alexa
Mostre ed eventi // Pagina 116 di 231
30.10.2012 # 2725
WASSILY KANDINSKY. Dalla Russia all'Europa

Daria La Ragione //

WASSILY KANDINSKY. Dalla Russia all'Europa

a Pisa fino al 3 febbraio 2013

Dal 13 ottobre 2012 al 3 febbraio 2013, circa cinquanta opere del maestro russo, padre dell’astrattismo, provenienti dal Museo di Stato di San Pietroburgo e da altri importanti musei russi, consentiranno di percorrere il cruciale ventennio compreso tra il 1901 ed il 1921.
Dopo le mostre dedicate a Chagall, a Mirò e a Picasso che hanno portato a Pisa oltre 250.000 visitatori in tre anni, BLU | Palazzo d’arte e cultura apre le sue porte, dal 13 ottobre 2012 al 3 febbraio 2013, all’arte di WASSILY KANDINSKY.
 
La rassegna presenterà un Kandinsky inedito per l’Italia, attraverso cinquanta opere, appartenenti al periodo russo del padre dell’astrattismo, ascrivibile tra il 1901 e il 1921, anno in cui fu costretto ad abbandonare per sempre la Russia Sovietica, che pure aveva sostenuto nei primi anni della rivoluzione, per accettare l’incarico offertogli da Walter Gropius di dividere con Paul Klee l’insegnamento al Bauhaus.
I capolavori di Kandinsky, provenienti dal Museo di Stato di San Pietroburgo e da altre importanti istituzioni pubbliche russe (come il Primorskaya State Picture Gallery di Vladivostok, il Museum Complex of Tiumen Region di Tiumen, il Vrubel Region Museum of Fine Arts di Omsk, il Surikov Art Museum di Krasnoyarsk, lo State Art Museum di Nizhny Novgorod, lo State Museum of Fine Arts of the Tatarstan Republic, Kazan), oltre che dal Centre Pompidou di Parigi e da collezioni private, ricostruiranno la storia e le origini della sua arte e saranno messi a confronto con i dipinti di altri membri dell’avanguardia tedesca e russa di inizio ‘900 (Gabriele Munter, Alexej Jawlensky, Marianne Werefkin e Arnold Schonberg) e con manufatti dell’arte popolare russa.
 

06.11.2012 # 2739
WASSILY KANDINSKY. Dalla Russia all'Europa

Daria La Ragione //

Logo di Certaldo, borgo medioevale di Giovanni Boccaccio

scadenza 30 novembre 2012

Il Comune di Certaldo indice un concorso artistico per la realizzazione del logo identificativo del paese che contenga la frase: “Certaldo, borgo medioevale di Giovanni Boccaccio”.
La partecipazione al concorso è gratuita ed è rivolta a tutti, studenti degli Istituti Superiori ed Università ad indirizzo artistico (Istituti d’arte, Licei artistici, Scuole do Grafica, I.S.I.A., ecc.), Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. È ammessa la partecipazione anche di altre figure professionali, come grafici, pubblicitari, artisti, ecc..
Il logo sarà utilizzato come segno distintivo del Comune di Certaldo su tutto ciò che riguarda la comunicazione e la promozione turistico-culturale, e sarà valutato secondo le caratteristiche di:
− Originalità, riconoscibilità, efficacia. Tali caratteristiche devono rimanere inalterate sia procedendo ad ingrandimenti o ridimensionamenti d’immagine.
− Economicità di realizzazione e gestione.
− Riproducibilità su tutti i tipi di supporto e media.


