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Mostre ed eventi // Pagina 87 di 231
17.09.2013 # 3252
LuBeC 2013. CULTURA: password per il futuro

Daria La Ragione //

LuBeC 2013. CULTURA: password per il futuro

a Lucca il 17 e 18 ottobre 2013

La IX edizione di LuBeC si svolgerà il 17 e 18 ottobre 2013 nella consueta suggestiva cornice del Real Collegio di Lucca e proseguirà il 19 con l’iniziativa “Lucca aperta per LuBeC”, quando la città si offrirà ai partecipanti con eventi e aperture straordinarie.
L’occupazione sarà il tema cardine di questa nona edizione. Occupazione come nuove opportunità e competenze per una filiera che deve confrontarsi ed integrarsi con la green economy, il turismo, l’ICT e il“Made in Italy”.
Grazie alla collaborazione e alla partecipazione di MiBAC, Formez, CNEL, CESVOT, ICS, Regioni ed Enti locali, si approfondiranno altresì il ruolo del terzo settore, le opportunità di investimento, il partenariato e gli strumenti finanziari, il rinnovamento del rapporto musei/imprese e la formazione in relazione alla filiera beni culturali - tecnologia - turismo.
E ancora a LuBeC, gli strumenti più innovativi, nati a sostegno delle politiche di valorizzazione dei beni culturali e del turismo: sistemi di gestione di reti, supporti per la fruibilità, la didattica e il gaming, per la promozione, la comunicazione e la divulgazione, metodologie di trasferimento della conoscenza, modelli economici e gestionali.

17.09.2013 # 3255
LuBeC 2013. CULTURA: password per il futuro

Daria La Ragione //

Alfonso Borghi. L'avvento della Materia

a Roma fino al 29 settembre 2013

Un'accurata selezione di trentaquattro opere, che abbraccia il periodo dal 2000 al 2013, ripercorre la produzione più recente di Alfonso Borghi, artista oramai annoverato tra i protagonisti dell'informale italiano contemporaneo. Opere di dimensioni ridotte convivono, nel catalogo e nella mostra, accanto a dipinti monumentali, che esaltano l'impatto emozionale con l'occhio dell'osservatore.

Scrive di lui Giovanni Faccenda curatore della mostra e del catalogo: Borghi è ciò che dipinge. Racconta di se nei floridi impasti e nelle affascinanti stesure, servendosi di cromie irrobustite dal tumultuoso avvento della materia.

La sua pittura, innervata da molteplici effervescenze, risalta per alcune peculiarità evidenti: sebbene essa affondi le proprie origini in quella febbrile stagione di ricerche che sancì la consacrazione dell’Informale e dell’Espressionismo Astratto nell’immediato secondo dopoguerra, per merito soprattutto di Fautrier, Dubuffet, Pollock e de Kooning, quanto davvero la contraddistingue è un pathos di natura mediterranea, più precisamente originato da mutevoli suggestioni di ordine psichico.

Nell’opulenta corporeità delle singole composizioni, Borghi, infatti, trasmette la verità e il senso di suoi stati d’animo, momentanei o più duraturi nel tempo: il colore echeggia, remoto, idilli e oscure trepidazioni, languidi abbandoni mattutini o al volgere della sera, memorie segnate dal buio dei sentimenti. L’esercizio pittorico, per un così ispirato artefice, risulta persino terapeutico: ove il gesto rabbrividisce, favorendo sedimentazioni pregiate e tutt’altro che casuali, lì – è certo – risiede qualche risposta trovata da Borghi a talune intime sollecitazioni.

17.09.2013 # 3254
LuBeC 2013. CULTURA: password per il futuro

Daria La Ragione //

D 17. FOTOGRAFIE DA RE NELL'ARCHIVIO DELLA FONDAZIONE DALMINE

a Milano fino al 24 novembre 2013

Dal 13 settembre al 24 novembre 2013 il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano ospita la mostra D17. Fotografie Da Re dall’archivio della Fondazione Dalmine.
L’esposizione nasce dalla collaborazione fra la Fondazione Dalmine, la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci.

