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Mostre ed eventi // Pagina 92 di 231
16.07.2013 # 3163
Il Sogno nel Rinascimento

Daria La Ragione //

Il Sogno nel Rinascimento

a Firenze fino al 15 settembre 2013

“Se il sogno è di per sé fenomeno notturno e spesso inquietante, coincidente con una vacatio dell’anima cosciente che spalanca le porte della più abissale interiorità umana (ma anche, secondo radicate credenze, apre varchi al Divino), la rappresentazione del sogno è per gli artisti d’ogni tempo una sfida giocata sul duplice terreno della convenzione e della fantasia. 

E nel Rinascimento, le risposte artistiche a questa sfida furono – lo vedrà chi visita la mostra o sfoglia il catalogo – quanto mai varie e illuminanti” (Cristina Acidini).

Le parole della Soprintendente Cristina Acidini introducono con efficacia alla mostra che offrirà al visitatore la possibilità di addentrarsi per la prima volta in un argomento così coinvolgente e affascinante come il Sogno nel Rinascimento, cercando di metterne in luce la ricchezza e varietà.

Il tema del sogno assume infatti un rilievo particolare nella mitologia antica e nella cultura del Rinascimento, come dimostra il suo diffondersi nelle arti figurative ed in particolar modo in opere di soggetto religioso o legate alla riscoperta dei miti antichi.

Profetico o premonitore, illustrato da episodi celebri dell’Antico Testamento (i sogni del Faraone spiegati da Giuseppe ebreo, il sogno di Giacobbe, etc.) o dall’agiografia visionaria (sogni di Costantino, di san Francesco, di santa Orsola, etc.), il sogno si offre anzitutto comemanifestazione e rivelazione di un altro mondo. Esso manifesta altresì, in senso profano, le possibilità induttive e speculative offerte all’animo umano; trasfigura il vissuto quotidiano e rivela la sua dimensione erotica; viene ad occupare un ruolo prezioso nella teoria e pratica dell’arte, non meno attente all’attività onirica che la letteratura, la filosofia o la medicina.

16.07.2013 # 3165
Il Sogno nel Rinascimento

Daria La Ragione //

Nello splendore mediceo - Papa Leone X e Firenze

a Firenze fino al 6 ottobre 2013

Il Museo delle Cappelle Medicee celebrerà la figura di Leone X, primo papa di Casa Medici, a cinquecento anni dall’elezione al soglio pontificio.

Dall’angolo visuale fiorentino, la mostra dedicata a papa Leone X seguirà la vita di Giovanni, figlio maschio secondogenito di Lorenzo il Magnifico, dalla nascita a Firenze nel 1475 all'11 marzo 1513, quando venne eletto papa, al suo breve ritorno in patria nel 1515, fino alla morte a Roma nel 1521.

Le prime sezioni dell’esposizione illustrano la formazione del futuro papa, che fin dalla nascita a contatto col colto entourage umanistico sostenuto dal padre, venne educato dai più importanti letterati e fu in rapporto con i maggiori artisti del tempo. 

Una sezione introduttiva è dedicata alla stirpe dei Medici ed espone, fra le altre opere, unDoppio ritratto di personaggi della famiglia (Piero e Giovanni ?) di Andrea del Castagno, dal Kunsthaus di Zurigo, e un ritratto marmoreo di Giuliano de' Medici attribuito a Michele Marini e conservato al Museo Nazionale del Bargello. 

16.07.2013 # 3164
Il Sogno nel Rinascimento

Daria La Ragione //

Dal Giglio al David

a Firenze fino al 8 dicembre 2013

Dal Giglio al David, dal Comune alla Repubblica. 

Unica fino ad oggi nel suo genere, la mostra. Arte civica a Firenze fra Medioevo e Rinascimentopresenterà al pubblico quelle opere d’arte di epoca comunale e repubblicana, nate originariamenteper arricchire i palazzi pubblici di Firenze, gli edifici che ospitavano lemagistrature che amministravano la città, le sedi delle Arti - le antichecorporazioni dei mestieri - la cerchia di mura cittadine.

L’esposizione prenderà in considerazione “temi artistici profondamente appartenenti alla storia, alla fede, alla mercatura, alla creatività e in una parola a innumerevoli aspetti della società fiorentina nei suoi secoli d’oro” (Cristina Acidini).
Tra questi l’araldica cittadina, la religione civica, gli emblematici luoghi legati al potere cittadino come il Palazzo dei Priori, il Palazzo del Podestà, Orsanmichele, e le parti politiche dominanti quali gli Angiò, le Arti, Guelfi e Ghibellini, illustrando quali fossero i temi figurativi prescelti ed offrendo dunque una nuova chiave di lettura di numerose opere d’arte. Chiaveche sottolinea come anche a quell’epoca si desse importanza alle  immagini come mezzo per la comunicazione e la  propaganda, attenzione riposta in particolare dai gruppi che detenevano il potere a Firenze in età comunale e repubblicana, prima che l’ascesa dei Medici modificasse profondamente l’assetto politico ed estetico della città.

Le opere che comporngono la mostra rivelano dunque un linguaggio figurativo complesso, ricco di riferimenti allegorici, dove il sacro e il profano si compenetrano, così che nel Palazzo dei Priori, oggi noto come Palazzo Vecchio, si potevano incontrare le raffigurazioni di san Cristoforo e della Ruota di fortuna, dell’eroe mitologico Ercole, presente nel sigillo ufficiale della città (Vangelo dei Priori Firenze, Archivio di Stato; Andrea Pisano, Ercole e il gigante Caco, Firenze, Museo dell’Opera del Duomo) e di quello ebraico David, il cui esemplare scolpito da Michelangelo e divenuto emblema della Firenze repubblicana, conclude idealmente il percorso espositivo.

