

Daria La Ragione //
WASSILY KANDINSKY. Dalla Russia all'Europa
a Pisa fino al 3 febbraio 2013
Dal 13 ottobre 2012 al 3 febbraio 2013, circa cinquanta opere del maestro russo, padre dell’astrattismo, provenienti dal Museo di Stato di San Pietroburgo e da altri importanti musei russi, consentiranno di percorrere il cruciale ventennio compreso tra il 1901 ed il 1921.
Dopo le mostre dedicate a Chagall, a Mirò e a Picasso che hanno portato a Pisa oltre 250.000 visitatori in tre anni, BLU | Palazzo d’arte e cultura apre le sue porte, dal 13 ottobre 2012 al 3 febbraio 2013, all’arte di WASSILY KANDINSKY.
La rassegna presenterà un Kandinsky inedito per l’Italia, attraverso cinquanta opere, appartenenti al periodo russo del padre dell’astrattismo, ascrivibile tra il 1901 e il 1921, anno in cui fu costretto ad abbandonare per sempre la Russia Sovietica, che pure aveva sostenuto nei primi anni della rivoluzione, per accettare l’incarico offertogli da Walter Gropius di dividere con Paul Klee l’insegnamento al Bauhaus.
I capolavori di Kandinsky, provenienti dal Museo di Stato di San Pietroburgo e da altre importanti istituzioni pubbliche russe (come il Primorskaya State Picture Gallery di Vladivostok, il Museum Complex of Tiumen Region di Tiumen, il Vrubel Region Museum of Fine Arts di Omsk, il Surikov Art Museum di Krasnoyarsk, lo State Art Museum di Nizhny Novgorod, lo State Museum of Fine Arts of the Tatarstan Republic, Kazan), oltre che dal Centre Pompidou di Parigi e da collezioni private, ricostruiranno la storia e le origini della sua arte e saranno messi a confronto con i dipinti di altri membri dell’avanguardia tedesca e russa di inizio ‘900 (Gabriele Munter, Alexej Jawlensky, Marianne Werefkin e Arnold Schonberg) e con manufatti dell’arte popolare russa.