ricorrente. Il leit motive di tutte le sue opere resta la sperimentazione di nuove tecniche, la ricerca di un nuovo linguaggio e la connotazione di atemporalità di ogni sua immagini. Il prossimo obiettivo sarà quello di fotografare il vuoto, che, a detta dell’autore sarà un vuoto mai visto prima, non perché non esista, ma perché non siamo in grado di vederlo. La mostra è curata da Ida Giannelli e Daniela Pancioni ed è organizzata secondo i seguenti cicli: Sperimentazioni (1964–1978), Figure del sociale (1969–1977) Riconsiderazioni (1978–2003), Mediterraneo (1986–1995), Eden (1994–1997), Mare (1998–2002).

18.07.2010 # 1486
Roma | Mimmo Jodice

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Modena | Pagine da un bestiario fantastico | Disegno italiano nel XX e XXI secolo

Fino al 18/07/2010

 


Si apre, presso la Galleria Civica di Modena, una bellissima e intrigante mostra dedicata al disegno italiano contemporaneo e in modo particolare alle illustrazioni ritraenti bestie immaginarie. Questo approccio artistico trova il suo humus nei bestiari medievali e ha suggestionato moltissimi artisti che fino ad oggi hanno reintrepretato attraverso la loro fantasia e immaginazione tali esseri impossibili. Il tutto sotto forma di miniati, dipinti, descrizioni e racconti al centro delle espressioni artistiche, letterarie e poetiche, che hanno dato vita a storie ambientate nell'acqua, nell'aria, e in terra in bilico fra leggenda e realtà. Vedremo grifoni, unicorni, draghi, mostri marini, creature nate dalla fantasia degli artisti e in qualche modo legate alle vicende raccontate, scritte o ascoltate. Suggestioni fantastiche che da sempre hanno fatto leva sull'immaginario artistico, come rappresentazione di un mondo altro e di una realtà inafferrabile ma esistente in qualche remoto universo della mente. Un esempio di letteratura di questo tipo è dato dal Manuale di zoologia fantastica di Jorge Luis Borges, un giardino zoologico e mitologico che ospita sfingi,

grifi e centauri in luogo di leoni e giraffe, e dove albergano creature nate per combinazione tra realtà e fantasia che è anche esemplificativo del percorso espositivo. Ci sarà anche un'ampia sezione dedicata agli autori giovani. In particolare la mostra si snoda attraverso alcune macrocategorie: l'animale come elemento della natura, l'animale come simbolo, l'animale come figura mitologica e l'animale come metamorfosi. Gli autori presenti: Afro, Franco Angeli, Arcangelo, Gianfranco Asveri, Enrico Baj, Roberto Barni,

Gianfranco Baruchello, Margherita Benassi, Davide Benati, Simone Berti, Romolo Bertini, Alighiero Boetti, Alessio Bogani, Luca Caccioni, Andrea Capucci, Sauro Cardinali, Bruno Ceccobelli, Andrea Chiesi, Claudia Collina, Claudio Costa, Enzo Cucchi, Sandro Chia, Pirro Cuniberti, Sergio Dangelo, Enrico Della Torre, Giorgio de Chirico, Fortunato Depero, Ericailcane + Stefano Ricci, Ferruccio Ferrazzi, Rina Ferri, Lucio Fontana, Attilio Forgioli, Helga Franza, Omar Galliani, Mimmo Germanà, Stefano Grasselli, Carlo Guarienti, Giuliano Guatta, Abel Herrero, Luca Lanzi, Leoncillo, Osvaldo Licini, Claudia Losi, Vittorio Magnani, Luigi Mainolfi, Giuseppe Maraniello, Marino Marini, Amedeo Martegani, Alberto Martini, Fausto Melotti, Mario Merz, Albano Morandi, Mila Nigro, Gastone Novelli,

Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Pino Pascali, Simone Pellegrini, Chiara Pergola, Cesare Peverelli, Vettor Pisani, Piero Pizzi Cannella, Concetto Pozzati, Mario Pozzati, Mario Raciti, Davide Rivalta, Gianni Ruffi, Alberto Savinio, Mario Schifano, Pio Semeghini, Laura Serri, Gino Severini, Francesco Simeti, Mario Sironi, Wainer Vaccari, Pompeo Vecchiati, Alberto Zamboni. Da segnalare, infine, la mostra di Giovanni Lami dal titolo 100.000 filters, ospitata a Palazzo Santa Margherita, un'istallazione realizzata per Area Progettoche a partire dal 2009, grazie alla collaborazione con il circuito GAI, interessa tutto il territorio nazionale. L'installazione resterà fino al prossimo 16 maggio

 

18.07.2010 # 1429
Roma | Mimmo Jodice

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Firenze | Giorgio De Chirico | Uno sguardo nell'invisibile

