

Daria La Ragione //
IL GARBAGE PATCH STATE. Maria Cristina Finucci
a Venezia fino al 24 novembre 2013
Ha la profonda potenza del Mito l’idea di portare a Venezia un nuovo Stato, uno dei più estesi del pianeta, il Garbage Patch State, ovvero l’immenso Stato delle Immondizie.
Nessuna carta geografica ancora lo indica, le rilevazioni satellitari non riescono a delimitarne i precisi confini, per il mondo scientifico ha una superficie che, a seconda delle rilevazioni, si estende quanto la Penisola Iberica o come due volte l’intera superficie del Texas. È uno stato che non si fa notare, eppure è pericolosissimo per l’ambiente e, in prospettiva - una prospettiva a breve, quanto brevi sono le catene alimentari che uniscono i pesci all’uomo –, anche per ciascuno di noi.
Wasteland, di Maria Cristina Finucci, è un’opera complessa che comprende numerosi interventi dell’artista italiana che a Parigi, l’11 aprile, nella sede centrale dell’UNESCO, con una installazione-performance, otterrà dalla comunità internazionale il riconoscimento istituzionale, anche se fittizio, del Garbage Patch State.
Lo Stato federale che l’artista ha ideato per sintetizzare il grave problema ambientale delle isole di plastica, denominate appunto Garbage Patch, avrà una sua Costituzione oltre a una bandiera nazionale: fondo azzurro trasparente come il mare, popolato da vortici rossi, come quelli che sul Pacifico - ma anche nel Mare dei Sargassi nell’Atlantico - hanno convogliato e riunito i rifiuti portati dai fiumi o scaricati dalle navi.
Come molti Stati il Garbage Patch State avrà una rappresentanza a Venezia dal prossimo mese di maggio e fine a novembre . A ospitare il piccolo edificio sarà, nella sua storica sede sul Canal Grande e non a caso, l’università Ca’ Foscari. L’ateneo veneziano, che sta sviluppando già da alcuni anni prestigiose iniziative di carattere espositivo, è altresì il certificato punto di riferimento italiano per le politiche universitarie del rispetto ambientale, come attesta l’annuale classifica di GreenMetric, elaborata da Universitas Indonesia, sulle università sostenibili.
Maria Cristina Finucci, per il padiglione veneziano del nuovo Stato, ha ideato una specifica installazione: una marea di tappi di plastica colorata, imbrigliati da reti che dal padiglione trapassano verso il Gran Canal, metafora e immagine dello straripare della plastica e dei rifiuti in tutti i mari e gli oceani del pianeta. All’interno del padiglione, la sua video-opera “ Dentro” , proiettata a 360°, darà allo spettatore la sensazione di essere immerso in un mare di plastica.