30.10.2012 # 2728
WASSILY KANDINSKY. Dalla Russia all'Europa

Daria La Ragione //

CHANGING DIFFERENCE QUEER POLITICS AND SHIFTING IDENTITIES - PETER HUJAR, MARK MORRISROE, JACK SMITH

a Modena fino al 27 gennaio 2013

Inaugura il prossimo 20 ottobre alle 18.00 nelle sedi espositive della Galleria civica di Modena, Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini, la mostra "Changing Difference. Queer Politics and Shifting identities", a cura di Lorenzo Fusi, curatore della Biennale di Liverpool.
Organizzata e coprodotta dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno dell'Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, la mostra, in partnership con Gender Bender, il festival internazionale che presenta al pubblico italiano gli immaginari prodotti dalla cultura contemporanea, legati alle nuove rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale (10 edizione, Bologna 27 ottobre-3 novembre 2012), prende in esame il lavoro di tre influenti artisti, image-maker e operatori della cultura underground tracciando paralleli ed evidenziando analogie, pur nel rispetto dell'individuale sensibilità artistica di ciascuno dei protagonisti.
Hujar, Morrisroe e Smith si muovono all’interno del difficile territorio che separa la visibilità e l’assimilazione della “differenza”. La loro opera mette in risalto i rischi che il fondere arte e vita, ricerca formale e lotta politica, comporta. Il loro agire diventa sempre più urgente con l’approssimarsi dell’AIDS, ma di fatto traccia una complessa parabola che parte dagli anni Sessanta per arrivare alla fine degli anni Ottanta. L’America e, in particolare New York, fanno da sfondo a queste storie che si intersecano di fronte al colpevole disinteresse di una classe politica (l’amministrazione Reagan), che rifiuta di riconoscere quei diritti civili che la gravità dell’emergenza sanitaria associata alla nuova epidemia mette drammaticamente in evidenza.
Le opere di Hujar e Smith verranno distribuite nei due livelli di Palazzo Santa Margherita (un artista per piano) in una narrazione visiva che, se per Hujar si concentra esclusivamente sulle straordinarie foto in bianco e nero, tra cui la serie dedicata alle catacombe di Palermo e gli intensi ritratti di David Wojnarowicz (fotografo e scrittore americano, morto di AIDS a 37 anni, nel 1982), per Smith predilige i film e una cospicua antologia di immagini presentate nella forma dello slide-show, anche se non manca una misurata selezione di bianconeri.
I circa 240 lavori del più giovane, Mark Morrisroe, saranno invece esposti alla Palazzina dei Giardini.
 
L’opera dei tre artisti accompagna lo spettatore in un percorso fatto di opposti che si integrano: arte aulica e arte popolare, banale ed elegiaco, trash e raffinatezza, vita e morte. In sintesi l’itinerario suggerito è quello di un viaggio attraverso i generi – maschile, femminile e transgender – e gli orientamenti sessuali – eterosessualità, omosessualità e bisessualità – così come sono stati raccontati dai film d’essai, dai b movies, dalla pornografia, dalla cultura underground e da quella tradizionale. Il problema dell’AIDS, inoltre, caratterizza pesantemente la vita e il lavoro di questi artisti: il loro vibrante, tragico e spesso ironico operare fa trasparire, oggi ancora più nettamente, le loro problematiche più autentiche, come il rifiuto di essere ‘normalizzati’, istituzionalizzati o trasformati in qualcosa di esotico.
Al di là delle facili apparenze il denominatore comune che tiene assieme Hujar, Morrisroe e Smith è la capacità di catturare le sfumature più volatili della personalità (la propria e quelle altrui). L’evidente vena edonistica e ironica che permea la maggior parte delle loro realizzazioni, non impedisce infatti il palesarsi di un’esplicita dichiarazione di intenti, una sorta di manifesto programmatico, e ancora più spesso la ricerca di un amore incondizionato.


30.10.2012 # 2727
WASSILY KANDINSKY. Dalla Russia all'Europa

Daria La Ragione //

PROSPETTIVE DI FUTURO. Merano 1945-1965

a Merano fino al 6 gennaio 2013

Merano Arte, per la cura del Professor Markus Neuwirth dell'Istituto di Storia dell'Arte dell'Università di Innsbruck e di Ursula Schnitzer di Merano Arte, con il contributo dello storico meranese Tiziano Rosani, presenta dal 29 settembre 2012 al 13 gennaio 2013 “Prospettive di futuro. Merano 1945-1965”, una mostra che ritrarrà il panorama artistico e culturale della città nel ventennio tra il 1945 e il 1965.
 
I due decenni successivi alla conclusione del secondo conflitto mondiale segnano uno dei periodi più ricchi di tensioni e contrasti della storia della città di Merano. Da una parte un sentire nuovo e d'avanguardia, dall'altra una certa malinconia per il tempo perduto, hanno condizionato fortemente molti ambiti della vita cittadina. Merano era stata città lazzaretto per reduci di entrambi i fronti, e questo suo ruolo l'aveva risparmiata dai feroci bombardamenti. Si poteva quindi ricostruire partendo da condizioni più favorevoli. Tuttavia non fu un inizio privo di ostacoli: la posizione internazionale a lungo dibattuta dell'Alto Adige, e della stessa vicina Austria fino al 1955, non ebbero influenze di poco conto e le tensioni che ne scaturirono culminarono nell'esplosione del terrorismo di cui la notte dei fuochi del 1961 fu il culmine e segnò un nuovo punto di svolta.
Il periodo in esame, in particolare la seconda metà degli anni Cinquanta e la prima degli anni Sessanta, si è contraddistinto altresì per un impressionante fervore culturale, che ha visto la realizzazione di una serie di mostre di notevole rilevanza (Picasso, Pollock, Ernst per citarne solo alcune), organizzate e sostenute con lungimiranza dall'allora direzione dell'Azienda di Soggiorno. L'attenzione dell'ente turistico alla creazione di un'immagine di Merano imperniata sulla cultura ha portato nella città termale artisti e intellettuali di fama internazionale (da Peggy Guggenheim a Ezra Pound), che hanno creato i presupposti di scambio e confronto con la realtà locale e posto le basi per una rottura con gli stilemi più accademici e tradizionali.