Fino al 18/07/2010

A Palzzo Strozzi di Firenze, si apre una retrospettiva completa sulla figura e sulle opere di Giorgio De Chiroco, basata anche sull'inflkuenza che l'artista ebbe su pittori come Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Max Ernst, René Magritte e Balthus. Oltre a presentare le migliori opere del periodo metafisico, attraverso più di 100 opere, la mostra racconta il segno lasciato da Giorgio De Chirico sui pittori che fecero propria la sua lezione spianando la strada verso una nuova strada pittorica, artistica e concettuale che portò al dadaismo, al surrealismo, al realismo magico e al Neoromanticismo, come Niklaus Stoecklin, Arturo Nathan, Pierre Roy e Alberto Savinio. Il titolo della mostra riflette in peieno una frase di De Chirico, in cui l'artista sostiene che il compito dell'arte non è rappresentare la realtà così come si vede, ma essa può «far vedere ciò che non si può vedere». L'arte può trasmettere e ricreare emozioni, ma può anche installare in chi guarda, attraverso un sofisticato sistema di scelta e di riproduzione delle immagini, le stesse intuizioni sperimentate dall'artista sul significato profondo del mondo e delle cose. Importante il percosro che palazzo Strozzi dedica ai bambini, sancito dal legame che il Museo, per ogni evento ospitato, sancisce tra Arte e Scienza. Le opere provengono da raccolte private e dai più grandi musei del mondo e i curatori Paolo Baldacci e Gerd Roos, si sono occupati anche della mostra monografica dedicata a De Chirico nel 2007 a Padova, e inoltre Guido Magnaguagno, fra i curatori della mostra Arnold Böcklin, Giorgio de Chirico, Max Ernst tenutasi nel 1998 a Zurigo, Monaco e Berlino.

16.07.2010 # 1640
Roma | Mimmo Jodice

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Milano | Jake and Dinos Chapman

Fino al 16/07/2010

Alla galleria ProjectB di Milano in mostra l’arte sanguinaria e da incubo dei fratelli Chapman. Inglesi, diplomati al Royal College of Art di Londra, espongono la loro arte da brivido. The sun will shine brightly on your rotting corpse whilst your bones glimmer in the moonlight ovvero Il sole splenderà brillante sul vostro cadavere marcio mentre le vostre ossa risplendono al chiaro di luna. Per farla breve, come titolato anche dal Venerdì di Repubblica, “l’arte shok dei pinguini sanguinari e infelici”. Ecco quindi il placito Unhappy feet in cui i due fratelli raffigurano un pianeta dove Artide e Antartide si sono riuniti e sono abitati da pinguini terribili, che divorano gli orsi, balene e trichechi e li massacrano. Del resto, tipico dei due artisti è stato, sin dall’inizio, l’infrangere diversi tabù infantili. Dai manichini che rappresentano bambini con al posto delle bocche e dei nasi, vagine e falli in erezione alla lettura capovolta dei pinguini del film d’animazione Happy feet, ai bassorilievi con teschi di Skull Panel, ai disegni di corpi squartati di Exquisite Corpse. Per stomaci forti, attraverso l’estetizzazione dell’orrore, la violenza, la manipolazione genetica in tutte le forme artistiche (acqueforti, istallazioni, disegni, pittura, scultura) e con numerosi riferimenti alla storia dell’arte. Curioso, mostruoso, grottesco, ma al contempo, fa riflettere e vien voglia di approfondire tutto. I due fratelli, oltre ad avere fatto mostre in tutto il mondo ( erano anche a Barock, Museo Madre, Napoli 2009 – 2010), hanno vinto il prestigioso Premio Turner nel 2003.

15.07.2010 # 1652
Roma | Mimmo Jodice

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Bologna | mostra Illustratori Italiani - Annual 2010

Fino al 15/07/2010

La mostra Illustratori italiani-Annual 2010 ( già recensito sul sito e sul blog Ilas nella categoria libri) diventa itinerante! Dopo il debutto presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, la mostra si fermerà a Bologna presso il Pub Pub Mutenye, storica birreria di via del Pratello, ospiterà quattordici delle centocinque illustrazioni selezionate per la mostra: Emiliano Ponzi, Victor Togliani, Lorenzo Petrantoni, Beppe Giacobe, Giulia Ghigini, Pierluigi Longo, Giorgio Baroni, Alberto Ruggieri, Daniela Murgia Ariana Papini, Arianna Vairo, Paolo D’Altan, Gaia Stella Desanguine, Carlo Stanga. La gallery dei selezionati all’Annual 2010 è già disponibile on line, mentre a Bologna si possono adesso ammirare da vicino le opere realizzate per questo bellissimo raccoglitore del meglio dell’Illustrazione italiana di oggi. La mostra è realizzata in collaborazione con gli editori dell’Annual 2010, Fausto e Daniele Lupetti

12.07.2010 # 1307
Roma | Mimmo Jodice

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New York | Die Neue Typographie

Fino al 12/07/2010

Al Moma di New York non perdetevi un'interessante mostra dedicata al mondo della tipografia tra gli anni '20 e '30 del secolo scorso. In mostra manifesti, libri, riviste, depliant, biglietti realizzati dal movimento Die Neue Typographie che ha portato alla ribalta la grafica e il design dell'informazione presso le avanguardie artistiche dell'Europa dell'Est. L'esposizione di queste opere grafiche, incluse anche piccole opere artistiche è tratta dalla collezione ricchissima che il Moma ha delle opere russe, tedesche, olandesi e dalla grafica cecoslovacca, quindi riflette in maniera precisa e aderente anche l'arte del periodo su citato. La New Typographie, rispondente ad un nuovo tipo di design modernista, rifiutava la suddivisione tradizionale in colonne simmetriche e ri-organizzava lo spazio come se fosse stato uno campo vuoto in cui i blocchi stampati e le illustrazioni, in un vero e proprio fotomontaggio, potevano essere disposti in maniera armoniosa e in composizioni asimmetriche ma significanti. Si parte dalle correnti nella Russia dei Soviet, fino al Bahaus di Weimar. Il designer Jan Tschichold codifica tutti gli orientamenti più significativi di quel periodo che ha cambiato profondamente il mondo della tipografia influenzando moltissimo le arti visive, cosa che viene anche spiegata nel suo libro Die Neue Typographie (1928). La mostra è organizzata da Juliet Kinchin e Aidan O'Connor ed è ospitata presso il dipartimento di Architettura e Design del Moma.

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