La Fondazione Dalmine, impegnata dal 1999 nella valorizzazione dell’archivio storico di TenarisDalmine e nella promozione della memoria e della cultura industriale, ha coinvolto due curatori di arte contemporanea in un percorso di interpretazione del proprio ricco patrimonio fotografico, che include migliaia di immagini relative a macchinari, processi, persone prodotti, attività, spazi industriali, dal 1906 ai giorni nostri.

D17 è la sigla con cui lo studio dei fotografi bergamaschi Da Re ha identificato, dagli anni ’30 e per oltre 50 anni, le fotografie realizzate su commissione di una grande industria:TenarisDalmine.
Migliaia di immagini storiche, oggi conservate nell’archivio della Fondazione Dalmine, che documentano macchinari, processi, prodotti, attività, spazi industriali.
In esposizione al Museo 140 scatti selezionati dai curatori, direttori della GAMeC di Bergamo, dove la mostra ha debuttato lo scorso anno.

17.09.2013 # 3253
LuBeC 2013. CULTURA: password per il futuro

Daria La Ragione //

Monet au coeur de la vie

a Pavia fino al 15 dicembre 2013

Le Scuderie del Castello di Pavia presentano, dal 14 settembre al 15 dicembre 2013, un’importante mostra dedicata a uno dei massimi esponenti del movimento impressionista: Claude Monet.
“Monet au cœur de la vie” è il titolo dell’esposizione, a cura di Philippe Cros, che presenta una selezione di opere provenienti da prestigiosi musei di tutto il mondo: dagli Stati Uniti d’America come il Columbus Museum of Art (Ohio) alla Francia come il Musée d’Orsay di Parigi, dal Sud Africa come la Johannesburg Art Gallery alla Romania come il Mnar di Bucarest fino alla Lettonia come The Latvian National Museum of Art di Riga e da altre importanti sedi internazionali.
Il pubblico avrà la possibilità di ammirare importanti lavori di Claude Monet e di ripercorrere le tappe principali della sua produzione artistica dalla formazione fino alla grande maturità. Un percorso espositivo innovativo ed emotivo offrirà inoltre al visitatore un’inedita modalità di avvicinamento anche alla sfera personale della vita del Maestro, consentendo al pubblico di scoprire l’”uomo” oltre che il grande artista.
La mostra è un viaggio nel cuore della vita di Monet, raccontato attraverso le voci di sei personaggi chiave del suo percorso umano e artistico.
Gli incontri, i successi, così come i momenti difficili sono stati ricostruiti sulla base di preziose lettere - provenienti dal Musée des Lettres e de Manuscrits di Parigi ed esposte in mostra –  in cui il pittore racconta particolari momenti e stati d’animo della sua vita.
Lungo il percorso una serie di suggestive videoinstallazioni predisporranno emotivamente il pubblico a rivivere i momenti fondamentali della vita di Monet e a comprenderne il rapporto con le opere presentate in mostra. Le parole e il racconto sono stati pensati in armonia con i video, i suoni e le opere d’arte in modo da creare le condizioni più adatte a sollecitare le emozioni più profonde del visitatore verso una totale fruizione dell’opera di Monet.
La mostra prosegue anche all’esterno dello spazio espositivo nella città di Pavia alla scoperta di alcuni dei luoghi simbolo ricontestualizzati, per l’occasione, in rapporto al percorso artistico di Monet. Un percorso ideato per far rivivere alcuni luoghi pavesi molto suggestivi come l’orto botanico del 1700, oppure la bellissima Cattedrale di San Michele, o ancora la storica Biblioteca Civica Bonetta e i giardini Malaspina, e in ultimo il Ponte Vecchio sul fiume Ticino. In ciascuno di questi luoghi il visitatore potrà riprendere la lettura del racconto dei sei personaggi riproposto in un’ambientazione reale.
Per tutta la durata dell’esposizione una serie di attività didattiche e laboratori creativi permetteranno anche ai più piccoli di avvicinarsi alla pittura impressionista e alla produzione artistica del pittore francese.


