L’artista è partito da Casa Moravia (dimora romana dello scrittore aperta al pubblico) per cogliere alcune tracce della vita quotidiana dell’autore de “GliIndifferenti”, ricostruendo la memoria del suo passaggio, quasi immedesimandosi in lui. Attraverso una serie di video, riprendendo le cose che erano e sono visibili dalle sue finestre, Vaccaro cerca infatti di restituirci lo sguardo dello scrittore.
Il percorso espositivo si svolge al piano terzo ed è diviso in due contesti. Nel primo, un lungo tavolo ospita minuscoli ritrattimontati su sostegni in legno che mimano spessore e misure di un libro tascabile. Ritratti di scrittori e scrittrici che insieme a Moravia hanno attraversato il Novecento, che con lui hanno condiviso esperienze o che semplicemente hanno vissuto nei suoi stessi anni. Un secolo, il secolo di Alberto, narrato non attraverso cronaca e storia ma con i ritratti di chi, come lui, ha narrato il mondo con la parola scritta. È un ambiente che introduce e accompagna nella stanza attigua, dove un video, che ossessivamente fissa il particolare della spalliera di un letto, esattamente dove lo scrittore ha poggiato la testa negli ultimi tempi della sua vita rappresenta il nucleo centrale della mostra. Di fronte ma non in parallelo, quattro video in soggettivaregistrano frammenti di paesaggio del lungotevere di Roma. Quello che realmente è visibile dalla finestra della camera dello scrittore.
In uscita, su una parete, una lunga serie di titoli di libri, romanzi meno conosciuti degli artisti ritratti. Una lista che è una luce puntata su opere che non vanno dimenticate, opere da riscoprire perché un libro è importante non solo se ha avuto successo.
“Dalla finestra ti vedo” sembra dire Alberto. Come un varco dal quale si entra o al contrario ci si ritrae dal mondo. Vaccaro nel forzato immobilismo dell’ultimo Moravia ha saputo leggere uno sguardo che non si è mai fermato.
Francesco Vaccaro, nato a Crotone nel 1968, vive e lavora a Roma.
I suoi lavori si compongono di video, fotografia e installazioni. Ha esposto in gallerie private e spazi museali, in Italia e all'estero. I suoi video sono stati presentati in numerosi festival internazionali, tra cui la Festa del Cinema di Roma (2007), dove è stato proiettato “Lettera d’amore a Robert Mitchum” con Piera Degli Esposti, poi distribuito nelle sale italiane da Lucky Red; nel 2010 il video “La pitta” ha ricevuto il premio del pubblico a Festarte, Macro Testaccio di Roma. Nel 2012, la sua ultima mostra personale “Il legislatore non riconosciuto”, una riflessione sulla scrittura e in particolare sul lavoro del poeta, presso la Galleria Marte, a cura di Olga Gambari, all’interno del circuito ufficiale del Fotografia Festival Internazionale di Roma.