16.07.2013 # 3162
Il Sogno nel Rinascimento

Daria La Ragione //

Il Gran Principe Ferdinando de' Medici

a Firenze fino al 3 novembre 2013

Nel 2013 ricorre il terzo centenario della morte del Gran Principe Ferdinando de’ Medici, l’erede al trono toscano, figlio del granduca Cosimo III e di Margherita Luisa d’Orléans. 

Figura di spicco allo scadere del Seicento, Ferdinando si distinse per l’amore per la cultura nel senso più pieno del termine: i suoi interessi collezionistici e mecenatizi si svilupparono in parallelo, e ben presto, a quelli per il teatro, per la musica, per la scienza, facendo del giovane delfino un vero  e proprio faro nella Firenze del tempo.


La mostra che la Galleria degli Uffizi gli dedica - “una immersione nell’arte, nel gusto, nella curiosità e nel capriccio di un’intera epoca” (Cristina Acidini) - vuole rendere omaggio a questa straordinaria personalità,  eclettica e articolata, presentandone le caratteristiche salienti in merito al collezionismo artistico ma anche alla passione per lo spettacolo.


Nelle sale al piano nobile della Galleria, un tempo occupate dall’Archivio di Stato e oggi, progressivamente, consegnate al nuovo, grande nascente museo, in altrettante sale tematiche verranno presentate opere e documenti significativi della vicenda biografica del Delfino toscano che, premorendo al padre, appunto il 31 ottobre 1713, non ebbe pieni doveri di Stato, potendo così sviluppare quelle passioni che lo accompagnarono nella pur breve vita.


16.07.2013 # 3161
Il Sogno nel Rinascimento

Daria La Ragione //

Il Museo tra storia e costume

a Palermo fino al 22 settembre 2013

La mostra, attraverso sette sezioni tematiche, ripercorre la storia dell'arte dell'Ottocento e del Novecento in Sicilia e in Italia. Le prime cinque sezioni esplorano la suddivisione in "generi" che caratterizzano entrambi i secoli; la sesta sezione è dedicata al Novecento, che metterà in crisi proprio tale suddivisione, svincolando l'arte dalla gerarchia che vedeva nella pittura di storia un genere più impegnativo del ritratto o del paesaggio, o della pittura di genere. La settima e ultima sezione mette invece in luce l'anima stessa dei depositi, attraverso una serie di opere rappresentative di nuclei monografici di artisti come Antonio Ugo, Domenico Trentacoste o Pippo Rizzo, di cui il museo conserva serie di opere particolarmente significative che rendono le collezioni indispensabili allo studio e alla conoscenza di questi artisti.

La mostra ha ricevuto il sostegno della Fondazione Salvare Palermo, che ha contribuito ad alcuni interventi di restauro, e della S.T.Art-Test - società di servizi diagnostici per l'arte, il territorio e gli ambienti - che sta realizzando una indagine su un dipinto la cui attribuzione è tuttora oggetto di dibattito e approfondimento scientifico: inizialmente attribuito a Federico Zandomeneghi, il Ritratto di Domenico Galati di Riella, è sottoposto a uno studio diagnostico che potrà fornire nuove e utili informazioni sulla tecnica esecutiva, sui materiali originali, di restauro e dei prodotti di degrado eventualmente presenti, nonché per valutare lo stato di conservazione della superficie pittorica; tale indagine potrebbe contribuire alla definitiva attribuzione dell'opera al pittore veneto, grazie a una migliore lettura delle iscrizioni presenti sullo sfondo del dipinto e in particolare della data attraverso particolari tecniche di imaging diagnostico.


16.07.2013 # 3159
Il Sogno nel Rinascimento

Daria La Ragione //

AZIZA, LA PRIMA MOSTRA DI ZAC AI CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA

a Palermo fino al 17 novembre 2013

Gli artisti, espressione delle creatività del territorio, con i tempi, i modi e i linguaggi individuali, hanno intrecciato le loro presenze in una mostra plurale che diventa emblema di una tensione dialogica tra le loro creazioni e la città: un confronto ineludibile e necessario anche in rapporto a una condizione, come quella attuale, ricca d'incontri e conflitti.

Gli stessi artisti hanno scelto il titolo della mostra, 'Azīza, una parola dal doppio significato. Formata da Ziz, "fiore" in lingua punica e nome dato alla città di Palermo alla sua fondazione, e al-'Aziza "la splendida", nome dato dagli arabi al Palazzo della Zisa, monumento che fronteggia maestoso proprio il padiglione ZAC. Aziza (o azzizza) è anche, nel dialetto locale, la parola che indica l'arte di abbellire, di arrangiarsi, di trasformare con creatività le cose, metafora che gli artisti hanno voluto adottare, per meglio comunicare la loro esperienza laboratoriale all'interno di Zac.

La mostra 'Azīza si svolge negli spazi dei Cantieri Culturali alla Zisa e in particolare presso ZAC, un tempo il grande padiglione delle Ex-Officine Ducrot. L'allestimento è curato dal Comitato Scientifico e da ZisaLab, laboratorio di laurea della Facoltà di Architettura coordinato da Giuseppe Marsala. 

ZAC - Zisa Zona Arti Contemporanee, spazio concepito molti anni fa come sede del Museo d'Arte Contemporanea della Città di Palermo, dallo scorso 16 Dicembre si misura con l'idea di Museo non tradizionale, un luogo di ricerca dai confini aperti e costantemente in definizione, una Zona appunto, com'è il territorio stesso della creatività attuale. 'Azīza rappresenta una prima importante tappa nella definizione della futura identità di ZAC.

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