30.10.2012 # 2724
WASSILY KANDINSKY. Dalla Russia all'Europa

Daria La Ragione //

DIVISIONISMO. Da Segantini a Pellizza

a Milano fino al 23 dicembre 2012

Sono passati più di quarant’anni dall’ultima mostra che Milano ha riservato ai protagonisti del Divisionismo (Palazzo della Permanente, 1970). Questa mancanza verrà colmata il prossimo autunno in occasione dell’apertura nel capoluogo lombardo di un nuovo centro espositivo: GAMManzoni in via Manzoni 45, già sede della storica Galleria del Naviglio fondata nel 1946 dal grande gallerista Carlo Cardazzo.

Questo spazio, che sarà anche un centro studi per l’arte moderna e contemporanea, verrà inaugurato giovedì 18 ottobre 2012 con la mostra DIVISIONISMO. Da Segantini a Pellizza che raccoglierà trentacinque dipinti dei principali interpreti del movimento quali Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Emilio Longoni e altri.
Con l’Adesione del Presidente della Repubblica Italiana, la rassegna, curata da Francesco Luigi Maspes e Enzo Savoia, è in programma dal 19 ottobre al 23 dicembre 2012 e ripercorrerà gli sviluppi in terra lombarda del Divisionismo, movimento artistico che nasce a cavallo tra Ottocento e Novecento in piena autonomia rispetto al Neoimpressionismo francese e che ha proprio a Milano il suo centro propulsore  a partire dalla prima esposizione del 1891 alla Triennale di Brera.


30.10.2012 # 2723
WASSILY KANDINSKY. Dalla Russia all'Europa

Daria La Ragione //

COVERI STORY. Da Prato al Made in Italy

a Prato fino al 18 gennaio 2013

La mostra, curata da Martina Corgnati, Luigi Salvioli e Ugo Volli, presenta abiti originali, bozzetti, storyboard delle sfilate (questo un assoluto inedito per il pubblico), fotografie, video delle sfilate, fino alle numerosissime copertine che le riviste hanno dedicato alle sue creazioni.
Inoltre, una sezione documenterà il suo amore per l’arte contemporanea con una preziosa selezione di opere. Il materiale è stato messo a disposizione dalla maison Enrico Coveri.   
Il percorso è concepito per ripercorrere i principali momenti della carriera di Enrico Coveri e del suo marchio - da qui il sottotitolo della mostra Da Prato al Made in Italy – partendo dalla fine degli anni Settanta quando la moda italiana, per merito di  un piccolo numero di geniali artisti e imprenditori (Armani, Coveri, Versace, Mandelli, Missoni) si afferma in tutto il mondo.
Coveri, nato nel 1952,  inizia giovanissimo a disegnare modelli per le industrie locali e fa la sua prima sfilata con la linea Touche nel 1973, a soli ventun anni, facendosi subito notare dall'ambiente della moda fiorentino, che in quel periodo era il più importante d'Italia.
Proprio in quegli anni, bui per il nostro Paese, la moda diventa il motore della ripresa e la mostra documenterà il contesto e le peculiarità del territorio in cui Enrico Coveri sviluppa il suo talento: la tradizione di qualità e di efficienza dell'industria tessile di Prato e della Toscana, con straordinari artigiani della pelle, della paglia, del feltro, ma anche con moderne tecnologie industriali.
Il visitatore sarà anche condotto attraverso gli altri momenti cruciali della vita professionale di Coveri, quando, ad esempio nel 1977, ad appena venticinque anni, propone la sua prima sfilata sulla piazza di Parigi, un successo di tali dimensioni che lo lancia alla ribalta della moda mondiale
Nasce lo “stile Coveri”, con caratteristiche che rendono inconfondibili i suoi prodotti anche nel ricchissimo ambiente della moda del suo momento; la sua peculiarità è l'allegria, il piacere di vivere, il gioco; il suo target comprende tutta la famiglia, uomo donna bambino, che viene spesso fatta sfilare tutta assieme; la sua creatività si estende a tutte le occasioni della vita, dalla gran sera alla spiaggia.
Il simbolo più evidente di questo stile Coveri sono le paillettes, copertura mobile, brillante e festosa che di solito è usata per gli accessori e che il giovane stilista applica volentieri a tutte le sue creazioni. Ancor oggi, al pari del colore, le paillettes sono riconosciute come elemento distintivo della maison, al punto che si può affermare che queste stanno a Coveri come le catene a Chanel.
E poi la scelta di giovanissime, bellissime e ancora sconosciute, modelle dai nomi che saranno i più celebri del mondo come Naomi Campbell e Claudia Schiffer, e di grandi fotografi come Bill King e Oliviero Toscani per i suoi cataloghi; Enrico Coveri dialoga con i migliori artisti contemporanei e riesce a conquistarsi fra i suoi clienti e testimonial, grandi star della cultura, della mondanità e dello spettacolo.
La sua creatività lo porta, primo tra gli stilisti, a cercare di ampliare la produzione, sia disegnando, accanto a quella principale, altre linee di moda (Sportwear, Jeans, Junior, Enrico Coveri Baby, Premiers Jours, You Young), sia estendendo la griffe a prodotti diversi: dagli oggetti per il design della casa al make up, dagli accessori alle pellicce colorate, ai profumi, tra i quali il famoso Paillettes.

