

Daria La Ragione //
JOSEF ALBERS: SUBLIME OPTICS
a Milano fino al 6 gennaio 2014
Fino al 6 gennaio 2014 la Fondazione Stelline, in collaborazione con la Josef & Anni Albers Foundation, ospita la prima esposizione monografica a Milano delle opere di Josef Albers, grande artista modernista ed esponente del Bauhaus.
Il percorso espositivo presenta settantasei opere - rari disegni giovanili, vetri colorati, dai vetri sabbiati e una selezione di dipinti astratti - realizzate dall'inizio della sua carriera artistica, quando insegnava in Vestfalia fino agli ultimi giorni della sua vita: dal primissimo disegno conosciuto fino all'ultimo Omaggio al Quadrato. Albers, di formazione cattolica, religione che non ha mai abbandonato per tutta la sua vita, ha incorporato il linguaggio figurativo della tradizione cristiana in molti dei suoi lavori, interpretando la trasformazione del colore e del tratto come eventi spirituali se non addirittura di natura mistica.
Gli esperimenti di Albers con la linea, la forma e il colore, sono esercizi spirituali per i nostri occhi. Il suo"obiettivo" nell'arte è stata la" rivelazione ed evocazione della visione”, aiutandoci a vedere meglio il sublime che ci circonda.
Nel 1971 Josef Albers fu il primo artista vivente a cui il Metropolitan Museum of Art di New York dedicò una retrospettiva.
L’esposizione segna, inoltre, il primo “ritorno a Milano” delle opere dell’artista dopo quasi 80 anni di assenza, da quando - nel 1934 - Wassily Kandinsky organizzò una mostra di stampe di Albers nel capoluogo lombardo a un anno dalla chiusura della Bauhaus (di cui Albers fu studente e docente dal 1920 al 1933).
In contemporanea alla mostra alla Fondazione Stelline, dal 2 ottobre al 1 dicembre 2013, la Josef and Anni Albers Foundation, in collaborazione con l'Accademia di Brera, porta a Milano i metodi di insegnamento di Josef Albers e le opere dei suoi allievi con una esposizione dal titolo: "IMPARARE A VEDERE. JOSEF ALBERS PROFESSORE, DAL BAUHAUS A YALE".
In questa rassegna complementare si rivela l’impatto dirompente del suo rivoluzionario modo di insegnare.
Josef Albers ha sempre affermato la necessità di rendere accessibile l'arte al maggior numero di persone, compresi coloro che non possono liberamente godere di questo privilegio. Per questo, in accordo con la Josef and Anni Albers Foundation, è nata la preziosa collaborazione con la II Casa di Reclusione Milano – Bollate e la cooperativa E.S.T.I.A., per avvicinare le persone detenute all'arte tramite attività culturali e artistiche, aperte anche al pubblico.