10.09.2013 # 3237
LuBeC 2013. CULTURA: password per il futuro

Daria La Ragione //

IDROSCALO. Parco dell'Arte

a Milano fino al 31 dicembre 2013

 Idroscalo apre al pubblico il Parco delle Sculture, un progetto promosso dalla Provincia di Milano, con la collaborazione della Fondazione Materima di Casalbeltrame e il sostegno della Fondazione Banca del Monte, che vedrà 20 opere plastiche d’importanti artisti contemporanei raccolte lungo un percorso di grande suggestione paesaggistica che si snoda per oltre un chilometro nella zona est dell'Idroscalo.

Il Parco delle Sculture accoglierà i lavori, alcuni di grandi dimensioni, di Giovanni Campus (1929), Piergiorgio Colombara (1948), Alex Corno (1960), Paolo Delle Monache (1969), Alberto Ghinzani (1939), Patrizia Guerresi (1951), Giacomo Manzù (1908 – 1991), Giuseppe Maraniello (1945), Luciano Minguzzi (1911 – 2004), Augusto Perez (1929 – 2000), Nada Pivetta (1970), Fabrizio Pozzoli (1973), Medhat Shafik (1956), Mauro Staccioli (1937), Grazia Varisco (1937), Franco Zazzeri (1938), selezionati da un comitato scientifico composto da Flavio Arensi, Lorenzo Respi e Alberto Zanchetta i quali avranno, per il futuro, il compito di acquisire nuove opere, nonché di sviluppare progetti nazionali e internazionali e coinvolgere artisti emergenti.

«Il Parco dell'arte arricchisce un'area che si è già confermata come luogo destinato al relax per le famiglie, all'attività motoria e agonistica, al benessere e alla natura - ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà -. L'installazione delle sculture lega la già chiara vocazione dell'Idroscalo alla cultura, rendendolo uno tra i più grandi spazi pubblici a livello europeo con oltre un milione di visitatori all'anno. Siamo consapevoli del fatto che l'attuale congiuntura economica renda difficile l'individuazione di risorse utili, ringrazio, in tal senso, gli sponsor per averci sostenuto nella realizzazione di questo progetto. Adesso, l'obiettivo è offrire questo palcoscenico ai giovani talenti, affiancando le loro opere a quelle dei più affermati artisti. Dopo aver lanciato questa iniziativa, stiamo riflettendo, in attesa dell'istituzione della Città metropolitana, sulla creazione di un campus universitario all'interno del nostro "polmone verde". Saremo, del resto, agevolati dalla realizzazione della nuova M4 che, giungendo sino a Linate, collegherebbe nel migliore dei modi la struttura con il centro della città».

10.09.2013 # 3236
LuBeC 2013. CULTURA: password per il futuro

Daria La Ragione //

ALL YOU NEED IS LOVE. JOHN LENNON ARTISTA, ATTORE, PERFORMER

a Modena fino al 20 ottobre 2013

Per la prima volta in Italia una mostra intende render conto degli esiti del multiforme talento di John Lennon, in questa occasione solo di riflesso considerato nella celeberrima veste di musicista.

Inaugurerà infatti venerdì 13 settembre alle 18.00 nella sala grande di Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103 a Modena “All you need is Love. John Lennon artista, attore, performer”, mostra curata da Enzo Gentile, Marco Pierini, Antonio Taormina, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno di Hera Group in collaborazione con Beatlesiani d’Italia Associati.

Naturalmente portato per il disegno, Lennon studiò (con risultati alterni) al prestigioso Liverpool College of Art e non abbandonò mai l’abitudine di fermare con rapidi schizzi idee, pensieri, fantasie. Di una vera e propria attività artistica, però, si può parlare soltanto a partire dall’incontro con Yoko Ono, con la quale realizzerà tra la fine degli anni Sessanta e i primi Settanta alcuni video – "Smile", "Rape", "Fly", "Up Your Legs" – tutti quanti presenti nella mostra modenese.

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