Inside Ilas
torna su
Ilas sui social network
instagramfacebooklinkedinbehancepinterestyoutubetwitter
Ilas - Accademia italiana di comunicazione
Recapiti telefonici

Italy / Napoli tel(+39) 0815511353
tel(+39) 0814201345

Email

Segreteria studenti segreteriailas

Indirizzo

Italy / 80133 Napoli Via Alcide De Gasperi, 45
Scala A

Prenota il tuo corso o un colloquio informativo La prenotazione non è vincolante e consente di riservare un posto nei corsi a numero chiuso
Scegli il tuo corso
Corsi a pagamento
  • Annuali / 11 mesi / 300 ore
  • 100% in presenza
  • Titolo riconosciuto con valore legale
  • Didattica di Livello universitario
  • Varie fasce orarie
  • In aula informatica o sala posa ILAS
  • Postazioni iMac individuali con suite Adobe e Maya
  • Portfolio personale sul sito Ilas
  • Campus online con corsi gratuiti
  • Seminari ed eventi dedicati

Plus del corso La migliore formazione ILAS

Prenota ora
Corsi gratuiti
  • Brevi / 4 mesi / 300 ore
  • 100% in DAD
  • Titolo riconosciuto con valore legale
  • Didattica di Livello EQF4 e EQF5
  • Fascia oraria mattutina
  • In aula informatica o sala posa ILAS
  • Postazioni iMac individuali con suite Adobe e Maya
  • Portfolio personale sul sito Ilas
  • Campus online con corsi gratuiti
  • Seminari ed eventi dedicati

Plus del corso Formazione gratuita di alto livello

Prenota ora

Prenota il tuo corso

La prenotazione non è vincolante e consente di riservare un posto nei corsi a numero chiuso

prenota corso
Prenota il tuo corso Ilas

Prenota online

prenota corso
Chiama in sede

Prenota telefonicamente

Prenota un colloquio informativo

Riceverai, senza alcun impegno, tutte le informazioni da parte della segreteria organizzativa

prenota corso
Prenota il tuo corso Ilas

Prenota online

prenota corso
Chiama in sede

Prenota telefonicamente

listino corsi

Listino Prezzi dei Corsi Ilas

I prezzi proposti al pubblico sono comprensivi di iva calcolata al 22%.

Leggi i prezzi

Per tutti i diplomati Ilas e studenti delle Accademie B.B.A.A. la quota di iscrizione è sempre gratuita

chi siamo

Chi siamo

la struttura

Le aule

i docenti ilas

I docenti

seminari

I seminari

partnership

Partnership

dove siamo

Dove siamo

elenco corsi

Elenco corsi

listino prezzi

Listino prezzi

calendario corsi

Calendario

prenota corsi

Prenota

portfolio grafica

Grafica

portfolio web design

Web Design

portfolio fotografia

Fotografia

portfolio pubblicita

Pubblicità

portfolio 3d

Grafica 3D

portfolio ilas

Tutti i lavori

registri pubblici

Registri e materiali

libri di testo

Libri di testo

offerte di lavoro

Offerte di lavoro

comunicati scuola

Comunicati

moduli extra in dad

Moduli extra in DAD

listino prezzi

Listino prezzi diplomati Ilas